COLTIVANDO IL TERZO PARADISO

L’opera di Fondazione Pistoletto Cittadellarte per il primo museo della FAO:
un simbolo vivente di armonia tra natura, società e tecnologia

L’opera Coltivando il Terzo Paradiso inaugurata al nuovo museo FAO MuNe – ©️ Fondazione Pistoletto Cittadellarte


Roma, 17 ottobre 2025 – In occasione dell’apertura di FAO MuNe – Food and Agriculture Museum & Network, inaugurato a Roma giovedì 16 ottobre 2025 per l’80° anniversario della FAO e la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, alla presenza delle più alte cariche nazionali e mondiali, come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Leone XIV, è stata presentata l’opera Coltivando il Terzo Paradiso, ideata da Fondazione Pistoletto Cittadellarte, ispirata alla visione di Michelangelo Pistoletto e realizzata con la collaborazione progettuale e tecnica di Guardini Ciuffreda Studio.

L’installazione è parte integrante della sala Traditions and Innovations, cuore concettuale del nuovo museo, e invita a riflettere sull’armonia tra natura e tecnologia nelle diverse culture e società del Pianeta, principi che guidano la missione della FAO nella costruzione di un futuro alimentare sostenibile.

Un’agorà contemporanea costituita dall’arte, uno spazio di co-creazione fondato sulla dinamica tradizione – innovazione.

Frutto della visione di Michelangelo Pistoletto e del laboratorio e scuola d’arte civica Cittadellarte, Coltivando il Terzo Paradiso è concepita come un luogo di incontro e riflessione collettiva, uno spazio di lavoro dove arte, conoscenza tradizionale, scienza e partecipazione attiva dei cittadini si fondono in un’esperienza condivisa.

Protagonista della sessione Better Life dei World Food Day Talks, il Maestro Michelangelo Pistoletto ha dichiarato: “Il simbolo del Terzo Paradiso nasce dal riconoscere che noi esseri umani viviamo pienamente dentro la natura, ma al tempo stesso abbiamo imparato a morderla e quindi trasformarla, attraverso la nostra creatività. Questo anche grazie agli sviluppi tecnologici: la mela del mito infatti, quella che abbiamo iniziato a mangiare, oggi è divenuta simbolo della tecnologia. Quest’ultima ora può e deve essere lo strumento per riconnetterci alla natura. La sfida dei giorni odierni è ricucire insieme ciò che si è diviso – l’organico e l’artificiale – rigenerando la mela, cioè rigenerando la nostra relazione con il mondo. Solo unendo natura, umanità e tecnologia possiamo davvero coltivare il futuro.”

A SX: Michelangelo Pistoletto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e QU Dongyu, Direttore Generale FAO –
© FAO / Pier Paolo Cito
A DX: Michelangelo Pistoletto sul palco durante i World Food Day Talks – © FAO / Matteo Minnella


La struttura, ispirata ai paesaggi rurali terrazzati, si compone di strati lignei che si elevano e si intrecciano come colline coltivate, evocando il ritmo ciclico della natura. Questi livelli diventano superfici funzionali (mensole, teche, piani espositivi e contenitori) che accolgono semi, materiali naturali, campioni agricoli e narrazioni visive. Allo stesso tempo, si trasformano in spalti su cui sedersi, osservare, dialogare e condividere, generando uno spazio di ascolto e co-creazione aperto a tutti.

A rendere l’opera ancora più dinamica, linee luminose la attraversano come radici di luce, simbolo della linfa vitale che alimenta la terra e della conoscenza condivisa che la FAO diffonde nel mondo. La luce diventa così metafora dell’interconnessione tra esseri viventi, natura e tecnologia.

Alla base del progetto si trova il Terzo Paradiso, simbolo ideato da Michelangelo Pistoletto e formato da tre cerchi interconnessi – natura, artificio e umanità – che rappresentano la ricerca di equilibrio tra i sistemi naturali e quelli costruiti dall’uomo. In questa visione, l’arte si fa forza di trasformazione e di rigenerazione, linguaggio universale capace di unire scienza e etica nella creazione.

All’interno dell’installazione sono integrate 17 sculture dedicate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), ognuna accompagnata da un QR code che collega a contenuti e approfondimenti sui rispettivi obiettivi. In questo modo, l’opera intreccia la dimensione simbolica dell’arte con quella educativa e informativa del museo.

Paolo Naldini, Tiziano Guardini e Michelangelo Pistoletto -©️ Fondazione Pistoletto Cittadellarte


La collaborazione tra Fondazione Pistoletto Cittadellarte e la FAO nasce da una visione condivisa: promuovere attraverso l’arte un dialogo tra tradizioni e innovazioni, valorizzando la creatività come motore di consapevolezza e di cambiamento.

Paolo Naldini, Direttore di Fondazione Pistoletto Cittadellarte, ha riflettuto su questa dualità: “Chi ha assaggiato tutte le piante per scoprire se erano velenose? E chi ci ha insegnato a farle crescere e trattarle? Rispondere a queste domande significa navigare nel mare dell’innovazione e della tradizione. Camminiamo i nostri giorni come sulle spalle di un gigante, cresciuto nei millenni grazie al coraggio e all’intelligenza di chi ci ha preceduti. Sono strati di conoscenza che come gli strati del suolo formano l’humus dell’umanità, cioè la cultura. L’installazione del Simbolo del Terzo Paradiso per il MuNe ci permette di vedere questa stratificazione fatta di migliaia di idee ed esperimenti e attività: questo è il posto migliore al mondo per accogliere l’installazione che abbiamo progettato perché alle Nazioni Unite si arriva con il patrimonio di saperi e di storie che costituiscono le Azioni Unite; insieme sono la nostra civiltà”.

Pensata come opera in continua evoluzione, l’installazione cresce nel tempo, arricchendosi di nuovi contenuti e interpretazioni in dialogo con i progressi della ricerca scientifica, dell’agricoltura sostenibile e della cultura del cibo.

Uno spazio in cui riflettere, osservare, ascoltare e dialogare: un invito a coltivare insieme la speranza di un futuro più giusto, armonico e sostenibile per tutta l’umanità.

“Con Coltivando il Terzo Paradiso abbiamo voluto dare forma a un luogo vivo, dove la natura si celebra e diventa conoscenza. Il Terzo Paradiso diventa qui un paesaggio da abitare, un organismo che cresce e respira insieme alle persone, generando connessioni tra la tradizione agricola e l’innovazione sostenibile. È un invito a coltivare consapevolezza, bellezza e responsabilità, trasformando ogni gesto in un atto di cura verso la terra e verso la vita”, hanno sottolineato gli artisti Tiziano Guardini e Luigi Ciuffreda.

L’opera è stata realizzata grazie al supporto tecnico di Panguaneta, che ha messo a disposizione il legno di pioppo per la struttura, simbolo di equilibrio e rinascita. Nicoletta Azzi, CEO di Panguaneta, ha affermato: “Siamo onorati che una materia prima come il pioppo, oggetto della nostra impresa, frutto della terra, e lavorata dalla nostra azienda, sia trasformata da un’interpretazione artistica che prende vita nell’opera del Maestro Michelangelo Pistoletto grazie alla creatività dei progettisti Tiziano Guardini e Luigi Ciuffreda. L’arena del Terzo Paradiso che accoglierà il pubblico nel nuovo spazio del Museo della Fao diventa così segno tangibile e permanente di creatività sostenibile e strumento di riflessione sui grandi temi al centro dell’Organizzazione Mondiale.”

L’ingresso del FAO MuNe – Food and Agriculture Museum & Network -©️ FAO /


Informazioni su Fondazione Pistoletto Cittadellarte
Fondazione Pistoletto Cittadellarte rappresenta un nuovo modello di istituzione artistica e culturale che mette l’arte in dialogo diretto con diversi settori della società. È uno spazio in cui idee e progetti si incontrano, combinando creatività ed imprenditorialità, educazione e produzione, ecologia e architettura, politica e spiritualità. Un’entità poliedrica e in continua evoluzione, Cittadellarte è impegnata a promuovere la civiltà, guidando il cambiamento sociale necessario e urgente sia a livello locale che globale. Cittadellarte è la culla del progetto Terzo Paradiso, un luogo in cui si può sperimentare uno stile di vita ispirato a questa visione. www.cittadellarte.it

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