Il centro nasce nel 2016 dalla fusione di due località, Polesine e Zibello, immerse in un affascinante scenario sulle sponde del Po da scoprire a piedi o in bici. Questo è anche il regno del Culatello di Zibello Dop, fiore all’occhiello dell’enogastronomia emiliana la cui stagionatura richiede un ingrediente che è difficile trovare altrove: la nebbia
Dal cuore pulsante della Food Valley emiliana a città slow modello di ecosostenibilità e buon vivere. Polesine Zibello, un borgo di circa 3mila abitanti della Bassa Parmense, è un territorio unico al mondo e ricco di eccellenze. Un territorio che può vantare prodotti tipici di elevata qualità come il Culatello di Zibello Dop, ma anche il paesaggio affascinante del fiume Po da preservare e valorizzare grazie a un nuovo modello di sviluppo a misura d’uomo. Situato a una trentina chilometri da Parma, al confine con la provincia cremonese, il comune è nato nel 2016 dalla fusione di Polesine Parmense e Zibello. Polesine sorge sulla riva destra del fiume Po e nel suo nome si rispecchia una parte importante della sua storia, condizionata dalla presenza ipnotica dell’acqua e dalla sua forza. Polesini sono infatti chiamate le isolette di fango che, trascinate nel letto del fiume durante ogni piena, si saldano alla terra ferma. Zibello, invece, in posizione leggermente sopraelevata rispetto ai terreni limitrofi, è centro agricolo rinomato per la produzione del famoso Culatello di Zibello Dop. Un gioiello della norcineria emiliana figlio della nebbia tipica di questa zona. È infatti dal freddo e dall’umidità che dipende la riuscita della stagionatura che, in base al disciplinare della Dop, non ammette impianti di refrigerazione.

L’ambiente fluviale. Ma il protagonista assoluto di questo territorio è il fiume Po. Il grande fiume con le sue zone umide e gli antichi casolari, i sentieri lungo gli argini e i pioppeti da scoprire a piedi o in bicicletta, e che si svela in tutta la sua bellezza in ogni periodo dell’anno. Un habitat che parla di natura, civiltà contadina e storia. E che dal 2019 fa parte della Riserva di Biosfera Po Grande, area protetta che si estende su 83 comuni e 3 Regioni (Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia). Un territorio vocato al turismo slow, dove si sta cercando di incentivare la navigazione fluviale attraverso la valorizzazione del porticciolo del paese, uno dei punti d’imbarco più attrezzati della provincia. Nel fine settimana dall’attracco di Polesine partono le imbarcazioni per le escursioni lungo il fiume, mentre adiacente al porto si trova un’area verde con panchine e gazebo per il ristoro e i pic-nic.

Il modello slow. Il comune fa parte della rete internazionale Cittaslow, movimento fondato nel 1999 che ha come primo obiettivo quello di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città. Una mission che la comunità di Polesine Zibello ha sposato con convinzione. Lo dimostrano la cura del centro storico, la presenza diffusa di biciclette e monopattini elettrici e le tante attività per i giovani rivolte alla salvaguardia del territorio. Del resto non è un caso che la piccola realtà di Polesine Zibello sia stata scelta nel 2021 per rappresentare l’Italia al forum in Sud Corea sullo sviluppo equo e sostenibile e si sia qualificata al primo posto con il progetto “Puliamo il Po e Puliremo il mondo”. Un progetto che grazie alla generosità e all’entusiasmo dei giovani ha consentito di raccogliere plastica, rottami, detriti lungo gli argini, trovando, dall’altra parte, il sostegno di ristoratori, esercenti e produttori che hanno regalato una simbolica fetta di Culatello per ogni sacco di plastica consegnato. Ma c’è anche un castello da ammirare sull’argine maestro del Po e a cui si deve l’inserimento della cittadina nella rete dei Castelli del Ducato. Si tratta dell’Antica Corte Pallavicini, un luogo speciale, custode di storia e arte culinaria, dove è possibile scoprire il Museo del Culatello, denso di documenti e curiosità.
I sapori della Bassa Parmense. Durante tutto l’anno non mancano le occasioni per visitare Polesine Zibello. Agli inizi di giugno il paese rende omaggio al suo prodotto tipico con la Festa del Culatello di Zibello. Un appuntamento che va avanti da oltre tre decenni e che rappresenta in sintesi la storia di un salume che ha reso famoso questo borgo nel mondo. È invece in autunno, quando la nebbia comincia a farsi fitta, che si svolge November Porc, una staffetta culinaria con tanti eventi gastronomici itineranti in varie località del Polesine.
