Economia circolare e biometano: l’energia del futuro nasce dagli scarti

A cura di Stefania Brida, Ingegnere e Direttore d’impianto Recall Latina s.r.l. e Easy Energia Ambiente s.r.l del Gruppo RE2sources

Nell’attuale contesto nel quale le risorse naturali sono sempre più limitate e la sostenibilità è diventata una priorità non più procrastinabile, il concetto di economia circolare emerge come una risposta concreta ed efficace.

L’economia circolare, difatti, a differenza del modello lineare “prendi-produci-usa-getta”, punta a ridurre lo spreco e l’inquinamento, minimizzando l’uso di materie prime vergini, riutilizzando le materie ricavate dai rifiuti e allungandone la vita utile.

In questo contesto, il biometano rappresenta una soluzione promettente per un futuro energetico sostenibile e di conseguenza con un minore impatto sull’ambiente.

Il ruolo del biometano

Il biometano è una fonte di energia rinnovabile ottenuta dalla purificazione del biogas, prodotto tramite la digestione anaerobica di scarti organici.

Il biogas e il biometano, che possono essere immessi direttamente nella rete o utilizzati come carburante per i trasporti, rispetto ai combustibili fossili, consentono una drastica riduzione delle emissioni di CO₂ e, nel contesto dell’economia circolare, valorizzano uno dei flussi di rifiuti più abbondanti: la FORSU, ovvero la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani.

Rifiuti che, secondo le ultime stime di ISPRA basate sui dati ISTAT sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani (RU) in Europa e in Italia, vengono infatti prodotti in grande quantità nei vari Paesi UE: Germania domina per quantità assolute, ma è seguita da Francia e Italia, dove ogni cittadino produce circa 493 kg di rifiuti l’anno, con una raccolta differenziata al 66,6%, dove l’organico rappresenta quasi il 40% dei rifiuti differenziati.

Questo, sottolinea l’importanza di una corretta raccolta dei rifiuti e conseguente differenzazione in base alla tipologia di materiale per poterli riciclare correttamente.

Infine, dal processo di digestione anaerobica per la produzione di biogas viene recuperato come materia anche lo zolfo che, aggiunto al digestato finale permette la produzione di un compost di alta qualità, chiudendo perfettamente il circolo di riutilizzo dei rifiuti e degli scarti di produzione.

I benefici per la comunità

L’utilizzo del biometano come fonte energetica porta dunque diversi benefici alla comunità: riduce la dipendenza da fonti fossili, riduce il volume di rifiuti presenti in discarica e conseguentemente le emissioni e l’impatto ambientale, supporta l’agricoltura generando un compost di qualità, e sostiene la sostenibilità locale valorizzando i rifiuti del territorio.

Impianto Recall Latina s.r.l. : un esempio virtuoso

L’impianto Recall Latina s.r.l.rappresenta un modello virtuoso di applicazione dei principi dell’economia circolare. Situato nel Lazio, questo impianto all’avanguardia tratta ogni anno oltre 36.000 tonnellate di FORSU, generando 32 GWh di biometano e producendo fertilizzante organico per l’agricoltura.

Inoltre, abbiamo introdotto tecnologie sofisticate per pretrattare i rifiuti: apertura dei sacchetti, separazione dei materiali estranei, triturazione e affinamento e utilizziamo biofiltri che eliminano gli odori prima del rilascio in atmosfera.

Infien, l’impianto è gestito da team specializzati che garantiscono che ogni fase del processo rispetti i più severi standard ambientali e di sicurezza.

Conclusioni

L’esempio dell’impianto Recall Latina s.r.l. dimostra che un modello sostenibile, tecnologico e circolare è, non solo possibile, ma già in atto e che l’economia circolare non è più un concetto astratto, bensì una realtà operativa che fa bene all’ambiente, all’economia e alla comunità.

Ambiente Magazine

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