Norme più severe sulle spedizioni di rifiuti fuori e dentro l’Unione Europea

Martedì 27 febbraio a Strasburgo, gli europarlamentari terranno la votazione finale su una nuova legge che ha l’obiettivo di rivedere le procedure e le misure di controllo sulle spedizioni di rifiuti fuori e dentro l’Unione Europea.

Nella legislazione, concordata provvisoriamente con il Consiglio, si mira a rafforzare le norme per l’esportazione di rifiuti dall’UE verso paesi terzi. L’esportazione di rifiuti di plastica verso paesi non appartenenti all’OCSE sarebbe vietata entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre le esportazioni di rifiuti di plastica verso i paesi dell’OCSE sarebbero soggette a condizioni più rigorose.

All’interno dell’UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarebbe digitalizzato, attraverso un sistema elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza. I rifiuti destinati allo smaltimento in un altro paese dell’UE sarebbero consentiti solo in circostanze eccezionali.

La proposta di riforma delle norme dell’UE in materia di spedizioni di rifiuti stabilisce procedure e misure di controllo in funzione dell’origine, della destinazione e dell’itinerario di spedizione dei rifiuti, del tipo di rifiuti spediti e del tipo di trattamento da applicare ai rifiuti nel luogo di destinazione. La Convenzione di Basilea disciplina il controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento a livello internazionale.

Votazione martedì 27 febbraio con procedura legislativa ordinaria, accordo in prima lettura (votazione finale)

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