Page 44 - AMBIENTE N 122
P. 44
Italia green
di Patrizia Maglioni
Castel Ritaldi: nel cuore
d’Italia tra l’azzurro
del cielo e il verde
intenso della campagna
Il nostro territorio ha numerosi centri storici che potrebbero
essere valorizzati, promossi e fatti conoscere. A tal proposito
vorremmo proporre Castel Ritaldi come set per produzioni
cinematografiche in modo da favorire la divulgazione dei nostri luoghi
n borgo umbro che sembra uscito da una delle stiche del territorio, una tradizione portata avanti da decenni
più belle storie, quelle con la reggia, gli eroi, i ca- con cura e capacità che dà vita ad un prodotto dalle qualità
valli e i boschi incantati. Il castello c’è, altrochè organolettiche straordinarie e dall’intensa sapidità fruttata.
se c’è, e come in ogni narrazione fantastica che
U si rispetti è posto sulla sommità di un dolce ri- Castel Ritaldi. prende il nome dallo splendido maniero dei
lievo ad osservare il paesaggio circostante e quello disegnato Ritaldi. Qui nell’anno Mille risiedeva un nobiluomo che aveva
ai suoi piedi. Il paese di circa 3.000 abitanti dista meno di 20 poteri giurisdizionali sull’area comprendente numerosi forti-
chilometri dal capoluogo Perugia, altrettanti da Foligno, 15 lizi. Castel Ritaldi insieme a Colle del Marchese e a Castel San
chilometri da Spoleto e una quarantina da Assisi. Giovanni faceva parte di un territorio chiamato “Normandia”,
La campagna è verde e profumata, punteggiata da uliveti e una sorta di piccola provincia autonoma nell’ambito delle
vigneti che si alternano a sentieri di straordinario fascino tutti proprietà della Chiesa. Tra alterne vicende, verso la fine del
percorribili a piedi, a cavallo o, per i più allenati, in bicicletta. XII secolo Castel Ritaldi fu distrutto a causa dell’indomita
belligeranza tra il potere imperiale e quello papale. A distanza
Le vie del Sagrantino. Tra i diversi cammini, alcuni passano di qualche decennio venne ricostruito, ma fu durante la se-
da questo straordinario borgo permettendo di scoprire quan- conda metà del XIV secolo che il maniero conobbe una vera
to vi sia di più caratteristico e di conoscere le cantine in cui imperitura fortificazione anche attraverso il supporto di solidi
gustare il vino del territorio: il Sagrantino, il rosso di Monte- bastioni esterni ancora oggi ben visibili a sigillo della storia.
falco, il Grechetto, il Trebbiano spoletino, poi... dulcis in fundo il
Sagrantino passito, il tutto accompagnato da deliziosi assaggi Il borgo oggi. è pieno di vitalità e ricco di servizi. Un sali-
come, ad esempio, le bruschette impreziosite dall’olio extra scendi di stradine che incantano arricchite di belle costruzioni
vergine di oliva o da quello proveniente dall’agricoltura biolo- spesso adornate da balconi fioriti. Al centro dell’abitato vi è
gica locale. Una coltura che nasce dalla bontà e dalle caratteri- la chiesa di Santa Marina, edificata tra il XIV e XV secolo.
42