Istituzioni e grandi aziende riunite a Roma per il futuro della progettazione delle infrastrutture 

È davvero possibile realizzare nuove opere di ingegneria secondo il paradigma della sostenibilità? Una risposta affermativa è arrivata dal convegno “Progettare e costruire nel terzo millennio” organizzato in occasione dei 20 anni di attività dell’Istituto Iride e tenutosi a Roma il 9 maggio scorso presso la Casa del Cinema.  

Iride è tra i leader italiani nel campo dell’ingegneria ambientale e si occupa di fornire assistenza qualificata a Enti e Imprese in tutti i settori della consulenza ambientale e della sostenibilità. L’Istituto opera insieme ai maggiori player nei settori stradale/autostradale, aeroportuale, ferroviario ed energetico e rappresenta un punto di riferimento per la progettazione e la realizzazione di impianti e infrastrutture sostenibili. 

Alla base del convegno, la volontà da parte di molte grandi aziende impegnate nella realizzazione di infrastrutture pubbliche e private, di progettare e costruire con una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ESG.  

Nuove infrastrutture sempre più sostenibili 

Un nuovo modo di progettare e costruire introdotto in apertura dell’evento dal socio fondatore di Iride Mauro Di Prete; dall’Agenda 2030 alle varie normative europee sulla sostenibilità ambientale sociale ed economica, il percorso degli ultimi anni ha portato a un deciso cambio di paradigma nel settore delle costruzioni, grazie anche al fondamentale apporto della digitalizzazione.  
Il futuro passa dalla ricerca, settore d’eccellenza dell’Istituto Iride: l’elaborazione e la gestione dei dati restituiti dalle analisi tecniche e ambientali fanno sì che il progetto assuma una nuova dimensione determinante per la costruzione dell’opera. Gli studi e le valutazioni associate, sottolinea il Direttore Tecnico Valerio Veraldi, permettono infatti di conoscere ogni dettaglio del territorio su cui si costruisce l’infrastruttura, riducendone l’impatto potenziale per tutti i temi ambientali garantendo anche l’adeguato inserimento paesaggistico, il rispetto e la valorizzazione della biodiversità, favorendo l’utilizzo delle energie rinnovabili e tutelando il benessere dei cittadini.  

Da Di Prete sono partite anche due proposte di approfondimento: l’utilizzo delle valutazioni ambientali per l’implementazione e la rendicontazione della sostenibilità di un’opera pubblica, e lo sviluppo e messa a punto della relazione di sostenibilità, già introdotta dal codice degli appalti, secondo un modello condiviso basato su un reale valore tecnico e ingegneristico delle parti d’opera necessarie per sostanziare il nuovo paradigma. L’Istituto Iride si mette dunque a disposizione per creare e alimentare due tavoli di lavoro. 

I relatori dell’incontro, un panel di esperti d’eccezione, hanno trattato il grande tema da varie angolazioni: nella sua lectio magistralis, il professor Gianfranco Dioguardi ha focalizzato l’attenzione sul ruolo dell’imprenditore come diffusore di innovazione sul territorio e nella società.  

Nel primo segmento dell’evento è stata poi sottolineata l’importanza della condivisione e della progettazione partecipata per la realizzazione delle opere a rete.  
Numerosi rappresentanti di grandi aziende con cui Iride collabora hanno testimoniato la loro crescita sostenibile ed evidenziato il valore aggiunto del coinvolgimento, nei vari progetti, di tutti gli stakeholder, cittadini compresi (stakeholder engagement). Con riferimento alla rete di trasmissione dell’energia (attività di stretta pertinenza di Terna) arrivano nuovi importanti metodi per lo sviluppo di progetti partecipati, ADR racconta la case history vincente del pluripremiato aeroporto di Fiumicino,  che mette al centro persone, ambiente e sviluppo sostenibile, RFI annuncia un grande investimento per ripensare le stazioni ferroviarie attraverso protocolli di sostenibilità con la necessità primaria di non sospendere il servizio durante i lavori, Anas rimarca il costante coinvolgimento di tutti gli  attori all’interno dei dibattiti pubblici per la progettazione di nuove strade, Amplia Infrastructures (società di costruzione di Autostrade per l’Italia) sottolinea la centralità della supply chain e dell’utilizzo di materiali  riciclabili, Vianini Costruzioni ribadisce l’importanza del dialogo con le stazioni appaltanti per realizzare opere pubbliche che restituiscano realmente un valore sociale e ambientale ai cittadini. Dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici arriva l’impegno delle istituzioni a snellire i tempi di realizzazione di nuove infrastrutture – in particolare nel Mezzogiorno – grazie al DL n. 77/2021 «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure». 

Nella seconda parte dell’incontro si è svolta una tavola rotonda dedicata a presente e futuro delle costruzioni. Tanti gli spunti interessanti scaturiti dall’incontro tra rappresentanti delle aziende e delle istituzioni, d’accordo nel considerare vincente la scelta della progettazione partecipata, del coinvolgimento e della condivisione durante tutto l’iter progettuale e realizzativo delle grandi opere di ingegneria.  
L’Istituto Iride gioca dunque un ruolo importante nella partita della sostenibilità, ponendosi come interlocutore privilegiato per il settore strategico delle infrastrutture.  

Il convegno è stata l’occasione per riunire importanti realtà italiane per continuare insieme il percorso virtuoso dell’ingegneria per il territorio e l’ambiente. È stato anche un piacevole momento per celebrare i 20 anni dell’Istituto Iride che con l’occasione ha presentato il suo progetto di Change Management presentato dal Direttore Amministrativo Alessio Di Prete, figlio del fondatore dell’Istituto, e che ha messo in luce le nuove figure responsabili dei diversi settori di attività. 

Ambiente Magazine

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