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SPECIALE COVID-19
di nuovo per governare la macchina am- pagina del libro. Le Case della Salute sono un nanze sanitarie e lavorative e i cittadini, tra
ministrativo/sanitaria? valore aggiunto sul quale investire in termini l’Istituzione e le famiglie. Hanno declinato e
Certamente. Come sindaco e come medico ho gestionali: non è più possibile pensare ad una decifrato le disposizioni di legge per la loro cit-
acquisito la certezza incrollabile che la Sanità adesione volontaria dei sanitari a tale forma tadinanza facendole vivere come un aiuto e non
del territorio deve essere lo strumento governa- organizzativa, ma deve essere una “conditio” come una sola privazione. Lo Stato indossando
to, ripeto governato, dal SSN in modo capillare, contrattuale nella convenzione con il SSN. i panni del sindaco è sceso tra la gente, spaven-
nuovo, con un vero e qualificato centro di co- La macchina amministrativa del suo co- tata, preoccupata, con bisogni quotidiani da
mando sanitario, attento sensore di sensibilità mune è stata all’altezza della situazione? soddisfare a svolgere quel ruolo che non avrebbe
diagnostica, in grado di monitorare e gestire gli Nonostante la PA spesso venga dipinta come mai dovuto abdicare a favore di polemiche isti-
eventi epidemiologici e la quotidiana cronicità, un geronte rallentato, vi assicuro che le cellule di tuzionali e politiche, che sono distanti dal pulsa-
lasciando all’Ospedale solo le patologie acute o questo geronte, i dipendenti che la compongono, re della vita quotidiana.
emergenziali che non troverebbero adeguata sono giovani e vitali, appassionate e generose. Quindi il sindaco dovrà tornare ad essere
risposta. Hanno bisogno di essere nutrite, incoraggiate, la figura centrale della sanità pubblica nei
Sono affermazioni e propositi molte volte sgravate di inutili legacci burocratici, utili solo territori.
enunciati. a garantire, forse, le procedure. Certamente. Un ruolo da svolgere con quell’im-
È vero. Ce le siamo dette spesso queste cose sem- Il ruolo del sindaco in questi ultimi anni è pegno atto a ridisegnare la mappa dell’organiz-
plici e risolutive, ma le abbiamo sempre rinvia- stato decisamente ridimensionato dall’or- zazione della sanità territoriale del post-Covid,
te a domani, a una fase successiva, a un dopo ganizzazione regionale della sanità pub- anche perchè non vi sarà mai più un ritorno
che mai veniva declinato, soprattutto per scarsa blica. Nella fase del Covid ha riacquistato a “prima del Covid”. Il procedere del tempo,
convinzione e per non scomodare o scontentare quella centralità pure prevista dalla legge? la memoria degli eventi ci hanno cambiato in
nessuno. Ora non è più possibile perchè gli even- Mai come in questa pandemia i sindaci sono modo definitivo: noi saremo un’entità nuova
ti che ci hanno travolto hanno voltato loro la stati un elemento di forte coesione tra le ordi- con radici antiche.◗
ZERO SPRECO AISA IMPIANTI:
un esempio concreto di contrasto
MARZIO LASAGNI alla diffusione del COVID-19
Direttore Generale di
ZERO SPRECO-AISA
IMPIANTI
Dai primi di marzo 2020 ZERO SPRECO AISA IMPIANTI S.p.A. approvvigionamento: non abbiamo dovuto
di Arezzo si è trovata ad affrontare una nuova emergenza. sostenere una “corsa agli armamenti” perchè
O meglio, una nuova sfida per poter continuare la propria attività l’autonomia a magazzino era sufficiente per
mantenendo i livelli di tutela e di welfare aziendale ai propri oltre 5 mesi. E si può ben comprendere che
dipendenti precedenti alla pandemia in un’azienda del genere non è poi stato così
difficile far comprendere anche ai colleghi
impiegati l’importanza di tenere sempre una
Azienda è proprietaria e gestore di un energetico come sito di distruzione di tutti mascherina ed i guanti in ufficio: gli è basta-
L’impianto integrato di recupero rifiuti i rifiuti prodotti dai soggetti in quarantena e to imitare il comportamento del personale
con linee di selezione, recupero energetico dai loro conviventi di tutta la Toscana. operativo!
e compostaggio. Vi viene conferita la quasi Non sono stati una novità nemmeno i di- La vera emergenza che abbiamo dovuto af-
totalità dei rifiuti urbani indifferenziati e dei spositivi individuali e collettivi per la prote- frontare è stata la paura di essere contagiati
rifiuti organici da raccolta differenziata della zione dal COVID-19: un’azienda che tratta nel proprio turno di lavoro dal collega, ma
Provincia di Arezzo. rifiuti è abituata a gestire e combattere il soprattutto, da chi non si conosce! Tale pau-
Ma qual è questa nuova emergenza da af- rischio biologico per sua natura. E la con- ra non ha impedito a nessuno di continuare
frontare in tempo di coronavirus? tinua evoluzione della norma nazionale e a svolgere il proprio dovere ma ciò non era
Certamente non il calo della produttività, regionale per il contrasto alla diffusione del sufficiente. Tutti noi dovevamo avere la con-
dato che la nostra attività per decreto è stata coronavirus non ha certamente stravolto le vinzione che il nostro luogo di lavoro fosse il
annoverata fra i servizi di pubblica utilità, al abitudini e le procedure operative aziendali posto più sicuro e più protetto, più della pro-
pari delle strutture ospedaliere, e pertanto in vigore da anni: dispositivi di protezione pria abitazione. In altri termini il nostro sco-
non abbiamo mai subito interruzioni, anzi!. delle vie respiratorie, tute e guanti usa e getta po era creare una “COVID-FREE ZONE”
I rifiuti da trattare sono aumentati, soprat- sono strumenti utilizzati da sempre dai col- i cui non si vedeva l’ora di entrare per sentirsi
tutto dopo l’ordinanza regionale che ha leghi, specie nei reparti operativi. E ciò è sta- più sicuri che altrove.
individuato il nostro impianto di recupero to particolarmente utile anche in termini di E su questo fronte sono state fondamentali
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