ALTAVILLA SILENTINA: terrazza con vista sulla Piana del Sele

Fondata dai normanni nell’XI secolo, Altavilla Silentina è un piccolo borgo del Cilento che gode di una vista panoramica sulla Piana del Sele, che include l’isola di Capri e i Monti Lattari della costiera amalfitana. Un piccolo borgo che regala al visitatore la sensazione di trovarsi in un luogo ricco di storia, ma anche di calorosa vitalità e di una creatività fuori dal comune

Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, è un piccolo borgo di origine medievale adagiato su una collina tappezzata di ulivi, reso unico da una vista mozzafiato sulla Piana del Sele e sui Monti Lattari della costiera amalfitana. Per distinguerla dalle altre città con lo stesso nome, al borgo fu dato il nome di Altavilla del Cilento, poi quello di Altavilla di Capaccio e infine, nel 1862, quello definitivo di Altavilla Silentina, perché situata tra i due fiumi Sele e Alento. Un piccolo borgo del Cilento, ma strategico, dove è sempre passata la Storia, quella con la “s” maiuscola. Nei pressi dell’abitato, nel 71 a.C., Spartaco, il gladiatore, e i suoi 60.000 schiavi ribellatisi a Roma subirono la loro ultima sconfitta ad opera del generale Gneo Pompeo Magno. Nel settembre del 1943, il colle 424 di Altavilla, denominato così per l’altezza raggiunta, fu teatro di una delle più cruente battaglie di tutto il conflitto nota come “Operazione Avalanche”. Qui si scontrarono corpo a corpo tedeschi e Alleati e devastanti bombardamenti aerei e navali provocarono numerose vittime civili e notevoli danni al patrimonio edilizio. Un piccolo monumento sulla cima del colle ricorda i combattimenti per la conquista dell’area e ancora oggi molti americani conoscono questo puntino della Campania perché ci sono morti i loro cari.


La fondazione nell’XI secolo. La nascita ufficiale di Altavilla si deve però a Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, che intorno al 1.080 la fondò durante la campagna di conquista dell’Italia meridionale. Fu costruito il castello e divenne una vera e propria fortezza a forma triangolare, con l’abitato circondato da spesse mura, fossi e tre porte d’accesso. Fu rasa al suolo nel 1246, quando la città prese parte alla congiura dei baroni contro l’imperatore Federico II di Svevia, il quale risparmiò dalla distruzione solo il castello e la Chiesa di Sant’Egidio, a cui gli altavillesi rimasero sempre legati.

L’origine del Palio delle Cente. Dopo la rivoluzione francese, la popolazione di Altavilla si schierò con i giacobini della repubblica partenopea, piantando nella piazza principale l’Albero della libertà, simbolo della ideologia liberale repubblicana. Un gruppo armato di sanfedisti provenienti dalla vicina Eboli prese allora le armi contro la ribelle Altavilla e la assediò. Gli abitanti ricorsero all’aiuto di Sant’Antonio da Padova, la cui statua era venerata nella chiesa del Convento di San Francesco, e quando i sanfedisti cominciarono a sparare contro la città, il loro cannone scoppiò distruggendosi in 13 parti, ancora oggi conservate all’interno il convento. Da allora ogni 13 giugno si ricorda l’evento in una grande festa religiosa, il “Palio delle Cente”: la statua del santo entra in tutte le case del paese, mentre dalle varie contrade partono i fedeli con le tredici “cente”, sculture di candele e fiori di cartapesta portate a spalla dai devoti. Ma Altavilla Silentina è anche un borgo dove ritrovare il contatto con la natura e trascorrere una giornata immersi in un contesto sereno e rilassante. A pochi passi dal centro storico, e quindi facilmente fruibile dai cittadini, si estende il parco naturale “la Foresta”, un bosco di circa 3 ettari dove prosperano maestosi lecci ad alto fusto. In passato gli abitanti vi si recavano per raccogliere la legna secca o per fare il bucato nella fontana munita di lavatoio. Oggi invece il luogo offre sentieri percorribili sia a piedi che a cavallo, un’accogliente area pic-nic e un bellissimo teatro naturale per manifestazioni ed eventi.

I centrini che diventano museo a cielo aperto. Ci sono periodi dell’anno in cui l’antica arte dell’uncinetto illumina il cielo del centro storico di Altavilla Silentina. Creazioni coloratissime realizzate dalle “Uncinettine”, un gruppo di signore che, grazie a filo e ferri, sta cambiando il volto di alcuni angoli di paese. È accaduto la scorsa estate, quando centrini di ogni forma e grandezza sono diventate le istallazioni di un suggestivo museo a cielo aperto e accadrà di nuovo per il prossimo Natale con la realizzazione di un albero fatto tutto all’uncinetto

Ambiente Magazine

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