Il 94% degli italiani vuole limitare o abolire la caccia. Ma non viene ascoltato.

Con notizie di ultima ora sappiamo che è in atto il tentativo di intervenire con un emendamento alla Legge di Bilancio per modificare l’articolo 18 della legge 157/1992; questo consentirebbe la caccia in fase di migrazione, atto gravissimo. Significherebbe colpire le specie vulnerabili, sarebbe un passo senza ritorno, un atto che la Corte di Giustizia condannerebbe, totalmente in violazione delle norme UE. Serve un intervento bipartisan dei parlamentari per impedire che questo accada, serve attivarsi per far ritirare l’emendamento, senza esitazioni. E’ un dovere nel rispetto della Costituzione.

Genova, 24 Novembre 2025 – Quando un Paese ignora in modo così netto il sentimento dei suoi cittadini, l’unica risposta possibile è mostrare loro la realtà senza filtri. È da questo imperativo che nasce il nuovo spot –VEDI– di Fondazione Capellino, un video di shockvertising, come lo definirebbe Oliviero Toscani: un colpo di fucile, un cervo che cade a terra. E con lui tanti altri animali, prima nel mirino e poi abbattuti, vittime silenziose di una pratica che la maggioranza degli italiani non accetta più.

Il video rappresenta il secondo atto della campagna “Niente Giustifica la Caccia”, un messaggio rivolto a cittadini, associazioni e parlamentari nel pieno del dibattito sul nuovo Disegno di Legge 1552, che punta ad ampliare ulteriormente i diritti dei cacciatori.

I sondaggi commissionati dalla Fondazione agli istituti Piepoli e Ipsos (ottobre 2024 – vedi link sotto) mostrano un risultato inequivocabile: Per Piepoli il 94% degli italiani ritiene che la caccia debba essere abolita, fortemente limitata o mantenuta così com’è, senza ampliamenti; per Ipsos, quasi 8 italiani su 10 considerano la caccia eticamente inaccettabile a causa della sofferenza inflitta agli animali. Un fronte comune larghissimo, che attraversa età, territori e orientamenti politici. Eppure, nel dibattito pubblico, questo sentimento rimane pressoché ignorato.

LA PROPOSTA DELLA FONDAZIONE

In occasione del lancio del nuovo spot, Fondazione Capellino porta avanti tre richieste precise:

  • Moratoria di un anno. Al Parlamento si chiede di bocciare il nuovo Disegno di Legge 1552 e mantenere l’attuale Legge.
  • Libro bianco. Fondazione Capellino si l’impegna a facilitare una commissione di esperti, coinvolgendo ISPRA (se accetterà) per elaborare un Libro Bianco sullo stato della biodiversità, con particolare attenzione alla fauna selvatica. Dal Libro

Bianco, potrà nascere una nuova legge più restrittiva che non “gestisca” ma tuteli, su basi etico-scientifiche.

• _Ascolto degli italiani. La nuova normativa sia fondata anche sulla sensibilità espressa nei sondaggi IPSOS e Piepoli.

“Ho chiesto a tutte le persone che mi sono accanto di impegnarsi come se fosse l’ultima battaglia, quella decisiva, dichiara il Presidente Pier Giovanni Capellino. ‘Niente Giustifica la Caccia’ nasce perché il mondo venatorio, irragionevolmente, vuole ottenere ancora più diritti, oggi già enormi, e perché associazioni e politica hanno bisogno di una chiamata forte.”

Ambiente Magazine

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