Pipistrelli in città: che fortuna!

Il monitoraggio del National Biodiversity Future Center a Roma e Firenze. La loro presenza è un indicatore di un ambiente sano e ricco di biodiversità.

Un progetto targato CNR-IRET, CNR-IBE e National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca nazionale dedicato alla biodiversità, finanziato dal PNRR – Next Generation EU, ha svelato un affascinante segreto nascosto nel cuore di Roma e di Firenze: la presenza di numerose specie di pipistrelli, ma anche l’estinzione di molte altre in tempi recenti.

Grazie all’installazione di registratori automatici in 50 siti distribuiti tra le due città, i ricercatori dello Spoke 5 di NBFC (quello che si occupa di eventi urbanizzati e salute) Leonardo Ancillotto ed Emiliano Mori del CNR-IRET di Firenze, con la collega Laura Bonora del CNR-IBE, hanno monitorato per un anno intero l’attività dei mammiferi notturni, scoprendo la presenza di oltre 15 specie tra cui il vespertilio smarginato, l’orecchione grigio e il rinolofo maggiore.

Tra le aree campionate a Roma: Villa Borghese, Villa Pamphili, Parco Regionale Urbano del Pineto, Riserva dell’Insugherata. A Firenze: Ponte all’Indiano, Peretola, Argingrosso e castello di Calenzano.

Lo sapevate che i pipistrelli vanno in letargo per circa 183 giorni e che dormono più di 20 ore al giorno? E che, cosa singolare, non sviluppano tumori? I pipistrelli avvolti da un’aura di mistero, e a volte di disgusto, in realtà sono preziosi alleati dell’uomo in quanto svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi urbani. Si nutrono principalmente di insetti, contribuendo a regolare le popolazioni di zanzare, mosche e altri parassiti degli agroecosistemi, migliorando così la qualità della vita nelle aree urbane. La loro presenza è un indicatore di un ambiente sano e ricco di biodiversità.

Purtroppo però, molte di queste specie si sono estinte in seguito ad attività antropiche poco rispettose, alla perdita di habitat fondamentali come boschi maturi e aree umide e all’inquinamento luminoso. «Siamo entusiasti di aver scoperto questa ricca biodiversità nascosta nel cuore delle nostre città – dice Leonardo Ancillotto. I pipistrelli sono dei veri e propri eroi silenziosi, e dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerli ed imparare a convivere con loro».

Per tutelare queste creature è fondamentale creare rifugi artificiali, ridurre l’uso di pesticidi e tutelare gli spazi verdi. Proteggere i pipistrelli significa tutelare la biodiversità urbana e migliorare la qualità di vita.

Fonte Ufficio stampa NBFC – 13 dicembre 2024

Ambiente Magazine

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