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L’ITALIA
DEI COMUNI
MARCHE
per soddisfare le esigenze di grandi e piccini e per questi ul-
timi non mancano di certo giochi corali uniti a rievocazioni
per imparare divertendosi.
Passeggiando per le vie del borgo si può notare come ogni
cosa sia ridente e curata: dai balconi fioriti al saliscendi delle
strade. Gradara, a poca distanza dal mare, è contraddistinta
da un patrimonio naturalistico di gran pregio e di questo
uliveti e vigneti sono la cifra distintiva. Un sigillo che inevi-
tabilmente rimanda alle eccellenze della tradizione culinaria.
Genuinità dal gusto esplosivo. A tale proposito occorre
ricordare come da alcuni anni, illustri pareri di esperti e
chef di chiara fama abbiano decretato che la pietanza della
restaurato una prima volta nel 1494 con lavori importanti tradizione culinaria locale è il Tagliolino con la bomba,
voluti da Giovanni Sforza. Di questa famiglia troviamo i un piatto semplice che affonda le sue radici nel passato, ma
soffitti decorati con tutto il repertorio araldico degli Sforza: che non manca di attualità (come dire che le cose buone
il leone rampante con il ramo di cotogno, le ali di drago, l’a- non passano e non stancano mai). Il tagliolino, che per la
nello diamantato. Visitando il sito, in alcune sale dedicate è sua sapidità sembra essere senza eguali, è composto da una
oggi possibile ammirare una meravigliosa pala in terracotta sfoglia non particolarmente sottile, fatta rigorosamente a
di Andrea della Robbia (1435-1525) e la tavola con la Ma- mano, che viene poi tagliata a fettuccine tanto da ottene-
donna col Bambino in trono, i Santi Lorenzo, Sofia, Miche- re filamenti a sezione quadrata che verranno conditi, una
le Arcangelo, Giovanni Battista a firma di Giovanni Santi volta lessati e scolati, con abbondanti cubetti di lardo o
(1440/45-1495), la prima opera datata (1494) del pitto- di pancetta rosolata (croccantissima). Versando i taglioli-
re urbinate, padre di Raffaello. Essa proviene dalla locale ni nel pentolino bollente - preferibilmente in coccio - sarà
pieve distrutta di Santa Sofia, che richiama la più antica prodotto un crepitio seguito da una nuvola di vapore che
immagine del borgo di Gradara e del suo fiabesco castello. ricorderà, appunto, un’esplosione - da qui bomba – e… se
la sonorità non dovesse sorprendere lo saprà fare l’inegua-
Gradara sempre al passo dei tempi. In questo meravi- gliabile esplosione di gusto e di bontà.◆
glioso borgo, uno dei più belli d’Italia, nonché Bandiera
arancione del Touring Club, il tempo non si è fermato e
sono tante le cose da vedere, innumerevoli gli spunti, i
percorsi, le esperienze da fare in qualsiasi stagione. Chi vi
arriva trova, infatti, interessanti itinerari cicloturistici o di
trekking, sentieri incantevoli per passeggiate, botteghe e
trattorie tipiche, proposte esperienziali legate alla natura
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