In primavera qui arrivano curiosi e appassionati ambientalisti da ogni parte del mondo per vedere evolvere e volteggiare le coloratissime ali di seta. Entomologi di fama arrivano a Bordano per approfondire il loro ambito di studio che spazia dalla morfologia delle varie specie di insetti alla fisiologia, dalla filogenesi all’ecologia. Le origini del nucleo urbano risalgono all’epoca romana, sebbene quelle della frazione di Interneppo siano probabilmente ancora più antiche. Situato accanto al fiume Tagliamento, la storia di Bordano è stata legata a questo corso d’acqua a partire dalla ritirata dell’esercito italiano durante la Prima guerra mondiale fino alla quasi completa distruzione, nel 1944, dovuta ad una rappresaglia nazi-fascista. Ma un particolare encomio va a questo luogo che ha conseguito la Medaglia d’oro al merito civile per «la grande dignità, lo spirito di sacrificio e il mirabile esempio di valore civico» con cui, dopo il terremoto del 1976, la popolazione ha affrontato la difficile ricostruzione del proprio tessuto abitativo, operando attivamente per la rinascita del futuro sociale, economico e produttivo del paese. Bordano e Interneppo vennero, infatti, completamente distrutti dal sisma perdendo gli edifici di maggiore interesse artistico, ma riuscendo poi a ripartire con grande vitalità, slancio e coraggio.
Bordano oggi
Passeggiando per il centro si possono apprezzare i variopinti murales molti dei quali raffiguranti le farfalle, simbolo per antonomasia di vivacità, ma anche del librarsi lieve posandosi via via per ripartire. Farfalle metafora di bellezza, eleganza ma anche, per quanto riguarda i bordanesi, di resilienza. Dal 1996 gli affreschi simboleggiano una sorta di diario legato agli eventi, opere d’arte a cielo aperto realizzate con tecniche diverse da pittori provenienti da tutto il mondo.
Tra gli edifici da visitare vi sono la chiesa dedicata al patrono Sant’Antonio di Padova, sull’altopiano del Monte San Simeone, ad oltre 1.200 metri di quota, una delle chiese carniche costruite alle maggiori altitudini risalente al Medioevo e ristrutturata varie volte durante i secoli. La struttura si sviluppa su una pianta rettangolare con presbiterio ad emiciclo. All’interno vi è una statua lignea del santo da cui prende il nome ed alcune tracce di antichissimi affreschi. Nella frazione di Interneppo, si può invece ammirare la ricostruzione della chiesa di San Martino, inaugurata nel 1990, che vede ancora, accanto a sé, l’imponente e originale campanile ottocentesco in blocchi di tufo, interamente restaurato dopo il terremoto.
Tra i murales anche quello dedicato al ciclismo italiano.
A ovest di Bordano, lungo la strada provinciale spicca l’affresco dedicato al ciclismo italiano, che raffigura tanti grandi campioni. Nel tempo il grande dipinto (ampio una ventina di metri) si era in parte deteriorato, ma come ha sottolineato il sindaco Ivana Bellina “La bravura dell’artista Mattiussi insieme alla moglie Paola Molinaro, con il contributo del bordanese Mario Angeli l’ha riconsegnato alla comunità cittadina come nuovo, per poter ammirare i campioni che arrivavano alla meta pedalando su strade non asfaltate con biciclette pesanti costruite in acciaio e ottone”. Questa del resto è ancora oggi una zona perfetta per gli appassionati della bicicletta, con percorsi adatti a tutte le esigenze sportive.
Solo per prenderne uno ad esempio ricordiamo l’anello San Simeone con un primo tratto aperto pure alle auto ed un secondo tratto che parte proprio in prossimità della Casa delle Farfalle per poi, più avanti, costeggiare il lago di Cavazzo, conosciuto anche come lago dei Tre comuni.
Rimanendo in zona non si possono, infine, non ricordare i 175 chilometri della ciclovia Alpe Adria Radweg CAAR, un esempio di cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo della mobilità sostenibile tra Regione FVG, Land Salisburgo e Land Carinzia.
Un patrimonio di biodiversità – La Casa delle Farfalle
Un angolo di foresta tropicale in Friuli-Venezia Giulia, aperta nel 2003 per intuizione del Comune di Bordano. Il museo comprende 1.000 metri quadrati di serre riscaldate, mostre e laboratori e accoglie oltre 400 specie di farfalle, lasciate libere in ambienti che ne riproducono gli habitat naturali. Piante e insetti sono ospitati nelle tre grandi serre-giardino nel pieno rispetto dei loro diversi ecosistemi: l’Africa tropicale, le foreste pluviali asiatiche e il bacino del Rio delle Amazzoni. All’interno di questi ambienti è possibile osservare tutti gli stadi di sviluppo delle farfalle, da uovo a bruco e da crisalide a farfalla.
La Casa delle Farfalle è anche un centro didattico molto attivo, impegnato nel turismo ecologico soprattutto scolastico: accanto a mostre, laboratori, aule video per giocare e imparare, il personale collabora con molti insegnanti per progettare e realizzare percorsi di visita alternativi, a complemento e approfondimento delle materie scientifiche curriculari.