Ogyre, startup italiana di fishing for litter, rafforza la presenza nel Mediterraneo e si espande in Grecia

Aprire un porto in Grecia rappresenta un notevole passo avanti per Ogyre, essendo il primo paese europeo, dopo l’Italia, in cui estendiamo l nostra iniziativa di fishing for litter. Questa nuova espansione ci permette di rendere più attiva la nostra presenza sul territorio e di ispirare azioni simili in altre parti d’Europa”, afferma Andrea Faldella, co-founder di Ogyre.

PUNTI IMPORTANTI:

  • La piattaforma di fishing for litter che supporta i pescatori nel ripulire i mari dai rifiuti amplia la propria presenza in Europa
  • Le attività di pulizia dei mari di Ogyre nel mondo, tra Italia, Brasile, Indonesia e Grecia coinvolgono oggi pescatori impegnati a raccogliere oltre 20.000 kg di rifiuti ogni mese
  • L’obiettivo per il 2024 è quello di arrivare a rimuovere dai mari 1,5 milioni di chili di rifiuti marini

Milano, 13 dicembre 2023 – Ogyre, la startup italiana che ha implementato la piattaforma globale di fishing for litter per ripulire gli oceani dai rifiuti marini con l’aiuto dei pescatori locali, continua a crescere e amplia la sua portata in Europa con l’avvio delle attività anche in Grecia.

La nuova comunità di 24 nuovi pescatori aCorfù si unisce ai gruppi già attivi in Italia, Brasile e Indonesia già impegnati nella raccolta di una media mensile stimata di oltre 20.000 kg di rifiuti marini, pari a 37 container di bottigliette di plastica.

Il porto di Corfù si aggiungerà quindi ai porti in cui sarà possibile riciclare i rifiuti, insieme al Brasile e all’Indonesia. In questi due Paesi, infatti, i partner locali individuano e separano le principali tipologie di rifiuti riciclabili (PET, plastica rigida, vetro e metallo) per inviarli alle aziende di riciclo. Ad esempio, le plastiche PET rappresentano circa il 10% dei rifiuti destinati al riciclo in Brasile, mentre in Indonesia costituiscono ben il 76% di tali rifiuti. Questi, principalmente costituiti da bottiglie, vengono inviati a impianti di trasformazione per essere convertiti in pellet o trasformati in prodotti finiti destinati al mercato.

Con l’apertura in Grecia, miriamo a riciclare il 50% dei rifiuti raccolti. Questo obiettivo ambizioso non solo migliorerà le nostre metriche di riciclo, ma ci avvicina alla seconda fase del progetto Ogyre: la trasformazione dei rifiuti raccolti in nuove risorse”, sottolinea Antonio Augeri, co-founder di Ogyre.

L’apertura nel nuovo Paese è un nuovo passo verso l’ambizioso obiettivo di raccogliere 1,5 milioni di chili di rifiuti marini dai mari entro fine 2024. In soli tre anni Ogyre ha già raccolto oltre 400.000 kg di rifiuti marini, coinvolgendo più di un centinaio di aziende in progetti di sostenibilità e responsabilità sociale, tra cui Luna Rossa Prada Pirelli (di cui Ogyre è anche Sustainability Partner per la prossima Coppa America), Corona, Yoox, Panerai e Gruppo Unipol.

Ogyre è la startup italiana di fishing for litter che combatte l’inquinamento marino coinvolgendo direttamente i pescatori nel recupero di plastica e altri rifiuti dagli oceani. Grazie all’innovativa tecnologia blockchain, persone e aziende possono monitorare l’intero ciclo di vita del rifiuto, dalla raccolta allo smaltimento, con un’ulteriore certificazione sull’intera filiera di raccolta. Attiva in Italia, Brasile, Grecia e Indonesia, Ogyre coinvolge aziende e singoli individui permettendo loro di contribuire insieme per la salute del mare. Le aziende possono promuovere campagne di raccolta e progetti di sostenibilità, contribuendo così agli obiettivi di CSR, Stakeholder Engagement e Product Marketing; le singole persone possono invece sostenere i pescatori direttamente tramite la piattaforma, acquistando un quantitativo minimo di rifiuti marini da recuperare >>> www.ogyre.com

Fonte Ufficio Stampa Ogyre – 13 dicembre 2023

Ambiente Magazine

AD BLOCKER DETECTED

Abbiamo notato che stai usando un AdBlocker. Questo sito sopravvive grazie alle pubblicità, che ci assicuriamo che siano informative, legate al mondo dell'ambiente e non invasive. Ti chiediamo quindi cortesemente di disattivare l'AdBlocker su questo sito. Grazie!

Please disable it to continue reading Ambiente Magazine.