Idrogeno, Venezia ponte tra Europa e Mediterraneo 

Primo giorno di lavori alla presenza del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin per il Venice Hydrogen Forum organizzato da GH2 e VSF con il patrocinio di Mase e Regione Veneto al Molino Stucky Hilton 

Venezia, 18 ottobre 2024 – Ha preso il via all’Hilton Molino Stucky a Venezia il Venice Hydrogen Forum, evento che, tra oggi e domani, coinvolgerà esperti internazionali in tema di idrogeno decarbonizzato. L’obiettivo è quello di analizzare le prospettive di sviluppo di un’infrastruttura di distribuzione che possa collegare l’Europa e il Mediterraneo, passando per Venezia e il Veneto con benefici in termini di decarbonizzazione dell’economia verso una maggiore sicurezza energetica per il continente. 

L’idrogeno rimane, infatti, una delle risorse chiave per la transizione energetica e l’Italia, grazie alla sua posizione strategica di “cerniera” tra l’Europa e il Mediterraneo, che ha in Venezia uno dei suoi principali gateway, può ambire a ricoprire un ruolo importante nelle reti del prossimo futuro. 

L’evento, organizzato da Green Hydrogen Organisation (GH2) e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF), con il supporto tra gli altri di Snam, Eni ed Edison (soci della Fondazione), si inserisce nelle attività di attrazione di investimenti e di promozione dello sviluppo tecnologico della VSF che, già lo scorso anno, aveva prodotto, in collaborazione con BCG, uno studio sul fabbisogno di idrogeno delle imprese venete. 

La prima giornata si è aperta con i saluti del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF) Renato Brunetta. 

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dichiarato: 

“Stiamo vivendo un momento storico di rilevanza assoluta caratterizzato dalla questione della transizione energetica e della lotta ai fenomeni derivati dai cambiamenti climatici. Il MOSE è un esempio virtuoso di adattamento agli effetti del climate change poiché garantisce la piena vivibilità nel territorio in cui sorge”. 

“I problemi connessi al riscaldamento terrestre – ha ricordato il Ministro – sono ormai alla base di molte scelte politiche a livello mondiale e il nostro Paese è impegnato su vari fronti per garantire la sicurezza energetica e per conseguire gli ambiziosi obiettivi europei di decarbonizzazione che ci impongono l’abbandono totale delle fonti energetiche fossili entro il 2050”. “L’idrogeno gioca un ruolo importante nel mix delle fonti energetiche. Proprio oggi è stato pubblicato un decreto che assegna una elevata priorità nelle valutazioni ministeriali ai progetti che riguardano lo sviluppo della filiera dell’idrogeno”. 

“Gli impegni europei – ha concluso il Ministro – ci impongono di puntare entro il 2030 a una produzione comunitaria di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e a 10 milioni di tonnellate di importazioni. Per far ciò dobbiamo collaborare con i Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che saranno collegati al continente europeo attraverso i 3.300 chilometri di condotte del South Corridor. In questo scenario l’Italia, che ha già destinato oltre 3,5 miliardi di euro per la produzione nazionale di idrogeno, si propone come hub di accesso di questi flussi energetici che potranno giungere nel nostro Paese anche via nave in forma liquida per poi essere processati e redistribuiti attraverso i nostri rigassificatori”. 

Renato Brunetta, Presidente VSF ha dichiarato: “Fino a poco tempo fa Venezia era considerata un problema dalla comunità internazionale, perché esempio di una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. Eppure, quattro anni fa il MOSE, la più grande opera di ingegneria idraulica del mondo, ha cominciato ad operare mettendo la città in sicurezza e garantendole un futuro certo. Una scommessa tecnologica che oggi ci permette di ragionare di sviluppo e di crescita. “Questo – ha aggiunto il presidente Brunetta – mi ricorda un’altra situazione che ha segnato la storia del nostro territorio e del mondo: a inizio del secolo scorso in Veneto si produceva energia idroelettrica in quantità che risultava essere eccedente rispetto al fabbisogno del tessuto produttivo, solo il porto di Venezia poteva assorbirla e in questo luogo, punto di arrivo di minerali non ferrosi ed energia, inizia il processo di industrializzazione di Porto Marghera, il più grande polo industriale europeo che segnerà la storia industriale e tecnologica del nostro Paese. Ancora una volta una scommessa tecnologica che ha fatto la storia”. “Oggi – ha concluso il presidente Brunetta – ci troviamo a Venezia a parlare di idrogeno decarbonizzato e di tecnologie innovative, perché la nostra città e il suo territorio intendono tornare ad essere un modello di sviluppo per il mondo non solo sul fronte dell’industria e dell’energia ma anche rispetto alle soluzioni innovative in campo di sostenibilità ambientale, fornendo, anche grazie alle attività della Fondazione che presiedo, una guida e un esempio a tutte le città costiere del mondo, minacciate dall’innalzamento del medio mare” 

Gabriele Lucchesi, Hydrogen director di Edison Next, ha affermato: «L’idrogeno verde è un vettore chiave della transizione energetica e in quest’ambito Edison Next, mettendo in campo competenze, determinazione e innovazione, sta portando avanti con convinzione numerosi progetti lungo tutta la catena del valore sia a uso industriale sia per la mobilità, riuscendo a dare concretezza a soluzioni considerate ancora prospettiche. È una sfida impegnativa che, a 4 anni dal lancio della strategia per l’idrogeno, richiede ora un cambio di passo della politica industriale sia europea che nazionale, in termini di maggior flessibilità normativa e maggior sostegno anche alla domanda, per consentire la messa a terra dei primi progetti e l’effettivo avvio di un mercato emergente». 

Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization Unit di Snam, ha affermato: «Il Venice H2 Forum è stato un momento importante per riflettere sullo stato dell’arte dello sviluppo del mercato dell’idrogeno e dell’impegno italiano, come sottolineato dal Ministro Pichetto Fratin nel suo intervento di apertura. Snam sta facendo numerosi passi avanti fatti in questo ambito, in particolare sul SoutH2Corridor, dall’ottenimento dello status di PCI agli accordi intergovernativi fino al MOU firmato di pochi giorni fa in Algeria. Il SoutH2 Corridor, iniziativa cross-border per trasportare l’idrogeno verde prodotto in Nord Africa fino in Baviera attraverso Italia e Austria, svolge un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione, grazie alla collaborazione tra tre grandi operatori infrastrutturali europei, le istituzioni dei paesi coinvolti, quelle europee ed i paesi della sponda sud del Mediterranneo che hanno ribadito il loro impegno in tal senso. Tutto ciò rappresenta al meglio l’impegno di Snam nella realizzazione di iniziative concrete che abilitino il percorso di decarbonizzazione del Paese, impegno confermato anche nel primo Transition Plan presentato in questi giorni alla comunità finanziaria e a tutti i nostri stakeholder, che definisce una roadmap chiara e credibile per traguardare la neutralità carbonica al 2040 e il Net Zero al 2050». 

Tra i tavoli organizzati nel corso della giornata si segnala un focus sulle possibili modalità di collaborazione tra Europa e Medio Oriente in merito ai progetti dedicati all’idrogeno, fondamentali per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione, nel corso del quale è intervenuto anche Francesco La Camera, Direttore Generale di International Renewable Energy Agency (IRENA). 

In un’altra sessione di lavoro, Adair Turner, Membro della Camera dei Lord inglese e Chair della Energy Transition Commission e Martin Tengler di Bloomber New Energy Finance hanno indagato le “Ultime prospettive di mercato per l’idrogeno nel Mediterraneo: quanto è realistico l’obiettivo europeo di dieci milioni di tonnellate di importazioni?”. 

La transizione da progetti concettuali sull’idrogeno alla realizzazione su larga scala dipende dalla garanzia di investimenti consistenti. A questo tema è stato dedicato il tavolo intitolato “Finanziare la catena del valore dell’idrogeno: Strategie e soluzioni”. 

Nel corso della giornata si sono susseguiti focus sul ruolo dell’idrogeno nel conseguimento di una maggiore sicurezza energetica europea e sulle opportunità offerte dalla collaborazione con Paesi nordafricani quali il Marocco, l’Algeria, la Tunisia e l’Egitto. 

Nel pomeriggio si è tenuto un focus su Venezia con il panel organizzato da VSF e intitolato “H2 in Venice for Regional Value Creation”. Durante il confronto si è esplorato il ruolo del capoluogo lagunare nello sviluppo della catena del valore legata al vettore energetico in chiave di rilancio economico ed industriale di Venezia e del Veneto. 

Il programma completo dell’evento è consultabile al sito: https://www.veniceh2forum.net/agenda 

Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF) Costituita il 14 marzo 2022, sotto il patrocinio del Governo italiano, VSF opera per la realizzazione di un nuovo modello di sostenibilità per Venezia e il suo intorno geografico che consenta di ricreare in forma stabile quell’esperienza di fruizione (residenziale, lavorativa, turistica) che per secoli hanno reso questi luoghi senza eguali. La Fondazione è composta da un partenariato articolato, formato dagli enti territoriali regionali e locali, dalle principali istituzioni culturali e accademiche veneziane e da un gruppo di grandi imprese interessate allo sviluppo sostenibile dell’intorno veneziano. Soci fondatori di VSF sono: Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Iuav di Venezia, Accademia di Belle Arti Venezia, Conservatorio di Musica Benedetto Marcello Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Assicurazioni Generali, Boston Consulting Group, Confindustria Veneto, Enel Italia, Eni, Snam. Soci co-fondatori di VSF sono: Alilaguna, Almaviva, Amazon, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia, Avl Italia, Concessioni Autostradali Venete, Camera di Commercio Venezia Rovigo, Cassa Depositi e Prestiti, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Eagle Pictures, Edison, Enfinity Global, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione di Venezia, Gruppo Autostrade per l’Italia, Gruppo SAVE, Infinityhub, Invitalia, Leonardo, Marsilio, Microsoft, Poste Italiane, PricewaterhouseCoopers, Sanlorenzo, Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880, Terna, The European House – Ambrosetti, TIM, Umana, Unicredit, Unioncamere, Venice International University. Ne è presidente il prof. Renato Brunetta, con vicepresidenti Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, e Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Per maggiori informazioni: www.vsf.foundation. 

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