Andare nella direzione della combustione dei rifiuti “è antieconomico e antistorico, significa perdere di vista l’obiettivo strategico dell’economia circolare per favorire la lobby degli inceneritori”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli (in foto con il nostro presidente cdr Antonio Rancati), intervenendo alla presentazione ufficiale dei “Comuni Plastic Free 2024″, il riconoscimento a forma di tartaruga ideato da Plastic Free Onlus, l’organizzazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica. “Nessuno brucerebbe oro, diamanti, materie preziose, il ritardo culturale nel quale ci troviamo prevede invece che qualcuno possa fare affari bruciando materie prime, invece di investire sul loro recupero e il loro riuso”, ha sottolineato Rampelli.
“Le altre nazioni europee – ha aggiunto – che legittimamente hanno investito sulla combustione dei rifiuti quando noi li conferivamo in discarica hanno capito che è un grave errore e stanno virando bruscamente sulla circolarità dei rifiuti. Non si capisce perché qualcuno voglia come al solito far fare all’Italia quello che non ha funzionato altrove, rischiando di essere sempre gli ultimi allocchi. Così come non si capisce perché i contribuenti attraverso i soldi dello Stato o la tassa nascosta nella bolletta energetica debbano arricchire i gestori di questi impianti, che da soli non rappresenterebbero affatto un business. Non si capisce perché sulle filiere del recupero si debbano attendere i soldi dei consorzi mentre lo Stato finanzi profumatamente solo la distruzione dei rifiuti, cioè della materia prima”.
“E intanto la plastica finisce sulle nostre tavole e nel nostro organismo, genera intere isole negli oceani e perfino nel Tirreno – ha concluso Rampelli – nell’indifferenza generale. Eccezionalmente fatta per l’associazione Plastic Free che oggi ha presentato i 111 Comuni virtuosi che sono stati capaci di trattare la plastica nel modo giusto: eliminandola”. Fonte Agenzia Nova – Roma, 24 gennaio 2024 agenzianova-rampelli-no-alla-combustione