Mazzano Romano è un borgo tenacemente abbarbicato su uno sperone di tufo nel cuore della Valle del Treja. La bellezza di questo centro a una quarantina di chilometri da Roma è protetta dai boschi e dalle anse del fiume Treja, le cui acque hanno creato un paesaggio fiabesco amato dai registi: quello delle forre scavate nella roccia vulcanica
La bellezza del territorio di Mazzano Romano è custodita all’interno del Parco Regionale Valle del Treja, tra folti boschi e cascate amate fin dagli anni Cinquanta dai registi. Un paesaggio talmente suggestivo e permeato di fascino da essere stato scelto come location di centinaia di film, serie tv e spot pubblicitari, diventando oggi una meta d’elezione per i turisti che amano il contatto con la natura e le attività all’aria aperta.

L’antica Narce. La storia di Mazzano è però molto antica. Nel suo territorio si trovano infatti le straordinarie testimonianze di Narce, insediamento risalente all’età del bronzo abitato dai Falisci, un antico popolo pre-romano originario dell’Etruria meridionale. Narce fu abitata già nel secondo millennio a.C. e, grazie alla sua posizione, fu crocevia di scambi e testimonianza di culture. I materiali dei primi scavi di Narce furono rinvenuti a fine Ottocento per poi disperdersi in tutto il mondo. La maggior parte di essi è oggi conservata al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e al Museo Archeologico Nazionale dell’Agro Falisco a Civita Castellana, mentre una parte ha trovato posto a partire dal 2012 nel Museo Archeologico Virtuale di Narce di Mazzano Romano. Un sito museale contemporaneo che, oltre ad una piccola collezione archeologica, ospita le ricostruzioni virtuali dei materiali dispersi in Italia e all’estero.
Il centro di Mazzano. L’abitato di Mazzano Romano si distingue dal paesaggio della Valle del Treja per la sua posizione sopraelevata e per l’impianto urbanistico di epoca medievale costituito da una struttura elicoidale fatta di vicoli che seguono le pieghe della rupe tagliata nella roccia vulcanica. All’abitato si accede attraverso un arco d’ingresso inglobato nel Palazzo Baronale dei Biscia, mentre la cinta muraria racchiude diversi palazzi signorili decorati con capitelli, cornicioni e stemmi nobiliari come il Palazzo Baronale di Everso e Dolce degli Anguillara del XV secolo. Sulla sommità del borgo si possono invece ammirare i resti dell’antica Chiesa di San Nicola, costruita nel XVI secolo su disegno di Jacopo Barozzi da Vignola e demolita nel 1940 per pericolo di crolli.

La Giostra delle Contrade. Un evento molto sentito dalla comunità è la “Giostra delle Contrade”, manifestazione nata solo da alcuni anni, ma che affonda le sue radici in un fatto storico, l’acquisto nel 1526 del feudo di Mazzano Romano da parte di Giovanni Battista degli Anguillara per 22.000 scudi. L’arrivo di questo casato, che coincise con il periodo di massimo sviluppo sia dal punto di vista urbanistico che socio-economico del castello, è rievocato nel mese di settembre con una competizione tra le quattro contrade, il corteo storico e tanti giochi popolari.
Le cascate di Monte Gelato. Uno dei luoghi più rappresentativi della Valle del Treja sono però le cascate di Monte Gelato e tutto il complesso naturalistico compreso in quest’area. Qui il fiume Treja, che scorre tra gli alberi attraversando strati sovrapposti di rocce vulcaniche, ha creato piccole cascate naturali particolarmente suggestive che sono meta di scampagnate domenicali, ma anche location particolarmente amata dagli sceneggiatori di cinema e pubblicità. Il primo incontro con la macchina da presa avvenne nel 1950 con Roberto Rossellini e da allora il legame con la settima arte non si è mai interrotto. Nello stesso sito sono visibili anche i resti di un castello abbandonato nel Medio Evo e di un mulino ad acqua risalente all’Ottocento.
