Allagrande Mapei Racing a tutela degli ecosistemi marini, osservatore quotidiano dei problemi degli oceani

Allagrande Mapei Racing è un team oceanico, e in quanto tale ha
sviluppato una forte consapevolezza delle fragilità dell’ambiente che lo
ospita.

“Il nostro progetto sportivo è ambizioso e sentiamo la responsabilità di portarlo avanti in maniera rispettosa e consapevole – dice Bianca Bertolini del Politecnico di Milano, Project Manager & Sustainability Manager del team Allagrande Mapei Racing – Sappiamo di generare un impatto, ma come le barche più veloci non creano onde perché volano sull’acqua, così noi vogliamo impegnarci nel lasciare una scia sempre meno evidente del nostro passaggio, a terra come sull’oceano”.

Nell’incontro di Bianca Bertolini con il nostro presidente cdr Cav. Antonio Rancati al Porto Antico di Genova, in occasione della conclusione della quarta tappa della competizione velica The Ocean Race Europe, ha sottolineato i tre punti qualificanti su cui si basa la strategia del team Allagrande Mapei Racing (AGMR): Scienza, Impatto e Divulgazione.

L’approccio scientifico insieme alla sensibilità dei marinai sono gli
ingredienti necessari per conoscere a fondo le proprie barche e riuscire a
migliorarne le prestazioni. Così anche per quanto riguarda l’oceano, il
team AGMR vuole utilizzare un metodo scientifico che permetta prima di
studiarlo e conoscerlo a fondo, per poi essere in grado di proteggerlo.
In collaborazione con The Ocean Race, viene installata a bordo una
macchina in grado di filtrare l’acqua e collezionare microplastiche in
navigazione. I campioni raccolti verranno poi forniti a enti scientifici
internazionali – tra questi, National Oceanography Centre a Southampton
(UK), Helmholtz-Zentrum Hereon a Geesthacht (Germania), e Politecnico
di Milano (Italia) – che ne studieranno le caratteristiche e la distribuzione.

Scienza
Le barche da regata oceaniche hanno il vantaggio di navigare numerose
miglia in alcuni dei luoghi più remoti e meno accessibili del pianeta:
l’obiettivo è quello di sfruttare questa loro potenzialità per raccogliere
gratuitamente dati fondamentali per la mappatura delle microplastiche
nei nostri mari.

Impatto
Il funzionamento di un progetto di vela oceanica ha un impatto: un team
di 20 persone, la produzione di pezzi in materiale composito, la logistica e
gli eventi sono alcuni degli aspetti che contribuiscono maggiormente al
bilancio ambientale del progetto. Durante l’anno 2025, l’obiettivo è quello
di calcolare e quantificare le emissioni di CO₂ equivalente legate al
progetto tramite studi LCA (Life Cycle Assessment), così da sviluppare
una strategia concreta per ridurle negli anni futuri.

Divulgazione
Ambrogio Beccaria, il suo team e Mapei credono fortemente nel potere
che lo sport ha di ispirare le persone, e nell’importanza del ruolo di
ciascuno per la protezione degli oceani. Con un’attività di divulgazione
con scuole, associazioni, fondazioni e istituti di ricerca oltre che
attraverso podcast e programmi televisivi, l’obiettivo è sensibilizzare il
pubblico sull’impatto ambientale di tante nostre scelte quotidiane,
raccontando come cambiano i nostri mari attraverso le avventure in
barca a vela di Ambrogio e del suo team >>> www.allagranderacing.com

Nei prossimi giorni la redazione con il nostro presidente cdr Cav. Antonio Rancati pubblicherà gli interessanti incontri sulla tutela del mare al Porto Antico di Genova in occasione della 4° Tappa – The Ocean Rave Europe.

Milano, 15 settembre 2025

Ambiente Magazine

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