MAPPARE IL SUOLO PER PROTEGGERE L’AMBIENTE

Il settore agricolo affronta le sfide dei cambiamenti climatici e delle crescenti esigenze di mercato attraverso l’adozione di strumenti innovattivi. Ce ne parla Giacomo Purromuto, manager di Syngenta, in grado di fotografare le caratteristiche chimico-fisiche di un campo e ottimizzare le risorse

Giacomo Purromuto, Business Innovattion Lead Syngenta Italia

Syngenta presenta una nuova tecnologia dedicata al suolo, InterraScan. Di che cosa si tratta?


InterraScan è una tecnologia avanzata di mappatura del suolo progettata per offrire agli agricoltori un’analisi dettagliata e georeferenziata delle caratteristiche del terreno. Grazie a questa innovazione, siamo in grado di rilevare parametri fondamentali come il PH, la tessitura, la sostanza organica e la capacità di scambio cationico, fornendo report personalizzati e mappe di prescrizione. Il nostro obiettivo è chiaro: aiutare gli agricoltori a ottimizzare l’uso delle risorse, migliorare la redditività e adottare pratiche agricole sostenibili.

È una tecnologia che possono sfruttare anche le aziende agricole di piccole dimensioni e a conduzione familiare?


InterraScan è stato progettato per essere accessibile a tutte le aziende agricole, indipendentemente dalla loro dimensione. Anche le aziende familiari, spesso considerate più vulnerabili, possono trarre enormi benefici da una gestione più efficiente del suolo. Offriamo pacchetti scalabili e un supporto tecnico dedicato per garantire che ogni agricoltore possa accedere ai vantaggi della nostra tecnologia senza sentirsi sopraffatto. Inoltre, collaboriamo con associazioni di categoria per rendere il servizio ancora più accessibile.

Il settore agricolo sta affrontando una sfida enorme, quella di aumentare la produttiva e allo stesso tempo ridurre l’impatto sull’ambiente: è una sfida che si può vincere?


Sì, è una sfida ambiziosa, ma alla nostra portata. La chiave è l’innovazione tecnologica combinata con pratiche agricole rigenerative. InterraScan, in questo senso, consente di ottimizzare l’uso dei fertilizzanti e dell’acqua, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività in modo sostenibile. Inoltre, tecnologie come questa permettono di trasformare i dati del suolo in azioni concrete che migliorano la salute del terreno nel lungo periodo. Con una visione strategica e il giusto supporto, possiamo bilanciare la crescita economica con la responsabilità ambientale.


Il suolo è una risorsa da proteggere e gestire in modo sostenibile. A livello europeo cosa si sta facendo per proteggere il suolo?

A livello europeo ci sono iniziative importanti come la “Strategia Europea per il Suolo 2030”, che punta a garantire che tutti i terreni agricoli siano sani e utilizzabili entro il 2025. Inoltre, programmi come la Pac (Politica Agricola Comune) incentivano pratiche sostenibili come il sequestro di carbonio nel suolo e l’agricoltura rigenerativa. InterraScan si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo uno strumento pratico per monitorare e migliorare lo stato del suolo, allineandosi agli standard e alle normative europee.


Ci sono accorgimenti che gli agricoltori potrebbero adottare senza affrontare investimenti onerosi?


Alcune azioni semplici ma efficaci includono le rotazioni colturali, che migliorano la struttura del suolo e riducono il rischio di erosione, le cover crops, ossia le colture di copertura che aiutano a mantenere il suolo coperto, prevenendo la perdita di nutrienti. Senza dimenticare la gestione dei residui colturali: lasciarli sul terreno contribuisce a migliorare la sostanza organica.


Oggi quali sono le principali minacce alla biodiversità del suolo?


La biodiversità del suolo è messa a rischio dall’erosione e dalla perdita di sostanza organica, perché una gestione inadeguata impoverisce il terreno e ne riduce la
capacità produttiva. Poi ci sono i cambiamenti climatici con i fenomeni come la siccità e le inondazioni che alterano l’equilibrio del suolo. È con InterraScan che, però, possiamo fornire agli agricoltori informazioni critiche per proteggere e migliorare la biodiversità del suolo, garantendo una produzione agricola sostenibile e resiliente.

Ambiente Magazine

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