Terra Next, al via la terza edizione del programma di accelerazione con 7 startup selezionate nei settori della Bioeconomia

Le startup di questo batch operano nella Nutraceutica integrata, nei Circular & bio-materials e nell’Agricoltura rigenerativa e hanno ricevuto un investimento pre-seed complessivo di 750 mila euro

Il progetto, parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, è nato nel 2022 su iniziativa di CDP Venture Capital insieme a Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, che gestisce il programma

Napoli, 10 settembre 2024 – Sono state selezionate le 7 startup che parteciperanno al terzo batch del programma di accelerazione Terra Next, dedicato a startup e PMI innovative nel settore della bioeconomia. Frutto dell’iniziativa di CDP Venture Capital, Terra Next vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory, che gestisce operativamente il programma. L’acceleratore ha una dotazione di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital e circa 1,3 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partner. Il progetto è parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, un network presente su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di sostenere la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale.

Giunto alla terza edizione, Terra Next è diventato il punto di riferimento per il settore dell’innovazione nella bioeconomia e per le startup che operano in questo ambito ricevendo più di 450 richieste di candidatura dall’Italia e dall’Europa. Nei primi due anni di attività ha accompagnato nella crescita 15 startup che hanno ricevuto investimenti dal programma per 1,5 milioni di euro e raccolto più di 2,5 milioni di euro tra follow-on, grant e investitori esterni. Grazie al percorso di crescita, supportato anche da Terra Next, inoltre, le 15 startup dei primi due batch hanno aumentato di circa il 10% la loro forza lavoro.

Le 7 startup che parteciperanno al batch di quest’anno hanno superato una prima fase di selezione tra 191 candidature italiane e internazionali a opera della commissione di valutazione di Terra Next (composta da promotori, advisory board e corporate partner coinvolti) e hanno sviluppato soluzioni per risolvere problemi di tracciabilità di filiera, per produrre imballaggi biodegradabili a partire da sottoprodotti agricoli, ma anche per la rimozione di contaminanti tossici dalle acque industriali, o ancora, per monitorare in tempo reale lo stato di salute delle piante:

CrioPura: opera nel mercato globale del trattamento delle acque e dei reflui introducendo una tecnologia innovativa basata su idrogeli polimerici macroporosi che offrono una soluzione ecocompatibile e a basso costo per la rimozione di contaminanti tossici, come boro, arsenico, cromo e altri metalli, presenti nelle acque industriali e di falda.

Farzati: mira a risolvere i problemi di tracciabilità di filiera sfruttando Intelligenza Artificiale e blockchain per determinare l’origine e la qualità dei prodotti in modo da garantire sicurezza per i consumatori e l’ambiente. La tecnologia può essere applicata su una vasta gamma di prodotti e materie prime, tra cui olio d’oliva, cozze, frutta secca, grano, latte, formaggio, vino, castagne, legno, biomasse e bio-polimeri.

GenoGra: introduce un’innovativa piattaforma di analisi genomica basata su grafi con l’obiettivo di democratizzare l’accesso alla bioinformatica nei settori biotecnologico, farmaceutico e clinico, consentendo applicazioni come il miglioramento delle colture attraverso la selezione genetica per aumentarne la resa e la resistenza alle malattie.

Immunoveg: sviluppa sistemi di coltura cellulare da linee vegetali finalizzati alla produzione di bioingredienti per i settori nutraceutico, cosmetico e novel-food. La produzione viene realizzata mediante l’utilizzo di agitatori e bio-fermentatori e non prevede l’impiego di pesticidi, ottenendo un prodotto sicuro per la salute umana e più sostenibile.

Longevity Pet: utilizzando dati avanzati e una piattaforma proprietaria, sviluppa percorsi di prevenzione personalizzati attraverso prodotti innovativi e soluzioni per bisogni specifici, con l’obiettivo di garantire una vita lunga e sana ai nostri animali domestici.

Plantbit: ha sviluppato Bioristor, un sensore elettrochimico biocompatibile che inserito nel fusto delle piante ne monitora lo stato di salute in tempo reale, permettendo diagnosi tempestive. Grazie all’integrazione di un algoritmo dedicato e un sistema di supporto decisionale (DSS), consente di ottimizzare irrigazione e fertilizzazione, risparmiando fino al 45% di acqua.

SMUSH Materials: utilizzando una tecnologia basata sul micelio, trasforma i sottoprodotti agricoli biologici in biomateriali per imballaggi, 100% naturali, circolari e biodegradabili. Un’alternativa al polistirolo monouso che può essere smaltita come organico al termine del suo utilizzo.

Queste startup beneficeranno di un investimento iniziale complessivo da 750mila euro e prenderanno parte a un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, durante il quale avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising. Inoltre, i migliori team avranno accesso a ulteriori investimenti per circa 1 milione di euro, già stanziati dai promotori.

L’acceleratore, che beneficia del patrocinio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ed è stato avviato anche con il supporto della Fondazione con il Sud, coinvolge i corporate partner Pastificio Garofalo (core partner), Gruppo Getra, Gruppo Nestlé in Italia e Novamont, che forniscono il loro contributo in termini di know-how, asset e network per lo sviluppo delle startup, e le imprese Aristea, Nolanplastica, Selepack e Tecno, member di Terra Next. Il programma, inoltre, prevede il coinvolgimento di partner scientifici, quali l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare SPRING, il centro di innovazione deep tech Materias, il centro studi S.R.M. – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.

Grazie alla collaborazione di questi partner, le startup selezionate potranno creare sinergie con soggetti industriali nel settore della bioeconomia, già eccellenza del made in Italy.

CDP Venture Capital

CDP Venture Capital è una SGR partecipata al 70% di CDP Equity e al 30% da Invitalia nata con l’obiettivo di costruire l’Italia di domani, mettendo l’innovazione al centro dello sviluppo economico del Paese, investendo su una nuova generazione di imprenditori, per riconquistare il ruolo propulsivo in tutti i campi creativi, della scienza e della tecnologia che da sempre ci hanno contraddistinto. CDP Venture Capital gestisce 13 di fondi investimento, per oltre 3,5 miliardi di euro di risorse che sostengono le imprese innovative in tutte le fasi del loro ciclo di vita, realizzando investimenti sia diretti che indiretti (fondi di fondi).

Intesa Sanpaolo Innovation Center

Intesa Sanpaolo Innovation Center è la società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione di frontiera. Esplora scenari e trend futuri, sviluppa progetti multidisciplinari di ricerca applicata, supporta startup, accelera la business transformation delle imprese secondo i criteri dell’Open Innovation e della Circular Economy, favorisce lo sviluppo di ecosistemi innovativi e diffonde la cultura dell’innovazione, per fare di Intesa Sanpaolo la forza trainante di un’economia più consapevole, inclusiva e sostenibile. Con sede al 31esimo piano del grattacielo di Intesa Sanpaolo e un network nazionale e internazionale di hub e laboratori di ricerca, l’Innovation Center è un abilitatore di relazioni con gli altri stakeholder dell’ecosistema dell’innovazione – come imprese, startup, incubatori, centri di ricerca, università, enti nazionali e internazionali – e un promotore di nuove forme d’imprenditorialità nell’accesso ai capitali di rischio con il supporto di fondi di venture capital, anche grazie alla controllata Neva SGR.

https://www.intesasanpaoloinnovationcenter.com/it

L’Innovation Hub di Napoli, realizzato da Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con l’Università Federico II, ha finora organizzato 33 workshop in cui la Banca ha favorito il confronto tra domanda e offerta di tecnologia, facendo incontrare oltre 40 startup con più di 900 aziende clienti del territorio, agevolando diversi matching di innovazione. In Campania, Calabria e Sicilia il Gruppo ha erogato, nel primo trimestre 2023, oltre 118 milioni di euro di finanziamenti a startup e PMI innovative.

Cariplo Factory

Cariplo Factory è uno dei più importanti hub di innovazione in Italia ed è focalizzato principalmente su due trend trasformativi: digital transformation e circular economy. Cariplo Factory sviluppa e implementa programmi di open innovation, mettendo a disposizione formazione esperienziale, programmi di accompagnamento imprenditoriale, progetti di collaborazione tra talenti, startup e aziende, investimenti di Venture Capital e attività di supporto all’internazionalizzazione. Cariplo Factory nasce nel 2016 per volontà di Fondazione Cariplo e agisce attraverso un modello inclusivo che coinvolge un network nazionale di università, centri di trasferimento tecnologico, incubatori, acceleratori, fablab, parchi scientifici tecnologici, startup, business angel, fondi di venture capital, PMI e corporate. Cariplo Factory è una Società Benefit.

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