MOST, LA MOBILITA’ DEL FUTURO PRENDE FORMA GRAZIE AI FONDI DEL PNRR

Entro il 2030 il settore della mobilità in Italia avrà un valore di €220 mld e occuperà il 12% della forza lavoro dell’intero Paese

Milano, 30 novembre 2023 – Le soluzioni tecnologiche a favore della mobilità sono tra gli obiettivi di investimento previsti dal PNRR. MOST il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, attraverso azioni di ricerca e sviluppo punta all’innovazione delle infrastrutture e dei trasporti. È stato questo l’oggetto dell’evento “Futuro in movimento”, un incontro dedicato alla mobilità sostenibile a cui hanno preso parte anche il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

La mobilità è un settore fondamentale con ricadute dirette per l’ammodernamento del Paese, l’ambiente, l’economia e l’occupazione, che nel 2030 avrà un valore di mercato di 220 miliardi di euro e che occuperà il 12% della forza lavoro di tutto lo stivale.

MOST è uno dei 5 Centri Nazionali per la ricerca previsti dalla Componente “From research to business” della Missione “Istruzione e Ricerca” del PNRR, impegnati a realizzare, gestire e sviluppare attività di ricerca, consulenza e formazione, sviluppando progettualità e soluzioni immediatamente fruibili e altamente scalabili per tutto il contesto sociale. Attraverso la collaborazione con 25 enti di ricerca e 24 grandi imprese, il Centro Nazionale ha la missione di implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive per l’intero territorio nazionale.

Non meno importanti sono i dati sugli investimenti e sull’occupazione: per i primi 3 anni di attività, MOST prevede lo stanziamento di fondi pari a 378 milioni di euro con 696 ricercatori dedicati e 574 unità di personale da assumere. Da ottobre 2022 sono state effettuate 245 assunzioni che nell’83% dei casi hanno riguardato giovani under35.

MOST non si accontenta di progettare il futuro – ha dichiarato il Presidente di MOST Ferruccio Resta – ma lo sta costruendo già oggi. La mobilità non deve rimanere un semplice spostamento ma deve rappresentare un elemento fondamentale di coesione sociale ed economica. Bisogna comprendere e sviluppare nuove tecnologie per migliorare le infrastrutture e ridurre l’impatto ambientale. Gli obiettivi primari sono decarbonizzazione, decongestione, sicurezza, accessibilità e lavoro. Abbiamo un ruolo fondamentale per rispondere alle sfide della mobilità sostenibile, cogliendo le grandi opportunità fornite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Riconosciamo la nostra responsabilità di contribuire all’attuazione degli obiettivi di mobilità sostenibile e transizione ecologica – ha concluso Resta – e svolgeremo il nostro ruolo di catalizzatori dell’innovazione nel panorama della mobilità attraverso attività concrete”.

Con il dinamico modello a rete “Hub&Spoke”, MOST è l’Hub che svolge funzioni di coordinamento, definisce le linee strategiche, promuove iniziative trasversali, raccoglie input dal mercato, orienta le progettualità e promuove iniziative di startup intelligence. I 14 Spoke diffusi in 13 regioni, invece, sviluppano programmi di ricerca a TRL (Technology Readiness Level) elevato con soluzioni vicine alle esigenze del mercato, grazie a infrastrutture e a laboratori all’avanguardia.

Dall’air mobility alla guida autonoma, dall’elettrico all’idrogeno: sono solo alcuni dei progetti di ricerca per la mobilità del futuro presentati questa mattina da MOST durante l’evento “Futuro in movimento – From the research to business” che si è svolto all’interno degli IBM Studios di Milano.

Si tratta di programmi di ricerca che spaziano in tutti gli ambiti della mobilità con l’obiettivo di interconnettere i sistemi tecnologici per creare una mobilità sempre più sostenibile in un ecosistema in cui mezzi e tecnologie collaborano per migliorare efficienza e sostenibilità. In campo aeronautico è allo studio un propulsore completamente elettrico ed è in fase di progetto un aereo ibrido per il trasporto regionale da 50 passeggeri. Nel settore navale l’attenzione è sui sistemi propulsivi a bassa emissione e ad alta efficienza per minimizzare il disturbo agli ecosistemi marini. Nel trasporto merci, droni più potenti stanno liberando le strade congestionate. E l’industria automobilistica continua a innovare, creando veicoli sempre più avanzati e connessi.

Questi strumenti tecnologici si integrano con infrastrutture all’avanguardia che renderanno il viaggio sicuro, sostenibile innovativo., La realizzazione di un sistema integrato per la mobilità sostenibile che consentirà l’utilizzo di mezzi a guida autonoma grazie alla creazione di smart road – strade intelligenti – con l’obiettivo “zero incidenti”.

Oltre all’elettrico, sono in atto progetti che esplorano altre fonti di energia per veicoli, come l’idrogeno, con test specifici, in particolare sui treni per valutarne l’efficacia. Sempre a proposito di trasporto ferroviario un progetto dimostrerà la maturità di treni bimodali completamente elettrici. In questa configurazione i motori elettrici del treno possono essere alimentati sia tramite linea aerea di contatto, ove disponibile, oppure tramite le batterie di bordo.

Nell’ottica di garantire un alleggerimento strutturale dei veicoli, si sta studiando la possibilità di realizzare componenti automotive con leghe di alluminio da riciclo, attraverso l’impiego sia di tecnologie consolidate che di approcci innovativi. Infine, algoritmi avanzati saranno sviluppati per ottimizzare sistemi energetici complessi, garantendo l’efficienza, soprattutto con l’aumento di fonti rinnovabili e l’uso efficiente delle batterie, un passo importante verso la decarbonizzazione.

Tutti interventi su cui gli Spoke di Most sono già al lavoro.

Spunti e idee per la mobilità del futuro sono state il tema principale delle tavole rotonde che si sono svolte durante la mattinata: dopo l’intervento di Piero Ferrari, Vice Presidente dell’omonima casa automobilistica, sono stati infatti avviati i lavori. Durante la prima tavola, “Dal business alla ricerca”, si sono confrontati sulle domande e le prospettive future della mobilità sostenibile Luigi Corradi (Trenitalia), Pierroberto Folgiero (Fincantieri), Pierangelo Misani (Pirelli), Marco Piuri (FNM) e Monica Spada (Eni). Successivamente, in “Progettare la mobilità sostenibile” hanno discusso sulle possibili risposte innovative alle sfide della mobilità Amalia Di Nardi (Techrail), Renato Mazzoncini (A2A), Michele Ottimelli (PoliBa e Comitato di coordinamento degli Spoke MOST), Vito Pertosa (Angel Holding) e Roberto Tomasi (Autostrade per l’Italia). In conclusione, per sottolineare il valore della mobilità sostenibile per la crescita del Paese, sono intervenuti il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

MOST, Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, è stato fondato nel giugno del 2022 e ha visto la nascita della sua struttura operativa nel febbraio 2023. Ad oggi il suo personale è formato da 696 ricercatori dedicati, con ulteriori 574 che verranno assunti. Nel triennio 2023-2025 sono previsti investimenti di 378 milioni di euro.

Gli strumenti a disposizione di MOST sono la ricerca (sviluppo di infrastrutture e labs), formazione, (definizione di percorsi di alta formazione, osservatori dedicati e MOOC – Massive Open Online Courses), Poc (ampliamento di attività di Proof of Concept per validare la ricerca e nuove call per aumentare il Tecnology Readiness Level – TRL), Living labs (sperimentazione di nuove tecnologie in condizioni reali, attraverso infrastrutture «Flagship» con visibilità internazionale) e Open call (lancio di iniziative di accelerazione e scalabilità sul mercato).

Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile nasce con l’ambizione e l’obiettivo di contribuire alla creazione di una domanda e di un’offerta di mobilità sostenibile, sempre più green (Soluzioni leggere, nuovi sistemi di propulsione, combustibili H2 ed elettrico), sicura (Soluzioni digitali per favorire strategie predittive per ridurre gli incidenti), resiliente (Trasformazione digitale sistemica nel trasporto pubblico e privato), accessibile (Integrazione tecnologica e inclusione attraverso l’innovazione digitale), competitiva (aumentare le sinergie tra università, aziende e istituzioni) e collaborativa (individuazione delle priorità e delle strategie per lo sviluppo della ricerca e dell’applicazione industriale).

Ambiente Magazine

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