Sul territorio reciprocità, comunicazione, azione partecipativa non mancano mai e quando a Mogliano vi è il mercato settimanale sono molti i cittadini, anche residenti nelle frazioni circostanti, che si spostano verso il nucleo urbano principale per fare acquisti, per incontrarsi e ritrovarsi. Perché avvenga questo l’Amministrazione comunale ha sostenuto e sostiene modalità di trasporto agevolato per anziani che se così non fosse potrebbero sentirsi esclusi dalla frequentazione del centro città. Un altro esempio riguarda i giovani che durante le ore serali si ritrovano nel centro storico partendo anche dalle aree periferiche. Mogliano è, insomma, un a città vivace quanto unita dove l’attenzione alla qualità della vita non lascia poi troppo al caso. Questo lo si vede anche durante gli eventi o le manifestazioni, con una grande coralità partecipativa da parte di persone di età diverse.
Lo stemma comunale della città
L’emblema araldico ha la forma di uno scudo sannitico moderno, suddiviso sia verticalmente che orizzontalmente. In alto a sinistra vi è il monte “gobbato” con la stella a otto raggi d’oro che simboleggia l’abbazia benedettina; ai piedi del monte, la campitura aurea rappresenta la lussureggiante area agreste mentre, in alto a destra, la cornucopia rammenta l’abbondanza dell’agricoltura grazie ad una spiga di frumento e ad alcune pesche, frutto che per molto tempo è stato uno dei principali prodotti di questa zona. In basso a destra dello stemma ecco, infine, la campitura con le onde azzurre e dorate a significare lo stretto rapporto che Mogliano ha sempre avuto con la città di Venezia.
Le pesche di Mogliano
L’antica varietà di pesche di Mogliano presenta una polpa bianca, profumata e dolce ma non stucchevole; la buccia è vellutata con sfumature di colore che vanno dal rosa al rosso intenso. Alcune tipologie hanno una forma quasi affusolata, mentre altre si offrono allo sguardo, più piccole della media, ma non per questo meno saporite. Le pesche moglianesi furono utilizzate nella preparazione del famoso cocktail Bellini inventato da Giuseppe Cipriani e proposto per la prima volta nell’Harry’s Bar di Venezia. Oltre cinquant’anni fa questo frutto era coltivato essenzialmente a Mogliano Veneto, ma in seguito la peschicoltura si diffuse in altri comuni vicini. Le prime colture risalgono al XIX secolo, provenienti da ibridi naturali di varietà locali nate spontaneamente. Fino agli anni Sessanta dello scorso secolo, le pesche di Mogliano erano famose in tutto il mondo e venivano coltivate secondo i metodi tradizionali sui terreni fertili intorno alla città. I frutti erano poi raccolti ogni anno a mano durante la seconda metà di giugno e nella prima decade di settembre.
Mogliano città smart
Oggi la sostenibilità è il denominatore comune della nuova edilizia poiché tutti i diversi edifici che sorgono in città vengono costruiti esclusivamente in classe A4 con la dovuta attenzione al rispetto energetico. Sul territorio cittadino vi sono anche molti interventi di riqualificazione relativi ai vecchi immobili che vengono riqualificati e resi efficienti. Questo bel centro veneto del trevigiano è a tutti gli effetti rispettoso dell’ambiente e lo si vede anche dalle percentuali di raccolta differenziata che per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti si attesta al 76,4% di media riferita all’anno 2020 e per quanto riguarda il 2021 vi è persino un miglioramento che eleva la percentuale al 77%. Questi risultati sono frutto del grande lavoro di sensibilizzazione da parte dell’Amministrazione comunale e dell’attenzione ricettiva dell’intera collettività.
A Mogliano lo sport è di casa
Proprio nel pieno centro cittadino vi è, infatti, una grande area verde che si estende fino al confine sud del Comune dove si trovano i più importanti impianti sportivi del territorio: dal tennis al rugby, dal calcio alla pista di atletica, nonché lo skatepark e le palestre dove si gioca a basket, pallavolo e altre discipline sportive.