Uno degli aspetti più difficili nel percorso verso la sostenibilità ambientale è la misurazione costante dell’impatto ambientale, inteso come l’alterazione qualitativa e quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, positiva e negativa, dell’ambiente. In questo percorso per ridurre l’impatto dell’uomo sul Pianeta, la filiera dell’automotive ha un ampio margine di azione e le auto elettriche sfilano in prima linea per guidare il cambiamento, nonostante alcune criticità legate a:
- la provenienza dell’energia elettrica;
- la produzione e lo smaltimento delle batterie;
- la distribuzione delle stazioni di ricarica sul territorio.
Va comunque ribadito che tutte le attività umane hanno sempre un impatto sull’ambiente circostante, positivo o negativo che sia.
Nel corso dell’ultimo secolo le attività produttive hanno spesso causato danni al Pianeta e quindi hanno avuto nel complesso un impatto negativo. Basti pensare al consumo intensivo di risorse (terreno, acqua, combustibili fossili); alla produzione di agenti nocivi che causano l’inquinamento dei terreni, delle acque, dell’aria; al disboscamento, fino ad arrivare alle alterazioni del clima dei nostri giorni, con gravi conseguenze per le specie viventi e per l’uomo stesso.
Da diversi anni, le istituzioni e le imprese si sono unite per attuare azioni correttive e ridurre significativamente l’impatto ambientale delle attività dell’uomo sulla Terra. In questa sfida, il settore automotive ha un ruolo rilevante.
Honda ha sempre riposto nella ricerca grandi risorse, e in un periodo storico di transizione come questo ha continuato a portare avanti la propria filosofia. Per Honda ecosostenibilità non significa soltanto creare veicoli a basse emissioni ma anche produrre in modo sostenibile e ridurre l’inquinamento a fine ciclo vita del prodotto. Per questo i nostri impianti di produzione sono ad energia rinnovabile, gran parte dell’energia elettrica proviene dai nostri impianti fotovoltaici o da parchi eolici costruiti da Honda per le nostre fabbriche; la logistica delle merci, dove possibile come nei Paesi Bassi, avviene su chiatte fluviali invece che su gomma.
Sul fronte del prodotto poi le novità introdotte sono diverse.
Credendo nell’importanza della ricarica bidirezionale nel futuro di questo settore, abbiamo sviluppato un’ampia gamma già attiva di wallbox Honda, che funzionano in un’ottica vehicle to grid, quindi dei charger non solo in grado di ricaricare la vettura, ma che possono immagazzinare e restituire l’energia in eccesso alla rete elettrica in momenti di picco della domanda. Inoltre, sono wallbox intelligenti, in grado di ricaricare la vettura solo quando i costi dell’energia elettrica sono molto bassi o provengono da fonti sostenibili, come eolico o fotovoltaico.
Nell’ottica di far avanzare questo tipo di tecnologia per la gestione dell’energia, Honda ha di recente stretto una partnership con il consorzio svizzero V2X. Honda fornirà 50 Honda e alla flotta di auto elettriche Mobility, operatore svizzero del car-sharing, che le userà in un esperimento pionieristico basato sulla funzione di ricarica bidirezionale di Honda e per ritrasferire l’energia alla rete quando le auto non sonoutilizzate. La piccola elettrica Honda e è infatti l’unico veicolo elettrico sul mercato europeo in grado di offrire di serie il ciclo di carica e anche di scarica per il sistema CCS.
L’avvento delle auto elettriche porta l’obbligo di valutare con attenzione tutte le fasi dell’intero ciclo di vita del prodotto, studiando soluzioni migliorative per le aree più critiche. Honda è molto attiva su questo e già da un paio di anni sta ampliando la sua partnership con SNAM, che si occuperà di raccogliere e rigenerare in tutta Europa le batterie esauste dei modelli a quattro ruote di Honda, ibridi ed EV, per prepararle ad una “seconda vita” in cui serviranno a stoccare energie rinnovabili. Qualora fossero inadatte a tale scopo, SNAM recupererà i componenti preziosi al loro interno, estraendo materie come litio e cobalto grazie a tecniche basate su processi chimici in fase acquosa. Una volta estratte, queste materie prime potranno essere riutilizzate nella produzione di nuove batterie, pigmenti o additivi utili per la malta. Altre materie di uso comune, tra cui rame, metallo e plastica, verranno riciclate e commercializzate per una serie di attività produttive.
Con l’undicesima generazione di Civic che sarà introdotta dopo l’estate, tutta la gamma Honda sarà elettrificata entro la fine dell’anno, nel pieno rispetto dell’obiettivo prefissato. L’avanzata tecnologia Full Hybrid in dotazione su tutta la gamma, ad esclusione della sola city car elettrica Honda e, è unica nel suo genere. Ciò che contraddistingue questo sistema ibrido di serie Honda rispetto alla concorrenza è che il motore a benzina funziona come generatore mentre la potenza alle ruote è portata esclusivamente dal motore elettrico. Il risultato è un perfetto mix tra efficienza nei consumi e basse emissioni, con lo sguardo fisso verso l’ambiente senza mai dimenticare il piacere di guida che da sempre contraddistingue il marchio Honda. Non manca poi la sicurezza. Tutti i nostri modelli hanno in dotazione di serie una gamma completa di sistemi per la sicurezza attiva e passiva tra i più avanzati del mercato. Mi riferisco al pacchetto Honda Sensing, in grado di offrire funzioni per la guida assistita studiate per rendere la guida più facile e sicura in una serie di situazioni complesse che possono accadere nella vita di tutti i giorni. Ma anche in tema di sicurezza passiva Honda si distingue: basti pensare che la nostra city car Jazz è l’unica nella sua categoria ad essere dotata di ben dieci airbag di serie.
Gli obiettivi di Honda per il futuro sono estremamente chiari. Da un lato l’impegno è quello di proseguire la strada intrapresa per raggiungere le zero emissioni entro il 2050, obiettivo che non si concentra solamente sull’eliminazione delle emissioni di carbonio ma anche sulla produzione di energia pulita e della sua relativa implementazione. L’impatto zero è raggiungibile mediante l’elettrificazione delle auto, l’utilizzo di energie rinnovabili, l’impiego di diverse fonti di energia e l’uso di materiali sostenibili al 100%.
A tal proposito, Honda ha programmato di vendere entro il 2030 il 40% di auto elettriche (EV) e a idrogeno (FCV), previsione che sale all’80% per il 2035 per raggiungere la totalità entro il 2040.
Inoltre Honda si è posta l’ambizioso obiettivo di azzerare il numero di vittime per incidenti stradali in auto entro il 2050.
A supporto di questo obiettivo Honda ha recentemente svelato il nuovo sistema omnidirezionale Honda SENSING 360 per la guida assistita e la sicurezza, che elimina gli angoli ciechi intorno al veicolo e contribuisce a evitare le collisioni, riducendo la fatica della guida per il conducente. Ulteriore evoluzione del sistema precedente, Honda SENSING 360 vanta un campo di rilevamento non solo frontale e posteriore, ma anche in senso omnidirezionale intorno all’auto. L’introduzione di Honda SENSING 360 è prevista a partire dal 2022 nel mercato cinese. A partire dal 2030, Honda estenderà l’applicazione a tutti i modelli in vendita nei mercati principali.