L’Industria Italiana va inContro alla Normativa Europea

15 ottobre, ore 17.00
Delegazione Regione Lombardia a Bruxelles (place du Champ de Mars B 1050 Brussels
)

Confindustria Cisambiente vola a Bruxelles per parlare di End of Waste. L’Associazione degli Industriali italiani dell’Ambiente promuove per il prossimo 15 ottobre un dialogo con l’Unione Europea sui temi della gestione dei rifiuti e dell’End of Waste, organizzando un incontro nel cuore dell’Europa con i rappresentanti della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo per affrontare le sfide della transizione ecologica. Saranno presenti i delegati delle Regioni italiane. Al centro del dibattito la necessità di promuovere percorsi normativi che facilitino il recupero e il riutilizzo dei materiali.

“Semplificazione normativa e procedurale, riduzione degli oneri burocratici e rilancio degli investimenti: sono i tre punti chiave sui quali io e la Lega, ormai da tempo, insistiamo per convincere la Commissione europea a dare una forma più sostenibile alla sfida della transizione ecologica che coinvolge le nostre imprese e industrie – dichiara l’europarlamentare Susanna Ceccardi Una sfida che rischiamo di perdere a causa dell’eccessiva sostanza ideologica che pervade le varie articolazioni del Green Deal, un piano che, così come è stato concepito e come Bruxelles sta ‘mettendo a terra’, sconta una troppo semplicistica e rapida imposizione di regole uniformi su realtà territoriali, economiche e produttive estremamente diverse tra loro. Bene, dunque, un convegno come quello organizzato da Confindustria Cisambiente a Bruxelles, al quale parteciperò volentieri, per fare il punto sullo stato dell’arte, confrontarci e lavorare a idee e proposte che possano facilitare la transizione ecologica ed energetica per le nostre realtà imprenditoriali”.

“L’Associazione intende sottolineare come una semplificazione normativa possa agevolare lo sviluppo di tecnologie per la trasformazione dei rifiuti in risorse – spiega il Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi oltre a ridurre i costi burocratici per le imprese impegnate nei processi innovativi di gestione del rifiuto. Gli imprenditori chiedono, ormai da anni, un maggior supporto da parte dell’Unione Europea per favorire investimenti in settori strategici legati alla sostenibilità ma soprattutto uno snellimento delle procedure. Occorre un quadro normativo più flessibile, che non sia di ostacolo alle imprese, ma che le accompagni in questo percorso e faciliti i processi industriali in atto per l’allineamento con gli obiettivi climatici dell’UE per il 2050. Le imprese italiane di Confindustria Cisambiente sono già impegnate su questo fronte e continueranno a fare la loro parte, ma si aspettano risposte dall’Unione Europea per evitare che la normativa diventi una ecofollia – conclude il DG Leonessi.

L’appuntamento si inserisce nel quadro più ampio dei rapporti con le istituzioni europee che Confindustria Cisambiente porta avanti per rappresentare le esigenze dell’Industria dell’Ambiente.

“La normativa europea incide per oltre il 70% su quella italiana – sottolinea il Presidente di Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo – pertanto, lavorare sui tavoli europei non è più solo un’opzione, ma una primaria necessità. Vogliamo proseguire ed intensificare un’interlocuzione continua che porti alla semplificazione normativa e alla transizione ecologica reale, volta ad incentivare l’utilizzo delle materie prime seconde derivanti dai rifiuti nella filiera produttiva, nonché a tutelare l’industria italiana del recupero e del riciclo.”

Ambiente Magazine

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