MONTEVERRO – CANTINA VIRTUOSA ALL’INSEGNA DELLA BIODIVERSITA’ – CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELLE API

LE SUE DIECI ARNIE COMPIONO 3 ANNI!

Una grande attenzione alla vita biologica del suolo (e non solo) è il mood della cantina gioiello di Capalbio che, dal 2021, ospita tra i filari una colonia di api

Grande attenzione alla vita biologica del suolo e massima dedizione alla biodiversità e all’equilibrio della vigna dove si lavora con passione e rispetto per la terra: questo il Dna di Monteverro, la cantina gioiello di Capalbio, aperta alle sperimentazioni e alle contaminazioni, votata alle collaborazioni extra settore. Ed è a partire da questi presupposti che 3 anni fa il team della tenuta ha deciso di ospitare tra le proprie vigne 10 arnie, curate dall’azienda biologica Sotto al Poggio (https://www.sottoalpoggio.it/.). Proprio in questi giorni gli alveari di Monteverro compiono 3 anni ed è l’occasione giusta per festeggiare anche la Giornata Mondiale delle Api, in calendario il 20 maggio.

Piccolo Imenottero degli Apidi (Apis mellifica), l’ape è una specie vitale per l’ecosistema ed è anche tra quelle più a rischio. Proprio per questo è nato il World Bee Day, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della protezione e della salvaguardia di questi preziosi insetti.

Tra le vigne capalbiesi che dolcemente si estendono sulle colline dal terreno sassoso di argilla rossa, si respirano i profumi di questa terra autentica e si sente anche il ronzio delle api. Questo è il cuore pulsante di Monteverro: vigne a coltivazione biologica fin dagli esordi; lavorazione manuale; selezione delle uve in fase di vendemmia, per portare ogni vitigno, ogni terroir e ogni annata alla sua massima espressione, con tecniche di vinificazione innovative; un’accurata gestione del suolo, grande attenzione a ciò che è visibile – con la catalogazione della flora presente tra i filari – e anche a ciò che è invisibile, come la vita biologica del suolo e le colonie di microartropodi che la popolano. Il risultato è un terreno “vivo” oltre ogni aspettativa.

“La bellezza che ci circonda è un tesoro da condividere”, dichiara il team di Monteverro in occasione della Giornata Mondiale delle Api, sottolineando il loro impegno a preservare e valorizzare l’ecosistema che li circonda.

Le arnie ospitate oltre a contribuire alla biodiversità delle vigne, danno vita anche ad una piccola produzione d’eccellenza di miele: un millefiori che porta in sé tutta la flora presente nel nostro vigneto e le specie spontanee della macchia”, spiegano all’unisono enologo e agronomo della Cantina – Matthieu Taunay e Simone Salamone. “Tra collina e mare, tra vigna e macchia mediterranea, le nostre api ci regalano questo miele unico, immagine senza filtro del territorio, la Maremma autentica”.

Il miele di Monteverro – realizzato con la collaborazione di un’azienda biologica del territorio – rappresenta dal punto di vista ideale l’incontro di un territorio e del volo di migliaia di api, messaggere di vita, in viaggio continuo attraverso la macchia mediterranea e il mare, inebriate dai profumi e dai colori di questa natura verace ed autentica, restituendo nel prodotto stesso i sentori e un’immagine unica di questo lembo di Maremma. Ed è un grande segnale di sensibilizzazione dalla cantina che prevede un circuito di visite in cantina proprio sui temi legati alla biodiversità nel vigneto.

COMUNICATO STAMPA E IMMAGINI

Alcuni cenni su Monteverro

Nasce agli inizi degli anni 2000 da un’idea visionaria del proprietario Georg Weber, alla ricerca del luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza. La scelta è pressoché già scritta: un amore incondizionato lega Georg alla Toscana, ma la vera intuizione è aver eletto a sua nuova dimora un territorio un po’ al di fuori dei circuiti vinicoli tradizionali. Una terra autentica e naturale, ricca di tradizioni e genuinità. Un grande lavoro in vigna e scelte attente in cantina si ripetono da 13 vendemmie per dare vita alle 6 eccellenze di Monteverro: il capofila Monteverro, il fratello minore Terra di Monteverro, uno Chardonnay in purezza e un intrigante Syrah Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo.

Ambiente Magazine

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