TORNIMPARTE: COMUNE GREEN DALLE RADICI ANTICHE

Ventidue piccole frazioni circondate dalle montagne e dai boschi dell’Appennino abruzzese. Siamo a Tornimparte, un Comune sparso vicino L’Aquila di quasi 3 mila abitanti, dove la natura incontaminata, che per secoli ha plasmato le tradizioni e le abitudini della comunità, è oggi diventata una risorsa da salvaguardare e valorizzare.

Tornimparte è un piccolo comune dell’aquilano che ha deciso di cambiare paradigma rispetto ai temi della sostenibilità e di diventare parte attiva della transizione verde. Ha aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili, network nato nel 2021 per aiutare gli enti locali a pianificare progetti all’insegna della salvaguardia del territorio e a misurarne nel tempo l’efficacia. Inoltre, con una raccolta differenziata al di sopra del 70 per cento e una produzione annua di rifiuto secco residuo di 64,1 chili pro-capite – dati del rapporto Comuni Ricicloni 2022 Abruzzo di Legambiente – è riuscito a distinguersi come “Comune Riciclone” e “Comune Rifiuti Free”. Risultati raggiunti in brevissimo tempo, visto che la raccolta differenziata è stata introdotta solo nel 2017, insieme a una campagna di sensibilizzazione che ha inciso sulla consapevolezza degli abitanti rispetto ai temi dell’economia circolare e della riduzione degli sprechi. Un grande punto d’orgoglio per questo piccolo centro dell’Appennino riuscito negli anni a resistere allo spopolamento grazie alla presenza di scuole e di un distretto sanitario che ha garantito servizi basilari ai cittadini e a tutto il territorio della conca aquilana.

Decine di borghi dalla storia millennaria. Un territorio, quello di Tornimparte, abitato fin da epoca romana, quando grazie alla sua posizione strategica ospitò gli avamposti di Amiternum, antica città dei Sabini. Il nome deriva dal latino “Turres in partibus”, ossia “fortezze dislocate in varie parti”, e riflette la conformazione dell’area, che fin dalle sue origini aveva favorito lo sviluppo di decine di borghi spesso in competizione tra loro. La visita alle tante frazioni di Tornimparte non può che iniziare da Villagrande, che custodisce uno dei gioielli più preziosi di tutto l’Abruzzo: la Chiesa di San Panfilo, famosa per il ciclo di affreschi dell’artista rinascimentale Saturnino Gatti, la cui realizzazione fu interamente sostenuta dagli abitanti grazie alla vendita di tre anni di erbaggi della montagna.

Le tradizioni della comunità. Ma la Chiesa di San Panfilo non è solo un luogo di culto e una meta di studiosi d’arte. Sul suo sagrato si rinnova ogni anno, in primavera, la tradizione del “calenne”, un rito antichissimo di origine pagana che vede un gruppo di giovani tagliare un albero – “ju calenne” in dialetto – che, una volta spogliato di tutti i rami, viene issato prima dell’alba sul sagrato. Altrettanto radicata nelle tradizioni del luogo è, in autunno, l’Antica Fiera di Tornimparte, un evento storico nato nel 1869 e oggi diventato occasione per scoprire gli antichi sapori dell’Abruzzo, immergersi nelle pittoresche vie di Tornimparte e passeggiare tra gli stand di artigiani e commercianti. Un altro monumento simbolo è il castello normanno a Sant’Angelo, nella frazione di Castiglione, che in epoca medievale doveva ricoprire un ruolo altamente strategico. Raggiungibile attraverso un sentiero a piedi in mezzo alla natura di circa venti minuti, viene chiamato familiarmente “ju castellaccio”. Della sua imponenza restano solo le mura perimetrali larghe oltre un metro, i basamenti dell’alta torre e i resti di un borgo che doveva avere un’estensione dieci volte superiore a quella della rocca. Risale, invece, alla prima metà del XII secolo la Chiesa di Santo Stefano, che sorge appena fuori gli abitati di Rocca Santo Stefano e di Forcelle, su un’altura da cui si gode una straordinaria vista della conca aquilana. Per raggiungerla si percorre un sentiero di circa 1 Km immerso nella natura: un percorso di montagna recentemente ampliato e reso transitabile, particolarmente suggestivo perché delimitato da querce secolari.

Ambiente Magazine

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