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Italia green
di Patrizia Maglioni
Sorrento: paesaggio
d’incanto che
richiama visitatori
da tutto il mondo
La città sorge lungo il litorale
tirrenico, nel golfo di Napoli. Dal
capoluogo dista circa 50 chilometri
ed uno dei modi più suggestivi
nonché veloci per arrivarvi è
l’aliscafo, una linea attiva tutto
l’anno. Una città ecosostenibile
dove un rinnovato piano di mobilità
e l’utilizzo ottimale delle risorse
creano un nuovo paradigma di
amministrazione sana e responsabile
a millenni Sorrento, le sue bellezze, la costa, te riedificata per essere definitivamente trasformata in stile
il suo mare sono legati al mito delle sirene. barocco, così come appare oggi. Dell’antica facciata rimane
Omero ne descrisse i pregi naturalistici e pae- solo l’ingresso del XIV secolo, arricchito da due colonne di
saggistici contribuendo così alla nascita di una marmo rosa. Di notevole interesse è, tra gli altri elemen-
Dleggenda che riecheggia ancora oggi aff ascinan- ti di pregio, il nuovo tamburo dell’ingresso, intarsiato con
do e richiamando visitatori provenienti da tutto il mondo. pannelli che rappresentano episodi peculiari della storia
La città sorge lungo il litorale tirrenico, nel golfo di Napoli. sorrentina a partire dall’arrivo di San Pietro in città nel 43-
Il centro storico di Sorrento presenta ancora il tracciato 44 d.C. al primo vescovo (Santo Renato - 425), ricordando
ortogonale delle strade di origine romana con decumani e altresì l’arrivo delle reliquie degli apostoli Filippo e Giaco-
cardi, mentre verso monte sono ben visibili le mura cin- mo. Il grande organo, che si trova all’ingresso principale, è
quecentesche. L’atmosfera che si respira in questo luogo impreziosito poi dai mirabili intagli dei fratelli Fiorentino e
stupendo è accogliente, calda, gioviale ed ogni volta che vi il soffitto è interamente dipinto da Francesco Foncareccio. I
si arriva si scopre qualcosa di nuovo, di interessante legato quadri centrali, infine, portano la firma di Oronzo e Nicola
alla sua storia, agli eventi culturali, alle proposte escursio- Malinconico (1711), e raffigurano i primi martiri sorrentini
nistiche e di visita. del II secolo, insieme ai compatroni della diocesi.
Il Duomo. In un documento del XII secolo si legge che Una vista mozzafiato. Capo di Sorrento è il promonto-
il cardinale Riccardo de Albano nel marzo 1113 consacrò rio calcareo che delimita ad ovest la baia, che all’interno
l’attuale cattedrale dedicandola alla vergine Maria e agli è invece costituita da un’alta costa a picco sul mare. Dalla
apostoli Filippo e Giacomo. L’edificio venne poi ampliato e strada che porta verso Capo di Sorrento vi è un panorama
rimaneggiato. Subì una devastazione a seguito dell’invasio- straordinario tanto da essere stato definito da Isaak Babel
ne turca, nel 1558, tanto che poi la chiesa fu completamen- “un paradiso terrestre”.
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