Alessandro Broccatelli, presidente di Leganet, illustra come la società di servizi di ALI accompagna gli enti locali nella trasformazione delle politiche pubbliche in azioni concrete, affrontando le sfide della sostenibilità, della digitalizzazione, dell’equità sociale e non solo
Leganet è la società di servizi di ALI – Autonomie Locali Italiane, che da oltre vent’anni lavora a stretto contatto con gli enti locali, offrendo supporto operativo su temi di vitale importanza come l’innovazione, la sostenibilità e la coesione territoriale. Un impegno che si traduce in progetti, strumenti e percorsi condivisi con i comuni, per accompagnarli nella gestione delle trasformazioni in atto e valorizzare il ruolo centrale dei territori nel cambiamento del Paese.
Ne parliamo con Alessandro Broccatelli, presidente di Leganet e vicepresidente della Rete dei Comuni Sostenibili, per approfondire come si costruisce, giorno per giorno, il cambiamento a livello locale.

Leganet, in collaborazione con ALI, lavora quotidianamente al fianco degli enti locali. Ci presenta brevemente questa collaborazione? Qual è la mission di Leganet?
Leganet nasce con questo obiettivo, fornire strumenti operativi agli enti locali, aiutandoli a trasformare le politiche pubbliche in azioni concrete. La società dei servizi di ALI – Autonomie Locali Italiane, lavora al fianco dei comuni su temi attuali come la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale, l’equità sociale.
Con ALI condividiamo la stessa visione: crediamo che il cambiamento debba partire dai territori, e che i comuni possano essere protagonisti della modernizzazione del Paese. A questo si aggiunge il nostro impegno nella Rete dei comuni sostenibili, di cui siamo co-fondatori, che ci permette di affiancare le amministrazioni nel tradurre l’Agenda 2030 in politiche locali misurabili.

Considerato il ruolo fondamentale dei comuni nella transizione energetica ed ecologica, in che modo affiancate concretamente gli enti locali per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità?
La transizione energetica è una sfida strategica che i comuni hanno bisogno di affrontare con il supporto tecnico ma anche culturale per guidare il cambiamento. Leganet, ad esempio, accompagna diversi enti locali nello studio di fattibilità e nella costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Cito due casi significativi: Gualdo Tadino, dove la CER è nata attraverso un percorso di partecipazione aperto, e Follonica, che ha scelto di unire sostenibilità e inclusione sociale. In entrambi i casi, il nostro lavoro è stato quello di costruire un modello replicabile e scalabile. Non si tratta solo di progetti energetici, ma di azioni di coesione territoriale che coinvolgono cittadini, imprese e istituzioni in una nuova governance dell’energia.

Anche la transizione digitale pone diverse sfide, ma offre opportunità per comuni più smart. In che modo Leganet supporta gli enti locali in questo percorso?
La digitalizzazione non è solo tecnologia: è prima di tutto capacità amministrativa. Uno dei servizi in cui ci siamo maggiormente specializzati è la regolamentazione del 5G e dei Piani Antenne comunali, un tema delicato che richiede equilibrio tra sviluppo e tutela del territorio.
Abbiamo lavorato con comuni in tutta Italia: capoluoghi di provincia, piccoli comuni delle Aree Interne e centri dall’alto valore turistico e culturale. Tra gli interventi più significativi, cito quello di La Spezia, dove abbiamo supportato l’amministrazione nella redazione del Piano di Localizzazione delle Antenne, strumento fondamentale per gestire in modo ordinato e trasparente l’installazione degli impianti. Proprio su questo tema, Leganet ha pubblicato il primo report nazionale su 5G e Piani Antenne, che fotografa lo stato dell’arte nei comuni italiani: un’attività che è stata utile per raccogliere dati e orientare le politiche pubbliche. Crediamo fortemente che anche le piccole amministrazioni debbano essere messe in condizione di governare l’innovazione.

Leganet, attraverso la Rete dei comuni sostenibili, si impegna a rendere concreti i 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Ci può fare qualche esempio di azioni già realizzate?
L’Agenda 2030 è la cornice strategica dentro cui si muove tutto il nostro lavoro. Ci siamo impegnati, ad esempio, su uno dei temi più trasversali: la parità di genere.
Con il progetto “PA alla Pari” aiutiamo le amministrazioni a migliorare la propria organizzazione interna e ottenere la certificazione della parità di genere, sia sul piano formale che sostanziale. Non si tratta solo di rispetto normativo, ma di creare ambienti di lavoro più giusti, accessibili e rappresentativi.

Leganet ha affiancato molti comuni in percorsi di innovazione, sostenibilità e sviluppo locale. Ci racconta qualche progetto specifico?
Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con comuni molto diversi tra loro, ma tutti accomunati da una visione di futuro. A Napoli, ad esempio, abbiamo collaborato con l’amministrazione per la redazione del Bilancio Sociale, uno strumento che dà trasparenza all’azione pubblica e rafforza la fiducia tra istituzioni e cittadini. A Oristano, invece, abbiamo supportato il Comune nella costruzione del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: un progetto che connette mobilità, ambiente e qualità della vita.
Sono esperienze che dimostrano come – con gli strumenti giusti – anche le amministrazioni più complesse possano affrontare processi di cambiamento strutturale. Il nostro compito è continuare a fornire supporto competente e vicino ai territori, affinché questi percorsi diventino patrimonio condiviso e diffuso.