La Regione del Veneto piomba sul caso Silva: due delibere della Giunta pesanti come macigni si scagliano sull’approvazione provinciale del progetto   

Il Comitato Tuteliamo la Salute ha colto con favore la posizione molto forte espressa all’unanimità dalla giunta della Regione del Veneto, che lo scorso 30 settembre ha emanato per la prima volta due delibere concernenti la vicenda Silva. Riguardo l’iter autorizzativo del progetto presentato da Silva Srl, attualmente in mano alla Provincia di Vicenza, la Regione scrive che “anche in assenza delle perimetrazioni delle aree di salvaguardia, […] la valutazione di impatto ambientale del progetto dovrà tenere comunque conto della presenza a valle del sito in oggetto sia delle captazioni idropotabili a servizio del pubblico acquedotto, sia dei prelievi privati di acque destinate al consumo umano”.   

Il Presidente della Provincia Andrea Nardin continuerà a rispondere ai suoi cittadini, che preoccupati lo interrogano sulla questione, che per lui le zone di salvaguardia non hanno valore finchè non verranno approvate dalla Regione? Se non bastavano le sentenze del TAR della Lombardia e della Calabria, ora anche la Regione scrive nero su bianco che la VIA deve tenere conto della presenza a valle dei pozzi dell’acquedotto e dei cittadini di Dueville, anche se manca l’approvazione ultima della Regione.  

La delibera in risposta all’interrogazione di Renzo Masolo e Andrea Zanoni del 3 aprile scorso, approvata da tutta la Giunta, presidente Zaia compreso, evidenzia poi come la valutazione della Provincia di Vicenza “deve essere infatti estesa a tutti i fattori soggetti a impatti ambientali dal progetto, ivi compresi l’acqua e la salute umana”. La seconda delibera, in risposta all’interrogazione di Chiara Luisetto e Vanessa Camani del PD dello scorso 9 aprile, evidenzia poi l’intenzione della Regione del Veneto di effettuare “le valutazioni della Legge regionale n. 12 del 2024” per portare a livello regionale il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, come proposto dal Comune di Dueville in data 6 maggio 2025.  

È stato lo stesso assessore Bottacin a relazionare in entrambi i casi. E proprio con Bottacin alcuni rappresentanti del Comitato Tuteliamo la Salute  avevano avuto lo scorso 21 luglio un incontro “costruttivo e fonte di utili spunti”. Il progetto presentato da Silva Srl, ad avviso del Comitato Tuteliamo la Salute, di ATO Bacchiglione e dei gestori acquedottistici  

AcegasApsAmga e Viacqua, avrebbe inevitabili ricadute extraprovinciali, visto che i pozzi dell’acquedotto che rifornisce la città di Padova e parte delle province di Vicenza, Padova e Venezia, si trovano esattamente 1 km più a sud rispetto lo stabilimento industriale.   

Il Comitato Tuteliamo la Salute auspica dunque che la Valutazione di impatto ambientale consideri appieno le ricadute sulla matrice acqua e ciò non potrebbe avvenire con la commissione VIA che la Provincia di Vicenza intende avviare. Non è infatti prevista la presenza di alcun rappresentante di ATO Bacchiglione o dei gestori acquedottistici.  

AcegasApsAmga e Viacqua, nella commissione che deciderà o meno l’approvazione del progetto, riteniamo quindi necessario l’avvio di una VIA regionale, come la regione ha ipotizzato, affinché possano venire tutelati quanti usufruiscono dell’acqua della falda di Novoledo, compresi i cittadini di Dueville.  

Nella delibera infatti la Giunta scrive anche che è previsto che “la Giunta approvi le aree di salvaguardia una volta che gli uffici competenti hanno espletato l’istruttoria tecnico scientifica delle proposte e sottoposto le stesse all’esame della Commissione Tecnica Regionale Ambiente”. Il Comitato Tuteliamo la Salute auspica poi che i tempi per l’approvazione delle zone di salvaguardia possano essere quanto più celeri possibile e che tale legislazione possa venire emanata prima dell’avvio della discussione della VIA provinciale.  

In natura non ci sono né ricompense, né punizioni, ci sono conseguenze!  

Comitato Tuteliamo la Salute  

Ambiente Magazine

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