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portare ad una competizione dei privati con conseguente ribasso un successo clamoroso che ha fatto registrare migliaia di richieste,
dei prezzi. Invece, il risultato ha avuto un effetto contrario e con il raggiungendo in breve tempo il tetto massimo finanziabile.
passare del tempo si è registrato un aumento del costo finale dell’e- Attualmente, nel nostro territorio abbiamo raggiunto una diffusione
nergia elettrica. Dunque, cosa fare? abbastanza capillare della produzione energetica derivante da fonti
rinnovabili, e lo Stivale è riuscito ad ottenere una massimizzazio-
Energy Manager: qual è il ruolo di questa figura? ne dell’efficienza energetica riconosciuta in tutta Europa. L’ultimo
Con il mercato ormai libero, ed il subentrare di nuovi produttori e rapporto del GSE mostra in positivo i risultati ottenuti negli ultimi
distributori di energia, l’articolarsi della produzione di energia, che vent’anni e mette l’Italia fra i pilastri portanti di questo settore. Come
introduceva le nuove tecnologie ad uso e consumo di aziende e cit- si presenta la situazione per quanto riguarda il settore idrico?
tadini, è stato necessario ed allo stesso tempo quasi spontaneo giun-
gere alla nascita di una nuova figura professionale. L’Energy Ma- Il settore idrico e la sua evoluzione negli ultimi periodi:
nager, che sapeva districarsi in un mondo fatto di contratti e nuove cosa sta cambiando?
tecnologie che pochi conoscevano, garantiva di rispondere con stra- In molte prospettive il settore energetico e il settore idrico viag-
tegie su misura all’aumento del costo della fornitura energetica dei giano di pari passo, con una semplice differenza fondamentale, che
suoi assistiti. In quel periodo molte aziende, ma anche moltissimi l’acqua è pubblica e lo sarà sempre: questo lo afferma la legge.
enti locali, si sono dotate di Energy Manager figura ormai divenuta Tutte le acque superficiali e sotterranee appartengono al demanio
indispensabile, investendo moltissimo per la formazione di questi pubblico perché, come è stabilito dalla legge, fa parte del patrimo-
professionisti, che avevano, dunque, la funzione di informare, consi- nio che lo Stato mette a disposizione di tutti i suoi cittadini, e attra-
gliare e guidare i contribuenti (aziende, enti pubblici e cittadini). La verso concessioni ne affida la gestione ad aziende private, a soggetti
figura dell’Energy Manager è stata molto importante e lo è ancora pubblici oppure in forma mista.
oggi per il contributo che ha dato per lo sviluppo e la diffusione del Nel 2011 gli Italiani hanno votato un referendum che, secondo il
settore delle fonti rinnovabili, sia in ambito domestico che a livello ricordo della maggior parte della popolazione è stato il referendum
industriale. All’inizio si poteva quasi paragonare alla figura di un contro la privatizzazione dell’acqua. Ma la realtà è più complessa e
guru che conosceva tutte le nuove tecnologie ancora sconosciute bisogna analizzarla in maniera più specifica. L’acqua era e sarebbe
per la maggior parte della popolazione, che viveva per la prima volta rimasta in ogni caso un bene pubblico – anche sull’eventuale pri-
un’offerta più ampia di diversi tipi di fornitura energetica, proposte vatizzazione, parziale o totale, delle società che in alcuni casi, per
da più aziende contemporaneamente. conto degli enti locali, ne avrebbero gestito la rete e la distribuzione:
Infine, per il settore energia, un ruolo decisivo ed importante lo han- ossia il servizio.
no avuto gli incentivi statali. Con il “Conto Energia” infatti si elar- La consultazione referendaria del giugno 2011 ha di fatto bloccato
giva un incentivo economico sulla produzione elettrica ottenuta per il processo di privatizzazione dei servizi idrici, ma solo per poco.
mezzo della fonte solare. Inaspettatamente, il conto energia è stato Infatti, successivamente ai referendum veniva tuttavia emanato il
D.L.138/11, convertito, con specifiche modifiche dalla L.148/11,
che tramutava le privatizzazioni in liberalizzazioni, e attraverso
quest’ultime si prevedeva l’affidamento del servizio anche ai privati.
Ed è proprio da qui che incomincia il parallelismo con il settore
energetico, la prospettiva segue la stessa strada. Infatti, negli ultimi
10 anni di gestione del servizio, passata ai nuovi soggetti, nella mag-
gior parte dei casi si registrano aumenti delle tariffe idriche in tutte
le città italiane e solo in pochissimi casi sono diminuite: proprio
come è accaduto in passato nel comparto energia.
Il risparmio idrico e il Water Manager: un ruolo già visto?
È allora plausibile che tra qualche anno avremo bisogno di un consu-
lente specializzato nel settore idrico, in grado di guidare i cittadini e le
imprese verso il nuovo paradigma del consumo responsabile di acqua,
basato sulle tecniche e sulle nuove tecnologie del “risparmio idrico”.
Il Water Manager, che probabilmente avrà delle competenze multi-
disciplinari specifiche: avrà delle conoscenze approfondite di idrau-
lica, competenze per la progettazione di impianti di distribuzione
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