Ecosostenibilità: CASATI FLOCK & FIBERS investe mezzo milione di Euro per innovare i processi di riciclo tessile per un flock sostenibile


Nasce il progetto Casati Green, cofinanziato da Regione Lombardia: l’obiettivo è rendere il processo produttivo di Flock più efficiente, tecnologico e circolare.
Si punta ad un incremento del 40% del bacino dei materiali recuperabili, ad una riduzione delle emissioni di CO₂ e a una gestione più sostenibile degli scarti tessili

Renate (MB), Settembre 2025

A Renate, in Brianza, da oltre 70 anni si trasformano i vecchi tessuti in nuova materia prima d’eccellenza. Ma l’innovazione green non si ferma: Casati Flock & Fibers, azienda leader nella produzione di flock da sottoprodotti tessili, rilancia con il progetto Casati Green, un investimento da 460.000 euro recentemente premiato da Regione Lombardia, nell’ambito del bando Ri.Circo.Lo., con un cofinanziamento pari al 50%. Casati Green è il nome di un piano industriale che coniuga economia circolare, innovazione e sostenibilità: nuovi impianti, risparmio energetico, minore consumo idrico e la capacità di recuperare scarti tessili finora non trattabili, grazie a tecnologie avanzate e digitalizzate.
«Non si tratta di un semplice upgrade tecnico – spiega la Presidente Lorena Rossi Casati – ma di una trasformazione culturale, che vuole proiettare l’azienda nel futuro, recuperando la vocazione originaria del nostro lavoro: dare nuova vita agli scarti».

Un nuovo capitolo nella storia dell’azienda familiare – fondata da Angelo Casati partendo da un’intuizione del padre Celso, e oggi modello di know-how circolare applicato all’industria tessile – prende così vita per iniziativa del management attuale (accanto alla Presidente, la guida è nelle mani dell’AD Beatrice Casati). L’idea di fondo resta quella di settant’anni fa: produrre e commercializzare il flock, una “polvere di tessuto” nata come scarto della lavorazione dei velluti, che vanta oggi infiniti sbocchi di mercato e richieste da designer e case automobilistiche, brand della moda e industrie cosmetiche.
Questa vocazione al recupero e al riutilizzo viene rilanciata, oggi, con un piano di ammodernamento e tecnologizzazione dell’azienda. «Stiamo varando soluzioni innovative che vanno in un’unica direzione: la sostenibilità ambientale, l’economia circolare. Puntiamo a innovare il nostro processo produttivo per il recupero e la valorizzazione degli scarti tessili, in particolare quelli misti e multicolore, attualmente difficili da trattare con tecnologie convenzionali» – continua Lorena Rossi Casati.

L’investimento è reso possibile anche dalla vittoria del bando “Ri.Circo.Lo. – Risorse Circolari in Lombardia”, promosso da Regione Lombardia e dedicato al sostegno delle PMI lombarde delle filiere della plastica e del tessile. Si tratta di un’azione specifica del Programma Regionale FESR 2021-2027, che ha come obiettivo prioritario la prevenzione della produzione dei rifiuti, il riciclo, il riutilizzo e la chiusura del ciclo delle risorse. Casati, aggiudicandosi il bando, ha ottenuto un finanziamento al 50% delle spese previste.
A cosa serviranno questi soldi? La produzione di flock comporta l’impiego di risorse idriche ed energia elettrica, soprattutto nelle fasi di lavaggio, tintura, asciugatura e trattamento delle fibre. Tra gli interventi più significativi si annoverano l’introduzione di valvole di nuova generazione, a controllo digitale, per il riutilizzo dell’acqua nei bagni di tintura, impianti di aspirazione e captazione delle polveri, un software gestionale evoluto per la riduzione degli sprechi, dosatori automatici per i prodotti chimici, la digitalizzazione dei processi e un sistema integrato per la gestione di vasche e centrifughe. Tali soluzioni permetteranno di ottimizzare i consumi, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità del prodotto finale.

Casati Green vuol dire quattro cose: l’efficientamento della produzione, attraverso nuovi processi produttivi ad alta tecnologia; la scelta della sostenibilità ambientale, perché ogni innovazione è volta a rendere centrale l’anima no waste dell’azienda; l’inserimento di nuove professionalità, ingegneri e ricercatori che andranno ad affiancare la forza lavoro già presente; il miglioramento della qualità del lavoro stesso, per tutti i dipendenti, che saranno sempre più affiancati da macchinari e software in grado di farli operare meglio, con minor sforzo e in condizioni di totale sicurezza.
«Siamo sempre stati un’azienda artigianale, ma questo progetto segna un cambio di passo: abbiamo vinto il bando perché abbiamo presentato innovazioni strutturali, nel segno della sostenibilità, per plasmare un’impresa 5.0. Casati Green rappresenta da una parte il recupero dell’anima stessa di Casati, e dall’altra la chiave di volta per il futuro. Questo progetto diventa essenziale nello sviluppo di qualsiasi nostra dinamica produttiva: flock, ecologia, ambiente».
Agli interventi che sono già in via di realizzazione, e che saranno ultimati entro settembre, se ne aggiungeranno altri entro il 2027: l’obiettivo è il recupero dell’acqua usata per colorare (oggi ogni bagno di colore prevede coloranti nuovi e dunque acqua nuova; il sistema consentirà di tingere con la stessa acqua di recupero, magari per avere lo stesso colore, oppure creando una gamma di prodotti con acqua recuperata). «Stiamo già effettuando – e perfezioneremo – un minor utilizzo idrico per lavaggio, tintura e asciugatura del flock, e il recupero dell’acqua dalle centrifughe. Per il 2026 prevediamo di mettere in campo anche il riutilizzo dell’acqua colorata, questione piuttosto complessa ma fondamentale e che deve diventare funzionale ed effettiva» – spiega Lorena Rossi Casati.
Le innovazioni al sistema produttivo che verranno apportate consentiranno la riduzione degli scarti avviati a incenerimento: si punta ad ampliare del 40% il bacino di materiali recuperabili, sottraendoli al ciclo dei rifiuti e reintroducendoli nel processo produttivo. Se delle quasi 900 tonnellate di flock prodotte ogni anno da Casati, oggi 350 vengono dal riciclo tessile, l’obiettivo è però raggiungere presto quota 500.

Si punta, inoltre, anche ad una diminuzione consistente delle emissioni di CO₂ lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Questo risultato sarà dovuto sia al minor ricorso a fonti energetiche per unità di scarto trattato, sia alla riduzione degli impatti connessi allo smaltimento dei rifiuti. Già oggi, peraltro, l’azienda può fregiarsi delle certificazioni ambientali FSC, Oeko-Tex, ISO 14001 e GRS. La realizzazione dell’intero progetto è prevista in un arco temporale compreso tra settembre 2024 e fine 2027, comunque entro i tempi tecnici previsti dal bando.
Il progetto Casati Green si lega agli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dalla Regione Lombardia e dalla normativa europea. In un contesto in cui l’Unione Europea produce annualmente oltre 12 milioni di tonnellate di rifiuti tessili, di cui una parte significativa viene incenerita o smaltita in discarica, il progetto rappresenta una risposta concreta alle direttive Ue sulla gestione sostenibile dei rifiuti, che impongono un progressivo passaggio da un modello lineare a uno circolare: transizione ecologica del settore tessile, valorizzazione degli scarti come risorsa.
Grazie all’aumento della qualità del materiale riciclato, questo potrà trovare applicazione non solo nel settore tessile e nella produzione della carta, ma anche in ambiti alternativi come la produzione di plastica e materiali compositi, con ulteriore ampliamento delle opportunità di mercato e impatti positivi sulla filiera del riciclo.

CASATI FLOCK & FIBERS
Casati Flock è leader dal 1952 per la produzione di flock: una polvere tessile certificata derivante da fibre naturali o sintetiche con un’estesa gamma di colori e dalle alte caratteristiche tecniche ed estetiche. Ricavato da diversi materiali derivanti dall’industria tessile, il flock è una “polvere magica”, in grado di elevare le qualità di molti prodotti. L’azienda porta avanti con passione l’eredità di un imprenditore visionario, Celso Casati, che ha gettato le fondamenta per una realtà in crescita da oltre 70 anni. Oggi le redini dell’azienda sono nelle mani della Presidente Lorena Rossi Casati e di sua figlia Beatrice Casati, CEO. Insieme, sono riuscite a far avvicinare l’industria tessile al mondo del flock con una curiosità diversa, offrendo ai propri partner la possibilità di rielaborare gli scarti tessili interni, favorendo progetti di reale economia circolare. Nel 2020 nasce il marchio ECOFLOCK®, la risposta tangibile e concreta per la sostenibilità: partendo da materie prime derivate da scarti sia pre-consumo che post-consumo, materiali riciclabili e biodegradabili, Casati Flock offre oggi una vasta gamma di flock sostenibili.

Ambiente Magazine

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