Lunedì 24 e martedì 25 novembre 2025 si terrà presso l’Aula Foscolo dell’Università di Pavia la conferenza dal titolo “Produzione e consumo responsabili dai campi alla tavola: diritto, tecnologia, politiche, comportamenti, formazione”.
Verranno presentati alcuni dei risultati del lavoro di ricerca e delle sinergie sviluppate dall’Università di Pavia e dai suoi Partner affiliati nell’ambito di due progetti PNRR finanziati dall’Unione europea – NextGenerationEU:
- il partenariato esteso PE 10 denominato ONFOODS – Research and innovation network on food and nutrition sustainability, safety and security working ON FOODS, spoke 7 (Policy, behaviour and education)
- l’Ecosistema per l’innovazione NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile, spoke 6 (Agroindustria primaria, progetto VINO).
L’evento, organizzato e coordinato dalla professoressa Carola Ricci del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e dal suo gruppo di ricerca (Anna Facchinetti, Aldo Piccone, Andrea Iurato, Domiziana Carloni), affronta i temi di cibo, agricoltura e tutela del paesaggio a partire dalla prospettiva del diritto internazionale, con apertura su altre discipline e con l’importante contributo di rappresentanti di organizzazioni internazionali, terzo settore e aziende.
L’evento è stato formalmente inserito tra le iniziative offerte nella Settimana per l’Educazione alla Sostenibilità dal Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità – AGENDA 2030 con l’alto patrocino di UNESCO. L’evento è articolato in quattro moduli tematici e si sviluppa su due giorni consecutivi. La lingua di lavoro della prima giornata sarà l’inglese, della seconda invece l’italiano.

La mattina di lunedì 24 novembre sarà dedicata alla restituzione dei risultati della ricerca nell’ambito del progetto OnFoods, spoke7, in dialogo con Colleghe e Colleghi di altri Atenei, rappresentanti del terzo settore e aziende. La mattinata è suddivisa in due sessione dedicate, rispettivamente, al diritto al cibo nella prospettiva dei diritti umani nelle sue varie componenti e alla riduzione dello spreco alimentare.
Il primo panel, dal titolo We are what we eat: culture, religion, identity, tratterà della tutela giuridica del diritto al cibo nel diritto internazionale e della sua applicazione effettiva nella pratica, in particolare attraverso lo studio della giurisprudenza, interna e internazionale. Verranno presi in considerazione il valore culturale e religioso del cibo, con un caso studio sulla Tunisia nella prospettiva della cooperazione internazionale, oltre che l’accesso a una alimentazione nutriente e adeguata per individui vulnerabili, quali persone con disabilità e minori, in una prospettiva multidisciplinare.
Il secondo panel, Food waste prevention and reduction: the surplus of food in a reversed pyramid, mira a offrire lo sviluppo delle regole europee e nazionali per prevenire lo spreco alimentare, evidenziandone limiti e opportunità, anche rispetto alla recentissima direttiva sul tema. Complementare all’analisi giuridica sarà la presentazione di buone pratiche sviluppate nel terzo settore, utili per ridisegnare politiche locali del cibo volte a favorire in primo luogo la redistribuzione del surplus alimentare verso i più bisognosi, e quindi ulteriormente ridurre l’impatto sull’ambiente, valorizzando in modo sostenibile gli scarti.
I lavori del giorno seguente, martedì 25 novembre, si svilupperanno in lingua italiana principalmente intorno ai temi del progetto NODES, spoke 6 (progetto VINO), e saranno dedicati sia ai temi della tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel settore vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese, sia alle strategie di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, valutando non solo l’impatto di alcune novità normative, ma anche e soprattutto le possibilità tecniche offerte per individuare nuovi metodi di gestione in vigneto, con l’intento di aprire un dibattito a fine mattinata con esperti operatori del settore.
Aprirà dunque i lavori il terzo panel, dedicato a Tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel settore vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese attraverso la prospettiva del territorio e delle comunità. Questo al fine di intercettare i legami che il settore vitivinicolo tesse con l’ambiente di riferimento, in un’ottica di mutua influenza che produce e rinforza la vocazione del territorio stesso ad una data produzione agricola, vocazione oggi sfidata da fenomeni come il cambiamento climatico.
Il quarto panel, Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per il comparto vitivinicolo in Oltrepò pavese, tratterà pressanti tematiche per il settore. Tra le varie strategie che possono essere messe in campo, i ricercatori coinvolti nel progetto VINO presenteranno, in ottica transdisciplinare, non solo alcune tecniche di gestione del vigneto per la prevenzione e riduzione del dissesto idrogeologico, ma anche alcuni suggerimenti relativi agli aspetti giuridici legati alla capacità dei disciplinari di produzione di assorbire – per quanto possibile – i cambiamenti esogeni e ri-orientare le regole di produzione, oltre che le sfide poste dalla normativa europea sull’indicazione di nocività dell’alcol in etichetta. Uno sguardo sarà inoltre dedicato alle possibilità che le conoscenze tecniche possono offrire allo sviluppo di un’economia circolare in vigna, attraverso la valorizzazione dei rami di potatura. Infine, si offriranno strumenti tecnici per valutare l’introduzione di colture alternative nei territori più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico.
I lavori si concluderanno quindi con un dibattito aperto alla presenza degli stakeholders, iniziando con alcuni interventi programmati che potranno continuare in un evento di networking.
Fonte Epoché – Ufficio Stampa Università di Pavia – www.unipv.eu



