MANTOVA: perdersi nella storia e ritrovarsi nel verde di una città senza eguali

Dal 2008 Mantova è patrimonio Unesco, riconosciuta come eccezionale testimonianza del Rinascimento per la concezione urbanistica e per le numerose opere d’arte che ospita. Nel 2016 è stata eletta capitale della cultura italiana.

Il famosissimo Palazzo Te e meravigliosa residenza storica rappresenta uno dei più alti e noti esempi di villa rinascimentale. Il complesso, decorato nel decennio che va dal 1525 al1535, fu ideato e realizzato da Giulio Romano per Federico II Gonzaga, come luogo di evasione e buon ritiro del principe. L’edificio è contornato da due grandi, bellissimi cortili: quello d’Onore e quello dell’Esedra. Le sale del pian- terreno conservano preziose decorazioni realizzate secondo il progetto di Giulio Romano che ideò non solo la struttura architettonica dell’edificio, ma anche i cicli decorativi, i soffitti e i pavimenti. Veri e proprie gemme dell’arte manierista sono la Camera di Amore e Psiche e la Camera dei Giganti. Un po’ discosto vi è poi l’Appartamento del giardino segreto, riccamente ornato da dipinti e rilievi ispirati alla cultura del mondo classico.

Straordinaria vivibilità. A Mantova moltissimi sono i richiami storico artistici di straordinario valore e bellezza, ma la città è anche una realtà piena di verde e di percorsi dedicati alla ciclabilità, una città di fatto a misura d’uomo. Un territorio a vocazione agricola, ma che già da tempo ha visto crescere attività commerciali, servizi, industrie. “Il territorio comunale – dice il sindaco Mattia palazzi – ha vissuto nel dopoguerra uno sviluppo economico principalmente legato al settore chimico e petrolifero, con la nascita di un polo al di là dei laghi che se da un lato ha portato per decenni lavoro, ricchezza e sviluppo, dall’altro ha posto le basi per la nascita di altri problemi, come quello ambientale, aumentati dalla graduale dismissione di molte attività anche importanti legate a questi settori, e da una rigidità di visione che per molto tempo non è riuscita ad immaginare e concretizzare possibilità alternative di sviluppo. Da questo punto di vista la nostra Amministrazione ha e sta lavorando senza tregua per portare avanti i lunghi e tortuosi processi di bonifica di alcune aree e contestualmente di promuovere l’attrattività per insediamenti produttivi o logistici in altre aree, come ad esempio Valdaro e Olmo Lungo, due zone della periferia cittadina che siamo riusciti a riattivare valorizzando la loro vocazione ad accogliere imprese importanti e con produzione di beni o servizi compatibili con i nostri obiettivi di sostenibilità ambientale. Un esempio per tutti è la nascita del polo logistico di Adidas che fornirà 19 paesi dell’area meridionale dell’Europa e porterà 700 posti di lavoro, molti dei quali altamente specializzati”.

Mantova città verde. L’Amministrazione comunale insieme a Mantova Ambiente, la società del Gruppo Tea che si occupa anche della cura del verde urbano ha inteso valorizzare il patrimonio verde della città dando vita al sito www.mantovacittaverde.it , un’applicazione che offre a cittadini e turisti una panoramica puntuale e dettagliata delle zone verdi della città. Patrimonio arboreo, parchi, giardini e la loro accessibilità, aree gioco, fontanelle, panchine, attrezzature fitness e aree per i cani. Attraverso una mappa interattiva, queste indicazioni sono immediatamente fruibili da chiunque, insieme ad un’accurata raccolta di schede tecniche qualificate sugli alberi e sui benefici ambientali correlati. In sostanza con questa nuova piattaforma tutti, mantovani e turisti, potranno conoscere in tempo reale, albero per albero, il patrimnio verde della nostra città e quanto concorre ad abbattere CO2. A fine agosto verrà inaugurato il nuovo parco del Te, un grande polmone verde nel cuore della città con 274 alberi e aree dedicate ad attività ludiche o sportive.

Ambiente Magazine

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