Dal Black Friday a Circular Monday, una nuova storia di consumo consapevole che si diffonde in 40 Paesi.
Per anni novembre è stato sinonimo di una stagione intensa di saldi. Black Friday e Cyber Monday sono diventati appuntamenti fissi nel calendario globale del retail, simboli di maxi-promozioni e occasioni imperdibili. Purtroppo, il conto ambientale di questi pochi giorni è enorme. Solo nel Regno Unito, lo shopping del Black Friday genera circa 400.000 tonnellate di emissioni di CO₂, equivalenti alle emissioni annuali di 375.000 persone. A questo si aggiungono montagne di imballaggi, resi di massa e prodotti che spesso non vengono mai utilizzati, finendo direttamente in discarica.

È proprio in questo contesto che nasce l’idea del Circular Monday. Questa alternativa non incentiva lo shopping impulsivo, ma promuove scelte di consumo consapevoli e i principi dell’economia circolare.
Dalle radici svedesi a un’iniziativa globale
Circular Monday è una campagna fondata a Malmö nel 2017. L’idea è nata in contrasto alla frenesia degli acquisti di fine novembre. L’obiettivo è creare una nuova narrazione: invece di comprare continuamente prodotti nuovi, i consumatori possono scegliere prodotti rigenerati e soluzioni per riparare e utilizzare prodotti di seconda mano. In altre parole, circolari invece che lineari.
Nel giro di pochi anni, l’iniziativa si è estesa ben oltre la Scandinavia. Oggi più di 1.400 aziende, organizzazioni e influencer in 40 Paesi partecipano al movimento, con partner globali come Logitech, Too Good To Go e Zipcar. Nel 2024 la campagna ha raggiunto oltre 40 milioni di persone in tutto il mondo.
Circular Monday non vuole essere un rifiuto radicale di ogni forma di consumo, ma piuttosto un compromesso tra le esigenze del mercato e la responsabilità verso il pianeta. «È un invito a cambiare direzione, non a tirare il freno a mano», spiega Alexandra Davidsson, co-fondatrice e owner della campagna.

La crescita di Circular Monday dimostra che l’idea di economia circolare – a lungo rimasta confinata ai concetti teorici – sta iniziando a prendere forma concreta. Campagne congiunte, sconti su prodotti ricondizionati e promozione dei servizi di riparazione sono diventati una vera alternativa al consumismo usa e getta.
L’economia circolare in pratica
Ma che cosa significa davvero circolarità? È un concetto in cui prodotti e materiali non arrivano alla fine del loro ciclo di vita dopo un solo utilizzo. «Invece di buttare, ripariamo. Invece di comprare oggetti nuovi, scegliamo l’usato o il ricondizionato. Invece di bruciare o mandare via in discarica i rifiuti, li reintroduciamo nell’economia come materie prime seconde» spiega Simone Grasso, portavoce italiano della campagna.
Le ricerche sui consumatori mostrano che Circular Monday non è soltanto una campagna di nicchia per pochi appassionati. Secondo Trellis, nel 2023 ben il 68% dei consumatori ha dichiarato di prendere in considerazione l’acquisto di regali di Natale di seconda mano. Tra la Gen Z, questa quota sale all’83%. Questo indica che le generazioni più giovani sono molto meno diffidenti verso i prodotti usati rispetto ai loro genitori.
Allo stesso tempo, il mercato della riparazione e del ricondizionamento è in crescita. In Europa è già stata approvata la direttiva sul “diritto alla riparazione”, che obbliga i produttori a fornire pezzi di ricambio e manuali di riparazione. Per molte aziende, Circular Monday è l’occasione per mettere in evidenza l’allineamento della propria offerta ai cambiamenti normativi e alle nuove aspettative dei clienti.

I consumatori al centro
Il successo finale di Circular Monday dipende dai consumatori. Cambiare mentalità non è mai semplice, ma le statistiche suggeriscono che un’evoluzione reale è in corso. Sempre più persone si rendono conto che i prodotti di seconda mano non solo fanno risparmiare, ma offrono spesso una qualità paragonabile al nuovo. Per una generazione che sta entrando ora nell’età adulta, la consapevolezza ambientale sta diventando un fattore chiave nella scelta dei brand.
Circular Monday ridefinisce anche il concetto stesso di “fare un affare”. Non si tratta più solo del prezzo più basso, ma di valore in senso più ampio: oggetti più duraturi, riparabili e a basso impatto ambientale. Noleggiare, prendere in prestito o riscoprire quello che abbiamo già in casa può generare altrettanto valore. «Questo cambio di prospettiva potrebbe essere uno dei maggiori successi dell’iniziativa», afferma Alexandra Davidsson.
Se, nei prossimi anni, sarà possibile convincere consumatori e aziende che le scelte consapevoli possono essere attraenti quanto quelle impulsive, Circular Monday ha il potenziale per diventare molto più di una campagna “contro” il Black Friday.
Uno sguardo al futuro
Circular Monday non vuole rimanere una tendenza stagionale ma promuovere un’integrazione sempre più profonda dei principi di economia circolare nella produzione delle aziende. La comunicazione di fine novembre rimane un elemento fondamentale per mettere in risalto i modelli di successo, tutte le aziende che hanno già abbracciato questo schema ed evidenziare la forte partecipazione dei singoli cittadini. Se le aziende integreranno davvero la circolarità nelle proprie strategie e i consumatori adegueranno le loro abitudini di acquisto, i benefici potenziali sono enormi: minori emissioni, meno rifiuti e un’economia più resiliente.
Di fronte alla crescente pressione climatica e a catene di approvvigionamento sempre più instabili, sta a noi scrivere una nuova storia su cosa significhi davvero “fare un buon affare” e abbracciare forme di sviluppo sostenibile.

Informazioni su Circular Monday
Circular Monday è un movimento globale che promuove il consumo circolare, fondato in Svezia nel 2017 come alternativa positiva al Black Friday. Nel 2025 l’iniziativa si espande e diventa Circular Week, che prende il via il 17 novembre con una diretta globale sul tema della circolarità durante la COP30 delle Nazioni Unite.
Il movimento riunisce migliaia di aziende, organizzazioni e comunità in tutto il mondo che promuovono la riparazione, il riutilizzo e il consumo consapevole. Circular Monday, in programma il 24 novembre, invita le persone ovunque si trovino a unirsi al movimento circolare e a celebrare la bellezza del “pre-loved”.
Al tempo stesso database globale di imprese, organizzazioni e influencer dell’economia circolare e campagna social per sensibilizzare al consumo circolare, Circular Monday continua a trasformare le scelte consapevoli in impatto collettivo.



