A Cefalù presentato il Progetto Poseidone per la salvaguardia del mare

Il Progetto Poseidone rappresenta un’importante svolta per la conservazione dell’ambiente marino a Cefalù e nelle sue vicinanze. Grazie alla collaborazione tra enti locali e associazioni, si prospetta un futuro più sostenibile e florido per le acque cristalline di questa splendida località siciliana.

Nella Sala delle Capriate del Municipio di Cefalù, è stato presentato lo scorso 24 aprile il tanto atteso Progetto Poseidone. Si tratti di un’iniziativa destinata a diventare il faro della salvaguardia marina.
Sono intervenuti nell’ordine (in foto cefalunews.org) il Sindaco Prof. Daniele Tumminello, l’Assessore Arch. Salva Francesca Mancinelli (ideatrice e promotrice dell’Earth Day Cefalù), Dott. Fabio Lo Bono, Dott. Giacomo Fascetto, Dirigente Responsabile U.O. Sant’Agata di Militello Dipartimento regionale Pesca Mediterranea, Biologa marina dott.ssa Maria Lorella Grippa (in collegamento), RUP progetto Poseidone ing. Sandro Bencivinni del Comune di Cefalù, Dott. Giuseppe Sanfilippo, direttore FLAG/GAC (ora GALP) Golfo di Termini Imerese, Onorevole Mario Giambona, Deputato ARS, Dott. Filippo Sciacca, esperto sviluppo sostenibile CEO di Sustenia, Giovanni Lo Coco, presidente associazione Principesca. Importante anche la partecipazione della Guardia Costiera.

Il progetto, che si inserisce nel contesto degli eventi celebrativi per l’Earth Day a Cefalù, promette di rivoluzionare la protezione dell’ecosistema marino locale. Una proposta nata nel settembre 2021 su iniziativa di Antonio Rancati e Filippo Sciacca, subito recepita dall’assessore Mancinelli, che molto presto verrà portata a compimento dalla pubblica amministrazione di Cefalù.

ll Progetto Poseidone si propone di rigenerare il patrimonio ittico della zona, preservando e potenziando la ricca fauna e flora acquatica autoctona.
Questo ambizioso obiettivo verrà raggiunto attraverso l’implementazione di sistemi ripopolanti ecocompatibili. Con particolare attenzione alla collocazione di moduli artificiali nel tratto di mare antistante Capo Santa Lucia.

Si tratta di due “unit reef” in calcestruzzo ecologico, privo di additivi chimici dannosi, posizionate entro le tre miglia dalla costa e a una profondità inferiore ai 50 metri.
Il Comune di Cefalù, in sinergia con il FLAG (ora GALP) Golfo di Termini Imerese, ha assunto un ruolo di guida in questo progetto pionieristico.
Oltre alla protezione degli habitat marini, l’iniziativa mira a riequilibrare l’ecosistema a vantaggio della piccola pesca professionale costiera e ad attrarre gli appassionati di turismo subacqueo.


   

            


               

Ambiente Magazine

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