Il sociologo ed antropologo Jeremy Rifkin, noto per il Green New Deal globale, sabato pomeriggio 9 marzo in collegamento a Palazzo Marino (sede del municipio di Milano), avanza alla nostra Nazione una richiesta specifica: di attivarsi in questa transizione ecologica che vede la Next Generation UE protagonista.
Il guru della sostenibilità statunitense Jeremy Rifkin collegato in video conferenza, ha dato un fantastico e prezioso apporto all’incontro organizzato dal centro studi europeo Cetri-Tires con Antonio Rancati, in collaborazione con Economy Magazine, grazie all’organizzazione e alla regia di Daniele Capogna (GECO CSR).
Riporto integralmente il suo intervento.
«La rivoluzione industriale ha dato il via allo sviluppo urbano e alla diffusione delle società quotate e alla nascita dello Stato Nazione. Nel 2008, periodo della seconda rivoluzione industriale, quando il petrolio ha raggiunto livelli record, ci fu un crollo finanziario dopo circa 60 giorni. L’impennata del prezzo del greggio ha contribuito a generare una crisi senza precedenti. Con Internet e il digitale sono nate nuove opportunità che hanno portato ad una rivoluzione distribuita. Abbiamo milioni di persone con il cellulare che stanno generando la loro energia. In questo momento i costi fissi dell’eolico e del solare sono scesi rispetto alle altre fonti rinnovabili. Con la nascita dell’Internet energetico molte persone generano la loro energia e attraverso l’utilizzo di dati e algoritmi, distribuiscono l’elettricità anche in altri paesi. C’è poi un terzo Internet che è della mobilità. Il trasporto è sempre più autonomo e attraverso l’utilizzo di big data, algoritmi e intelligenza artificiale funziona autonomamente. In questo momento sta prendendo piede una quarta rivoluzione industriale che trova le sue fondamenta nella terza rivoluzione. Ci stiamo muovendo verso la nascita di un quarto Internet, quello idrico. La regione del mediterraneo ha un grande problema di surriscaldamento. L’acqua c’è sempre ma sta cambiando. L’internet dell’acqua è un mercato che sta prendendo piede in questo momento. In ogni regione d’Italia dobbiamo avere delle cisterne che catturino l’acqua. Attraverso l’uso della tecnologia digitale sarà possibile trasportarla. Il governo nazionale sta scomparendo e in futuro saranno sempre di più le regioni ad autogestirsi. Il denaro c’è ma è necessario che politici, istituzioni, regioni si mettano insieme e dialoghino per intervenire con azioni concrete. Abbiamo ancora 24 mesi a disposizione per sfruttare i fondi del Pnrr. E’ un’opportunità che l’Italia non deve perdere. Bisogna intervenire al più presto per rinnovare le infrastrutture, ma per farlo c’è bisogno del contributo di tutti, in primis della politica».
Come sottolinea il grande economista statunitense, in questo periodo, si configura per l’Italia un’occasione imperdibile per l’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione Europea. Un’occasione così non si verifica dai tempi del Piano Marshall e l’Italia non può permettersi di rimanere inerte. Ad essere in prima linea, saranno gli enti locali, a seguire tutte le istituzioni che coinvolgono le città. Questo è il tempo di ripartire.
Paolo Marraffa, ambientalista e divulgatore scientifico – 10 marzo 2024
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In foto il nostro presidente Antonio Rancati con l’assessore al bilancio del Comune di Milano, Emmanuel Conte, che ha accolto con grande ipotesi la realizzazione di questo importante incontro.