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Italia green


                 di Patrizia Maglioni

                  Nel cuore d’Italia



                  alla scoperta



                  dell’oro verde e



                  paglierino di Matelica





































                 Matelica è una città di raro pregio paesaggistico e storico-artistico. Posta a circa
                 400 metri di altitudine, dista meno di trenta chilometri da Macerata. Bandiera Verde
                 dell’agricoltura con vitigni di qualità eccellente come il Verdicchio, oliveti che danno luogo
                 ad un prodotto profumato e gradevolissimo e un miele che inebria il palato


                            atelica conta quasi 10.000 abitanti, è visitata   centro dell’agorà si trova una fontana in pietra bianca rea-
                            in ogni stagione da turisti italiani e stranieri,   lizzata nel l587 e progettata dall’architetto del Santuario di
                            ma la sua vitalità deriva anche dalla presen-  Loreto, Lattanzio Ventura di Urbino. Dalla vasca sembrano
                            za del Dipartimento di Veterinaria dell’Uni-  emergere come sirene, quattro statue di divinità marine e
                M versità di Camerino.                            sugli otto lati della polla è possibile riconoscere gli stem-
                 Matelica  è  Bandiera Verde  dell’agricoltura  distinguen-  mi papali di Sisto V, nonché quelli di alcuni porporati. Nel
                 dosi nelle politiche di tutela all’ambiente, del paesaggio e   1619 vi venne inoltre incisa una dedica rivolta al cardinale

                 nell’uso razionale del suolo. Un contesto che presenta viti-  Scipione Caffarelli Borghese, nipote del pontefice Paolo V e


                 gni di qualità eccellente come il Verdicchio a bacca bianca;   figura insigne della città.
                 oliveti che danno luogo ad un prodotto  profumato e gra-  A pochi passi di distanzia si trova il Palazzo del governo

                 devolissimo dai valori di acidità molto bassi; un miele che   che fa corpo con la Torre civica e dalla storiografia vedia-
                 inebria il palato e lo sguardo con la sua scia dorata.  mo come le prime notizie sul complesso risalgano al 1271
                 Visitando  la  città  si è subito  colpiti  dalla straordinaria   ad opera dell’architetto Benincasa da Firenze Nel tempo il
                 bellezza dell’agglomerato urbano incorniciato da una na-  Palazzo è stato rimaneggiato più volte determinando in tal
                 tura lussureggiante  che  ne contraddistingue  anche  il cli-  modo una discontinuità dal punto di vista stilistico.
                 ma  rendendolo  gradevole  soprattutto  nei  mesi  più  caldi.   Il  seicentesco  Palazzo  Mattei, che  precedentemente  si
                 La piazza principale è oggi intitolata ad Enrico Mattei. Al   chiamava Palazzo Grassetti, guarda via Umberto I, l’antico

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