Incastonato ai piedi del massiccio, il paese è considerato la piccola capitale del Parco Nazionale Gran Paradiso, circondato dai meravigliosi prati di Sant’Orso, tutelati sin dal 1939 dalla disciplina sulla “Protezione delle bellezze naturali” e riconosciuti nel 2012 quale “Meraviglia italiana”.
Sant’Orso è il patrono di Cogne che dà il nome anche all’omonima chiesa, il più importante edificio religioso della zona.
Se si vuole comprendere pienamente la cultura locale, si consiglia di visitare anche i caratteristici casolari di Valmiana, in Valnontey, architetture tradizionali alpine in pietra e legno, la Casa del dottor Grappein (anche detta Casa dell’Orologio) e la fontana in ferro, realizzata con le risorse estrattive della miniera. Fin dal Medioevo questa località valdostana infatti fu nota per il sua giacimento di magnetite, ma la storia sembra ricondurre le miniere di Liconi, Colonna e Costa del Pino già ai tempi dei Romani. Le miniere hanno sempre rappresentato una delle maggiori fonti di reddito per gli abitanti, tanto che nel corso della Seconda Guerra mondiale i minatori vennero esentati dal prestare servizio militare per non interrompere l’attività di estrazione. Ancora oggi sono visibili i resti delle teleferiche per il trasporto del materiale, la funivia e numerosi spazi che costituivano il villaggio sociale dedicato agli addetti alla miniera (dallo spaccio alla biblioteca, fino al cinematografo). Proprio qua ha sede Fondation Grand Paradis visitabile da appassionati e curiosi mantenendo così viva la storia della miniera attraverso gli spazi espositivi dedicati.
Natura e Sport
Con i suoi 80 chilometri di piste, distribuite tra i prati di Sant’Orso, la Valontey e le zone di Lillaz ed Épinel, Cogne è la meta perfetta per gli amanti dello sci nordico. Il paese ha anche ospitato varie tappe della Coppa del Mondo di questa disciplina, oltre ad altri appuntamenti come la Marcia GranParadiso, competizione di sci nordico, gran fondo di 40 chilometri e light di 25 chilometri, tecnica classica e libera. Ma Cogne sa sorprendere in ogni stagione e, se in inverno permette alter- native che spaziano dai percorsi sulle ciaspole allo sci alpino per famiglie, durante la stagione estiva queste montagne diventano lo scenario ideale per il trekking, l’e-bike e per passeggiate adatte a tutte le esigenze di mobilità dolce, un dedalo di possibilità che rende Cogne il luogo perfetto per una vacanza senza auto tra natura incontaminata e calorosa ospitalità.
Artigianato e tradizione
Nel centro storico del paese, presso la Mèison di pitz, è possibile visitare la splendida mostra permanente di ricami al tombolo provenienti da tutto il mondo. A fare da guida sarà una merlettaia in costume che spiegherà i segreti e le abilità di questa intramontabile arte. Il borgo è altresì noto per le lavorazioni a fuselli artigianali, i dentelles de Cogne, una tradizione risalente al XVI secolo. Questa e altre tipiche attività si possono ritrovare in occasione delle “veillà”, rievocazioni storiche di scene all’aperto di vita locale con sculture e utensili in legno, ferro battuto …. A fine settembre, un’altra manifestazione da non perdere è la Devètéya, festa della transumanza, con le greggi e le mandrie fatte scendere dagli alpeggi, celebrata con una scenografica sfilata degli animali e con l’allestimento di un mercato di prodotti tipici di altissima qualità.
Enogastronomia
In questa area climatica le uve vengono vendemmiate tardivamente risentendo a livello organolettico del clima alpino e dei forti sbalzi di temperatura. Una caratteristica che di fatto favorisce la strutturazione dell’aroma nel grappolo d’uva facendo risultare il vino più ricco e intenso al gusto. Cogne si distingue poi per i prodotti caseari ed in particolare per la produzione di caprini e della fontina DOP. Rispetto ai piatti tipici non può mancare l’assaggio della Seupetta a base di pane fritto nel burro, riso cotto nel brodo, fontina e noce moscata, il tutto con una dop- pia preparazione prima sul fuoco (il riso) e poi al forno come una sorta di pasticcio. Da prova- re assolutamente sono anche il mécoulin, un pane tipico addolcito con l’uvetta, insaporito con scorza di limone e rhum. Imperdibile poi la crema di Cogne, dessert al cucchiaio a base di panna, zucchero, cioccolato fondente e un goccio di profumato nettare liquoroso.