RAM Film Festival, Sguardi sull’acqua – Rovereto (TN), 24-28 settembre 2025

70 film in concorso, 41 anteprime, incontri, aperitivi in giardino, proiezioni fulldome e realtà virtuale per raccontare il patrimonio culturale attraverso l’audiovisivo.

Sguardi sull’acqua – Rovereto (TN), 24-28 settembre 2025

Il cinema come ponte tra tempi e mondi. Il RAM film festival – Rovereto Archeologia Memorie, da 35 anni mette al centro il potere del cinema di raccontare la memoria, l’archeologia e le sfide del presente.

L’acqua, elemento primordiale e trasversale, strettamente connesso alla vita delle comunità umane, guida il percorso tematico di quest’anno dal titolo “Sguardi sull’acqua”. Dalle antiche rotte marittime alle guerre per le risorse idriche, dall’archeologia subacquea fino alle oasi, un filo conduttore che attraversa molte opere e diversi incontri ma non esaurisce la ricchezza della programmazione. Il festival, organizzato da Fondazione Museo Civico di Rovereto, propone infatti uno sguardo ampio e plurale sul patrimonio culturale in tutte le sue forme: siti, ricerca archeologica, monumenti, paesaggi, tradizioni, popoli, memorie, lingue e culture. Il documentario diventa lo strumento per esplorare la complessità del mondo, mettendo in dialogo passato e presente, locale e globale. Settanta i film in concorso, 41 anteprime, 14 proiezioni off fulldome, vr e cinema, 2 incontri e 4 aperitivi al giardino del Museo di Scienze e Archeologia.

Pompei sarà protagonista con la proiezione del documentario Pompeii: The New Dig e l’intervento di Anna Onesti del Parco Archeologico di Pompei che guiderà gli spettatori dentro le scoperte e le storie del più grande scavo degli ultimi decenni. Il festival porta in missioni archeologiche nel Mediterraneo, mostra filmati subacquei e accompagna in un viaggio dalla sorgente alla foce del fiume Adige con una tavola rotonda e la proiezione in anteprima italiana del film Our Blue Word. A water Odissey, con la voce di Liam Neeson che narra il profondo legame tra l’umanità e l’acqua e le sfide per preservarla. Dalla storia romana sul Tevere, alle civiltà amazzoniche e australiane il RAM racconta la memoria e l’archeologia attraverso linguaggi diversi: film sperimentali, animazioni con Bruno Bozzetto e la serie Sapiens?, riflessione acuta e ironica sull’essere umano, cinema muto e fulldome, con la prima italiana di God, Science and our Search for Meaning, scritto e narrato dal best seller internazionale Dan Brown e prodotto dal Museum of Science di Boston, realtà virtuale e proiezioni immersive dedicate ai giovani.

Rovereto è il cuore pulsante del festival, con il programma principale dal 24 al 28 settembre, ma l’edizione 2025 segna un importante allargamento con eventi satellite a Trento, mercoledì 24 settembre, e Riva del Garda per i ragazzi delle scuole, con un’offerta pensata per coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato, dai giovani studenti alle famiglie, fino ai professionisti del settore culturale.

LE SEZIONI DEL FESTIVAL

Settanta i film in concorso nelle 4 categorie del main program: cinema archeologico, storia e memoria, cultura animata, tradizioni e culture, alcuni anche segnalati come Nuovi Sguardi, in quanto opere prime o lavori finali in ambito accademico prodotti da under 35.

L’anima storica del Festival è rappresentata dalla sezione dedicata al cinema archeologico. Nel 2025, sarà nuovamente assegnato il biennale Premio Paolo Orsi, ispirato al grande archeologo roveretano nel nome del quale è nato il festival nel 1990. Tra i titoli: Buddhist art, in prima internazionale. The Love Couple from the Sarcophagus, in prima assoluta, racconta 5 anni di ricerche scientifiche su un sarcofago del III secolo scoperto al sito archeologico di Viminacium. Le colline moreniche del Garda. Ambiente, paesaggio ed insediamenti umani, in prima assoluta. Faragola. Un mondo ritrovato, in prima assoluta, su una delle più lussuose ville romane del III e IV secolo d.C. O lugar antes de mim – Megafauna, in prima europea, indaga la megafauna sudamericana concentrandosi su specie estinte. Tracce – Ricostruire la nostra preistoria, in prima assoluta. La civilisation perdue d’Amazonie, in prima italiana, ricostruisce scene di vita dei primi amerindi, attraverso i reperti archeologici ritrovati in Cile. Kofun – Le misteriose tombe giapponesi, in prima assoluta, documenta la prima missione archeologica europea in Giappone per lo studio delle antiche tombe degli imperatori. Roma e il suo fiume, in prima assoluta, sulla capacità della città di trasformarsi e adattarsi, nel corso dei secoli. Mary Lefkowitz and women in ancient Greece, in prima italiana, sottolinea il ruolo delle donne nell’antica Grecia ispirandosi al lavoro della filologa. Tracking the footsteps of the archosaurs in Émosson, in prima italiana, sulle impronte fossili scoperte nel Canton Vallese a 2.400 metri di altitudine.        

E poi ancora le storie di Ernesto “Tito” Canal, l’uomo che ha riscritto le origini della Laguna di Venezia, de L’uomo di Val Rosna, cacciatore paleolitico vissuto 14mila anni fa e di Thorin le dernier Néandertalien. Le pitture rupestri delle Grotte Chauvet, dans les pas des artistes de la préhistoire. I Diari di scavo su San Cassiano e Frattesina, il sito di Campo della Fiera e il pozzo del tempo e i resti di antiche civiltà Secret Sardinia, mysteries of the Nuraghi e The lost world of the hanging gardens. Gli scavi archeologici che hanno rivelato scoperte eccezionali e tesori inaspettati Italia viaggio nella bellezza. In carne e bronzo. Il Santuario di San Casciano dei Bagni Les trésors enfouis de Notre-Dame de ParisHumans before Neanderthals, il film che cambia il punto di vista sugli antichi antenati sottolineandone le sorprendenti capacità cognitive. Threads of Heritage – Down the rabbit hole of art crime il documentario che esplora il fenomeno globale del traffico illecito di beni culturali. Mission: Mediterranean, the Museum of the Abyss sul team che ha studiato i relitti sul Banc des Esquerquis (piattaforma continentale tunisina). Vitrum – Il vetro dei romani sull’importanza del vetro nell’Impero Romano e il suo impatto rivoluzionario sulla civiltà umana. Da Girgenti a Monaco, da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri e Philae, le sanctuaire englouti una delle più grandi storie di salvataggio di un sito faraonico raccontata con ricostruzioni in 3D.  

Accanto all’archeologia, il RAM dedica ampio spazio anche alle culture del presente e del passato, con la sezione tradizioni e culture dedicata all’antropologia e alle tradizioni popolari, dall’Italia alle regioni più remote del pianeta. O Corpiño, in prima internazionale, è il documentario etnografico sul “santuario degli esorcismi” di Lalìn in Galizia. Mysteries of the Andes: Weaving Knowledge, in prima assoluta, esplora la narrazione tessile degli Inca. Tiwanaku: sabudiría eterna, in prima assoluta, conduce nei misteri nell’enigmatica civiltà andina di Tiwanaku, a 3.800 metri di altitudine. Il toro e la Madonna, in prima assoluta, è il primo film che racconta la storia della festa di Bacugno. DoppioChicco, in prima assoluta, entra nelle risaie di oggi mettendole a contatto con il passato fatto di mondine, canti e memorie. Küttepuude hankimine, in prima italiana, segue un gruppo di donne Nenets della Siberia che raccolgono legna nella tundra innevata. S. Isepo – Lo Squero, in prima assoluta, parla di uno degli squeri (cantieri per imbarcazioni a remi) più antichi di Venezia.

Crossing the Divide, è un viaggio lirico nel cuore dell’antica tradizione mistica dei Baul e Fakir del Bengala. Continuations/Hiwadabuki (Cypress bark roofing) documenta un intero anno di maestria artigianale giapponese attraverso l’arte dell’Hiwadabuki. Lingua Mater è il documentario che esplora la sopravvivenza delle lingue minoritarie. Gargano Sacro segue il viaggio a piedi del regista Lorenzo Scaraggi per 120 chilometri da Rignano Garganico a Vieste. Tuna Tales I In balance with nature narra le storie dei pescatori di tonno in diverse parti del mondo. Winds Heritage racconta la storia di Mohammad Vali Gandami che a 75 anni si prende ancora cura degli storici mulini a vento di Nashtifan in Iran.

Una sezione è interamente riservata alla cultura animata del cinema d’animazione internazionale. Tra le opere più attese, la serie firmata dal maestro Bruno Bozzetto Sapiens?: una riflessione acuta e ironica sull’essere umano, il suo comportamento e le sue contraddizioni, con lo stile inconfondibile che ha reso celebre l’autore. Fereydoun’s Sons, in prima europea, narra la storia di Fereydoun tratta dallo Shahnameh (Il Libro dei Re) del poeta iraniano Firdusi (940-1020 d.C.). Jondishapour: the lost civilization, in prima internazionale, segue il viaggio di tre giovani autori di contenuti animati iraniani determinati a riscoprire uno dei capitoli più trascurati della storia dell’Iran: la civiltà di Jondishapour. Attraverso la tecnica dello stop motion, in Il fiume e Nina, in prima assoluta, i bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Costa di Augusta raccontano le vicende storiche del territorio. 1536. Il corteo di Carlo V, in prima assoluta, racconta con uno stile che fonde i disegni d’epoca con animazioni digitali, un momento epocale nella storia del Foro Romano. Gynaikokastro Kilkis, a fort impenetrable, in prima assoluta, sulla “fortezza delle donne” di Tessalonica abbandonata. The family portrait è un’osservazione sociale poetica, cupa e in parte ironica, in cui i legami familiari vengono smontati e analizzati in profondità. In Thalassa, infine, l’immortale poema di Omero incarna le sfide di oggi.

Novità di quest’anno è la sezione Storia e memoria, incentrata sulla storia recente: guerre, movimenti, personaggi, trasformazioni sociali raccontati attraverso linguaggi diversi, dagli archivi storici ai codici visivi più contemporanei. Una proposta realizzata in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, nuovo partner del festival. Tra i film, la nuova produzione italiana Diventare Matteotti, che va alla ricerca del giovane Giacomo Matteotti nativo di Fratta Polesine, con il supporto di materiale di repertorio da archivi pubblici e privati. La grande estate partigiana racconta le Zone Libere dall’occupazione nazifascista che hanno dato vita a Repubbliche Partigiane dotate di istituzioni chiamate a governare il territorio. The Revenant Project: Persons, Places, Things, in prima italiana, esplora l’eredità degli imperi asburgico e ottomano e il loro impatto sulla cultura e sulla politica contemporanee.  Io non dimentico, in prima assoluta, è un “pentalogo visivo” dedicato a tutti quelli che sono stati perseguitati perché non rientranti in un orientamento sessuale binario. Enemy number three, in prima internazionale, racconta la storia dell’artista Alexander Zhytomyrsky che in un conflitto segnato dall’odio, durante la Seconda Guerra Mondiale, usa l’arte del fotomontaggio per convincere il nemico a porre fine allo spargimento di sangue attraverso milioni di volantini di propaganda lanciati dagli aerei ai soldati in prima linea. Kutul Amare. Masaldan Gerçege, in prima italiana, è un’indagine storica sulla più grande capitolazione della storia militare britannica, con la resa a Kut al Amara di oltre 13mila soldati dopo 147 giorni. Apoleon, in prima italiana, affronta temi politici legati al militarismo e alla colonizzazione. Il David in viaggio 1873-2023, in prima assoluta, celebra il trasporto del David di Michelangelo da Piazza Signoria alla Galleria dell’Accademia. Mayoral de acero: destajo, in prima assoluta, girato in Colombia e a Cuba, affronta la produzione della canna da zucchero e la costruzione delle ferrovie come ingranaggi indispensabili di un sistema di sfruttamento. Attraverso un racconto evocativo e straordinarie riprese sotterranee, Deep roots, dark earth, in prima internazionale, cattura la tenacia dei “freeminers”, i minatori della foresta di Dean. 

Les cités d’Or, le grand malentendu, è un viaggio tra mito e realtà che fa luce sul vero rapporto con l’oro nelle Americhe precolombiane. Langobardi – Grimoaldo, il primo re friulano è il docufilm che narra le vicende del primo re longobardo di stirpe friulana. Operation Deep Blue Legacy: the legacy begins (immagine qui sopra) racconta un’audace missione in alto mare intrecciata con temi di memoria storica e di conservazione ambientale. Donne di miniera, narra le vicende poco conosciute delle donne che hanno lavorato nelle miniere del Sulcis in Sardegna. La strada di Podestaria è ambientato negli alti pascoli della Lessinia.    

Al Planetario e nelle sale del Museo di Scienze e Archeologia si conferma infine lo spazio dedicato alle sperimentazioni del cinema immersivo e ai nuovi linguaggi con le sezioni OFF Fulldome per un’esperienza coinvolgente con visori che fonde sapere e tecnologia e Speciale Cinema e VR di arte cinematografica.

I titoli della sezione Fulldome: in prima italiana God, Science and our Search for Meaning, scritto e narrato dal best seller internazionale Dan Brown e prodotto dal Museum of Science di Boston che esplora le grandi domande dell’esistenza. Our Colorful World in prima europea, una vibrante esplorazione di colori e luci realizzata dal talento creativo di studenti e docenti della Towson University del Maryland. New World, in prima italiana un’esperienza sensoriale che si presenta come un dittico urbano/naturale in cui due mondi si fronteggiano. What Lies Beyond the Woods Takila milaythina-ti sulla comunità aborigena palawa della Tasmania.

Nella sezione Speciale Cinema: Gas Attack che fa rivivere il cinema muto su un’idea astratta di guerra che parla al nostro tempo. L’efìmer immortal, in prima assoluta, sulla falsa credenza dell’immortalità del cinema e della sua essenza. Intercessões, in prima italiana, il film collettivo frutto di un laboratorio sperimentale di cinema in 16 mm all’interno dell’Olhar do Norte Amazon Film Festival di Manaus in Brasile. Pyramidshire, in prima italiana, sull’evento artistico-mediatico durato meno di un giorno che si è svolto tra i paesaggi naturali del Vulture in Basilicata. La Perle et les Sillons, in prima assoluta, un sottile dialogo tra danza e archeologia, passato e presente, guidato dallo spirito di un uomo neolitico che apre gli occhi per la prima volta dopo 6mila anni. Distant Close, in prima italiana che esplora il ruolo del filmaker etnografico.

Nella sezione VR, infine, A voice from the Hut, che usa la realtà virtuale e uno stile ibrido tra documentario e narrazione per far vivere agli spettatori in prima persona l’isolamento di essere rinchiusi in una capanna del Chhaupadi, antica pratica nepalese che costringe le donne e le ragazze mestruate ad allontanarsi dalla loro casa principale per vivere in piccole capanne. L’esperienza immersiva nelle profondità della terra Grotte di Castellana Experience e il film in realtà virtuale a 360 gradi, Sole Soul, sulla Christ Church di Gerusalemme.

Le proiezioni sono in programma da giovedì 25 a domenica 28, Fulldome dalle 16 alle 18, Cinema e VR dalle 10 alle 18.

INCONTRI ED ESPERIENZE

Oltre alla programmazione cinematografica, il festival propone un ricco ventaglio di appuntamenti: masterclass, visite guidate, aperitivi con gli autori, e due serate speciali al Teatro Zandonai che spalancano finestre sul passato, sul presente e sul futuro. La prima è dedicata a Pompei, uno dei siti più noti al mondo, tra ricerca e cinema, con la partecipazione di Anna Onesti, funzionario architetto del Parco Archeologico di Pompei e la proiezione del documentario Pompeii: The New Digla serie ha seguito live il più grande scavo degli ultimi decenni che ha fatto notizia a livello globale per le straordinarie scoperte compiute dagli archeologi durante le riprese, tra cui un affresco di 2000 anni fa che raffigura una pizza (venerdì 26, ore 20.30). E poi lo speciale Sguardi sull’Acqua sul fiume Adige, il secondo più lungo d’Italia, in un viaggio dalla sorgente alla foce tra storia e trasformazioni del paesaggio, con una tavola rotonda e la proiezione in anteprima italiana del film Our Blue Word. A water Odissey, con la voce di Liam Neeson che narra il profondo legame tra l’umanità e l’acqua mostrando come l’azione umana possa contribuire a riequilibrare i sistemi idrici del pianeta (sabato 27, ore 20.30).

Negli aperitivi al giardino gli ospiti si raccontano e incontrano il pubblico in un’atmosfera informale ed accogliente negli spazi del Museo di Scienze e Archeologia. Protagonisti: lo scrittore Giorgio Van Stratenpresidente della Fondazione Alinari per la Fotografia, nell’incontro dal titolo “Raccontare una storia, raccontare la Storia”: a partire dalla vita di Nada Parri, la partigiana “ribelle”, l’autore racconta al pubblico cosa abbia voluto dire per una donna trovarsi coinvolta nella Storia d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Modera Alice Manfredi, Fondazione Museo Storico del Trentino (mercoledì 24, ore 18). L’archeologo Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei in dialogo con Andreas Steiner della rivista Archeo, media partner del RAM, sul tema “La memoria liquida del Parco sommerso di Baia”, per rivelare dove è nata l’archeologia subacquea in Italia e dove si è sperimentato in forme pioneristiche il restauro sott’acqua (giovedì 25, ore 18). Vladimiro Andrea Boselli, ingegnere ambientale e idrologo di formazione e Andrea Mangano, ingegnere idraulico e vicepresidente Associazione Idrotecnica Italiana, si confrontano sul tema “Gestire le acque: dalle oasi alle città, sfide ecologiche e ingegno umano” per capire cosa le oasi possono insegnare alle città di oggi. L’incontro è promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco di Firenze, nuovo partner del RAM (venerdì 26, ore 18). Marirosa Iannelli, progettista ambientale, con Raffaele Crocco, giornalista e direttore dell’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo, affronta il delicato tema dell’acqua e dei conflitti “Acqua IN comune: crisi idrica, comunità e cambiamenti possibili” per parlare di acqua come diritto umano, bene comune e leva di cambiamento per le comunità (sabato 27, ore 18). Ogni appuntamento è completamente accessibile e accompagnato da una traduzione simultanea nella Lingua dei Segni Italiana (LIS) in collaborazione con la cooperativa sociale AbilNova. 

Il programma è inoltre arricchito da masterclass sul tema dell’acqua per giornalisti, in collaborazione con L’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige e per insegnanti alla Libreria piccoloblu, visite sul territorio in collaborazione con APT Rovereto Vallagarina Monte Baldo, MITAG – Museo italiano della Guerra di Rovereto, Associazione La Foresta Accademia di Comunità.

GIOVANI SGUARDI E NUOVE GENERAZIONI

Il RAM Film Festival guarda al futuro: anche quest’anno viene assegnato il Premio speciale “Nuovi Sguardi” attribuito da una giuria under 35, pensato per valorizzare i giovani registi emergenti, spesso appena usciti dalle scuole di cinema. Un riconoscimento che dà voce a una nuova generazione di cineasti che raccontano il patrimonio culturale con linguaggi freschi e originali. Grande attenzione anche al pubblico più giovane: il festival propone un programma speciale per le scuole, con tre mattinate di proiezioni e incontri pensati per gli studenti, una delle quali si svolgerà a Riva del Garda, in collaborazione con il Liceo Maffei. Un’occasione per avvicinare ragazze e ragazzi ai temi dell’archeologia, dell’antropologia e del cinema, attraverso visioni stimolanti e dialoghi con esperti.

Il RAM 2025 è inserito negli Eco-Eventi Trentino della Provincia autonoma di Trento, “ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un’eredità positiva alla comunità che lo ospita”, così come sancito nell’UNEP 2009, United Nations Environment Programme. È plastic free, con adesione al programma water-refill, con tutti gli appuntamenti raggiungibili a piedi o con i mezzi, e utilizzando servizi e prodotti a chilometro zero.

Tutte le attività e le proiezioni sono a ingresso gratuito.   

I luoghi del festival

Museo di Scienza e Archeologia, borgo S. Caterina 41, Rovereto

Teatro Zandonai, corso Bettini 78, Rovereto

Teatro Rosmini, via Paganini 14, Rovereto

HarpoLab, piazza Giovanni Battista Garzetti 24, Trento

Info: +39 0464 452832 – email: info@ramfilmfestival.it

Website ufficiale: www.ramfilmfestival.it

Fonte Ufficio stampa laWhite, press office and more www.lawhite.it 

Ambiente Magazine

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