CAPPELLA MAGGIORE: degustazioni e percorsi sperimentali tra gli oliveti della Serenissima

Cappella Maggiore offre un’esperienza autenca e immersiva per gli appassiona di olio d’oliva e per coloro che desiderano scoprire la bellezza della campagna veneta con degustazioni guidate e percorsi sperimentali in mezzo alla natura rigogliosa tra gli olive della Serenissima

Cappella Maggiore offre un’esperienza autentica e immersiva per gli appassionati di olio d’oliva e per coloro che desiderano scoprire la bellezza della campagna veneta con degustazioni guidate e percorsi sperimentali in mezzo alla natura rigogliosa tra gli oliveti della Serenissima.

Cappella Maggiore è un paese del trevigiano, posto alle pendici meridionali della foresta del Cansiglio, patrimonio ambientale di inestimabile valore naturalistico. Tra i diversi tratti distintivi del territorio vi è anche la vocazione turistica tanto che il paese è inserito nella “Commitment zone” delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dichiarate Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2019 e fa parte delle “Terre Alte della Marca Trevigiana” aggiudicatesi il titolo di Città Veneta della Cultura 2023. La vocazione turistica del territorio è cresciuta in virtù della bellezza del paesaggio collinare, della possibilità di praticare sport all’aperto, ma anche dell’eccellente enogastronomia.

Il Parco dell’Olivo. Il parco tematico didattico dell’olivo fa parte di un ampio progetto dei parchi dell’Alta Marca Trevigiana. Il sito nasce come un’esperienza volta a far conoscere le peculiarità dell’olio extravergine di oliva, considerato tra i prodotti essenziali della dieta mediterranea. Nel parco vi sono percorsi che portano curiosi e appassionati alla scoperta di oliveti sperimentali e a siti didattici. Le iniziative di visita coinvolgono persone di tutte le età e ben si coniugano con la progettualità che invita gli agricoltori interessati all’ulteriore recupero di aree collinari mettendo a disposizione oltre 15.000 piante di olivo. D’altro canto, sulle colline di Cappella Maggiore l’olivo è presente da secoli e attualmente nel territorio comunale la presenza di oliveti sta crescendo sempre più. Nel frantoio cooperativo, gestito dal consorzio Reitia, viene prodotto un olio extravergine di apprezzata qualità e sono molti gli estimatori che tornano per farne scorta.

Tanti gli appuntamenti dell’estate. Nei pomeriggi di sabato 8 e 22 luglio, nonché durante tutti i sabati del mese di settembre sono programmate visite guidate gratuite all’antica chiesetta della Santissima Trinità “La Mattarella”, nella quale si può ammirare un ciclo di affreschi. La chiesa risalente al XV secolo comprende un oratorio in cui si trova il più antico affresco dell’Ultima Cena di tutto il trevigiano. Tra le diverse iniziative anche quelle lega- te alla degustazione di prodotti tipici locali come, ad esempio, formaggi di grande qualità, olio, vino ed altre prelibatezze del luogo.

Un’intera comunità cittadina rispettosa dell’ambiente. “Stiamo lavorando in diversi ambiti – ha detto il sindaco di Cappella Maggiore, Mariarosa Barazza. Per il patrimonio pubblico lavoriamo all’ammodernamento della rete di illuminazione pubblica già por- tato a termine gli scorsi anni, all’efficientamento energetico di tutti gli edifici comunali che prevede interventi (in parte già effettuati) per circa un milione di euro in due anni. Siamo in fase avanzatissima nella creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile, che abbiamo denominato “CM Soleinsieme”, a partire da un impianto fotovoltaico di 20 kw che stiamo installando sul tetto del Centro Sociale. Nel campo della riduzione dei rifiuti Cappella Maggiore è attivissima da anni: risulta prima in Veneto per i comuni soo i 5.000 abitanti nella classifica dei Comuni rifiuti free di Legambiente 2023 con il 90,3% di raccolta differenziata e 31.4 chilogrammi pro capite di rifiuto secco conferito. Sempre nell’ottica della riduzione del rifiuto secco, abbiamo da poco previsto un contributo alle famiglie dei nuovi nati per il passaggio dal pannolino monouso “usa e getta” ai pannolini lavabili e abbiamo in mente di avviare un progetto con le scuole per il riuso del rifiuto tessile. Per l’ambiente e il paesaggio abbiamo investito molto sull’olivicoltura: in un territorio in cui la coltura prevalente è la vite (prosecco) abbiamo pensato che diversificare sia una politica necessaria sia in termini di biodiversità che di adattamento climatico. Recuperare le colline incolte attraverso una coltura complementare alla vite come è l’olivo produce infatti molteplici benefici: sia perché accresce la bellezza del paesaggio, sia perché sul piano idrogeologico si prevengono le frane, sia perché a livello economico diventa un reddito integrativo per i produori e per i consumatori uno stimolo ulteriore ad una alimentazione sana. Grazie a un contributo per chi pianta nuovi olivi e ad altre iniziative di promozione dell’ottimo olio EVO del nostro territorio sono stati recuperati all’agricoltura più di 13 ettari di territorio. Stiamo redigendo il piano delle acque comunale anche al fine di individuare gli interventi necessari a prevenire allagamenti e frane (sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici) e a breve attueremo un progetto di monitoraggio della qualità dell’aria”.

Ambiente Magazine

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