Nell’aria si respira un’atmosfera di festa, con il Natale 2023 che si avvicina. Tuttavia, quest’anno c’è un nuovo aspetto che è bene esplorare, delle festività natalizie che devono necessariamente porre l’accento su temi come l’ambiente, la sostenibilità e la salute. Mentre ci si prepara a festeggiare, è il momento di considerare in modo più approfondito come gli acquisti natalizi possono avere un impatto sul Pianeta.
Diventa fondamentale riflettere su come vengono scelti i prodotti di consumo; ogni regalo che viene acquistato, ogni decorazione che viene appesa e ogni alimento che è preparato può avere un impatto sul nostro Pianeta. Il Natale 2023 ci offre l’opportunità di fare scelte consapevoli e sostenibili, per preservare la bellezza del nostro mondo mentre viene celebrata una delle festività più amate. Anche in questo contesto, è importante essere rispettosi dell’ambiente, senza rinunciare alla gioia e alla tradizione che lo accompagnano.
Il 24 ottobre 2023 la Commissione per l’Ambiente (ENVI) ha votato sugli emendamenti (2022/0396(COD) 18.10.2023 COMPROMISE AMENDMENTS) alla proposta per un regolamento UE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio #PPWR, al fine di rendere gli imballaggi più facili da riutilizzare e riciclare, per ridurre gli imballaggi e i rifiuti non necessari e per promuovere l’uso di contenuti riciclati.
“Gli acquisti durante il periodo natalizio tendono ad aumentare significativamente rispetto al resto dell’anno, e con essi gli imballaggi messi in circolo, e questo ben rende l’idea di quanto, questo emendamento, sia importante per il benessere del nostro Pianeta e di conseguenza di tutti noi”, dichiara Silvia Arrigoni, Sales Area Manger Food Contact per pH Labs – Gruppo TÜV SÜD.
Tra gli emendamenti più interessanti alla proposta della commissione vi sono il divieto della vendita di borse di plastica molto leggere (sotto i 15 micron), a meno che non siano necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi per aiutare a prevenire gli sprechi alimentari; la definizione di specifici obiettivi di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040) e il divieto di imballaggi di frutta e verdura che non superano 1,5 kg. Inoltre, viene richiesto di vietare il bisfenolo A, le sostanze PFAS e altre “sostanze chimiche eterne” contenute negli imballaggi a contatto con gli alimenti (ma non solo). Queste sostanze sono state associate a vari effetti negativi sulla salute umana.