Paesaggi e scenari per nuovi luoghi di lavoro

Nei progetti dedicati agli spazi di lavoro, DAP studio affronta ogni contesto come un’occasione per costruire paesaggi e scenari architettonici capaci di rispondere a esigenze operative, identitarie e relazionali, evitando schemi distributivi rigidi a favore di strutture fluide, aperte e attraversabili.
La progettazione nasce da una lettura attenta del luogo, delle sue preesistenze e delle dinamiche di chi lo abiterà, traducendosi in un disegno che mette in relazione volumi, percorsi e persone per generare spazi dinamici e reversibili.
La flessibilità, la ridefinizione continua dei flussi e la costruzione di “paesaggi interni” diventano strumenti per favorire incontri, scambi e nuove modalità di lavoro, in un equilibrio tra memoria e trasformazione.
Questa ricerca, pur declinandosi in modo diverso a seconda dei luoghi e delle culture aziendali, si fonda su principi condivisi: attenzione alla percezione spaziale, progettazione di spazi intermedi e relazionali, definizione di percorsi e soglie che generano esperienze non univoche.
Che si tratti di un lotto industriale da ripensare, di spazi esistenti da reinterpretare o di interni neutri da rendere flessibili, i progetti esprimono una visione dello spazio di lavoro come struttura viva, capace di accogliere funzioni diverse, promuovere relazioni e dare forma a identità precise.
Questa prospettiva si concretizza in narrazioni spaziali, dove luce, materiali e geometrie orchestrano esperienze complesse e stratificate, restituendo ai luoghi di lavoro un ruolo attivo nella costruzione dell’identità urbana e collettiva.

­
Progetti
­
­
­
Nuova sede Icant a Endine Gaiano, Bergamo
­

DAP studio e Maurilio Ronchetti, firmano il progetto per la nuova sede Icant- Elettrodotti Cantamessa a Endine Gaiano (BG), trasformando un’area industriale in un luogo di lavoro contemporaneo, efficiente e rappresentativo.
L’intervento definisce un nuovo paesaggio architettonico, distinguendo nettamente l’ambito direzionale da quello operativo. Un recinto in ceppo di Gré racchiude un sistema poroso di spazi aperti e chiusi: ambienti di lavoro, patii verdi, percorsi e luoghi di sosta si intrecciano in una struttura continua e fluida, dove i confini tra interno ed esterno si dissolvono.
L’edificio direzionale, su un unico livello, si organizza attorno a patii centrali, vere e proprie stanze all’aperto che favoriscono luce naturale, benessere e relazioni informali. Il materiale locale, reinterpretato in chiave contemporanea, richiama la grammatica industriale lombarda e segna il passaggio simbolico tra area produttiva e direzionale.
La riqualificazione degli edifici esistenti e degli spazi esterni, con nuove alberature e una mobilità interna riorganizzata, completa l’intervento, dando forma a un ambiente di lavoro dinamico, accogliente e radicato nel territorio, capace di coniugare qualità ambientale, efficienza e rappresentatività istituzionale.

approfondisci >>

­
Looking back
­
­
­
Uffici GFT Italia, Torino
­

Per la nuova sede torinese di GFT, all’interno dell’ex Fiat Engineering – edificio postmoderno progettato negli anni ’80 da Ludovico Quaroni e Studio Passarelli – la trasformazione avviene attraverso una modifica percettiva dello spazio. L’ambiente originario, stretto e scandito da un ritmo serrato di pilastri, viene reinterpretato mediante l’inserimento di volumi cilindrici liberi, che senza alterare la struttura esistente ne offrono una nuova lettura, dando vita a un paesaggio interno inatteso, fatto di passaggi, aperture e relazioni fluide.

­
approfondisci >>

­
­
Headquarter GFT Italia, Milano
­

Per la sede milanese di GFT, la trasformazione avviene attraverso l’assimilazione del paradigma urbano all’interno dell’edificio per uffici. Un grande tavolo fuori scala segna la soglia tra l’esterno e il “microcosmo urbano” interno, organizzato attorno a un volume allungato con tetto a falde, elemento iconico che richiama l’archetipo della casa. Materiali contrastanti e soluzioni spaziali non gerarchiche definiscono un ambiente dinamico, in cui lavoro e socialità si intrecciano superando la rigidità dell’open space tradizionale in un paesaggio architettonico fluido.

­
approfondisci >>

­
­
Uffici Swiss & Global, Milano
­

Nella sede Swiss & Global, all’interno di un edificio dei primi del ’900, l’intervento sugli interni mette in dialogo la matericità storica dell’involucro con l’astrattezza degli spazi contemporanei. Una pelle di listelli bianchi riveste i muri perimetrali, modulando luce e percezione, mentre volumi in vetro colorato organizzano i percorsi in modo fluido e circolare

­
approfondisci >>

­
­
Sede Sempla, Torino
­

Il progetto per la sede torinese di Sempla, giovane società attiva nel settore dell’Information Technology, conserva la memoria dell’ex stabilimento CEAT, valorizzando le tracce della fabbrica come segni identitari. L’impianto segue una logica urbana, con percorsi principali e secondari, spazi pubblici e aree riservate, e una rete di luoghi intermedi che favoriscono la collaborazione spontanea tra team senza rinunciare a identità e concentrazione.

­
approfondisci >>

­
Pubblicazioni
­
­
­
Architettura della Rigenerazione Urbana. I luoghi del lavoro

­

Paolo Danelli firma una riflessione sul ruolo della progettazione nella creazione di luoghi di lavoro capaci di generare nuove relazioni e identità urbane, all’interno del volume “Architettura della Rigenerazione Urbana. I luoghi del lavoro” a cura di Alberto Cervesato (Forum Edizioni, 2025).
La pubblicazione raccoglie interventi e prospettive emerse dal ciclo di incontri promosso dall’Università di Udine e dall’Ordine degli Architetti PPC di Udine, con la partecipazione di Alfonso Femia, Simone Gheduzzi, Giovanni La Varra, Salvator-John A. Liotta, Andrea Oliva, Alessio Princic, Pietro Valle e Piero Zucchi.

­
approfondisci >>

­
Concorsi
­
­
­
Scuola Primaria Grigoleti, Pordenone
­

Il progetto per la nuova scuola primaria propone un’architettura aperta, inclusiva e sostenibile, che conserva la facciata storica e introduce un volume contemporaneo capace di dialogare con la città attraverso una nuova piazza pubblica.
Gli spazi interni si organizzano attorno a una grande “Galleria dell’apprendimento informale”, favorendo flessibilità e interazione tra ambienti didattici e spazi verdi. La struttura in legno X-Lam e le tecniche a secco garantiscono sostenibilità e rapidità costruttiva.

approfondisci >>

­
Concorsi
­
­
­
Premio Dedalo Minosse 2025
­

La Biblioteca di Mezzolombardo è tra i progetti della XIII edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura. Sarà in mostra alla Basilica Palladiana di Vicenza fino al 2 Novembre e pubblicata nel catalogo ufficiale, insieme ai 70 progetti selezionati su 400 candidature ricevute.

approfondisci >>

­
Elena Sacco e Paolo Danelli fondano DAP studio a Milano nel 1992. DAP studio progetta edifici e spazi per abitare, per lavorare e per la cultura oltre a occuparsi di progettazione urbana e ambientale. I committenti sono pubblici e privati, fondi e società immobiliari. Dalla progettazione dell’ambiente alla cura artigianale per il dettaglio, DAP studio lavora per la definizione di un’architettura attenta ai bisogni di chi la vive, in grado di ispirare le persone e di trasformare le comunità. Tutti i lavori nascono da un ascolto del contesto e ne scaturiscono come elemento catalizzatore e rigeneratore.

Ambiente Magazine

AD BLOCKER DETECTED

Abbiamo notato che stai usando un AdBlocker. Questo sito sopravvive grazie alle pubblicità, che ci assicuriamo che siano informative, legate al mondo dell'ambiente e non invasive. Ti chiediamo quindi cortesemente di disattivare l'AdBlocker su questo sito. Grazie!

Please disable it to continue reading Ambiente Magazine.