Metodi analitici rapidi: informazioni tempestive a beneficio di sicurezza alimentare e sostenibilità

L’edizione 2025 ha confermato l’apprezzamento del convegno tecnico-scientifico, per la prima volta fruibile anche in modalità web seminar

Venerdì 26 settembre si è svolta l’ottava edizione del convegno tecnico-scientifico dedicato alle analisi rapide per l’industria alimentare. L’appuntamento si è rinnovato presso l’Abbazia di Mirasole a Opera (Mi) e ha riproposto il format che prevede l’alternanza degli interventi dei relatori con le presentazioni del funzionamento dei kit rapidi di analisi. La novità di quest’anno è stata la possibilità di seguire anche da remoto tutti gli interventi in programma, iniziativa molto apprezzata dai numerosi iscritti che hanno usufruito di questa modalità.

La relazione introduttiva è stata presentata dall’avvocato Antonio Fiumara, dello studio Andreis e Associati, il quale ha definito il contesto normativo attuale inerente all’uso e all’applicazione di metodi rapidi a supporto della sicurezza alimentare, fornendo alcuni esempi a beneficio della loro validità legale e supportando la loro importanza nel contesto dell’affidabilità dei dati. L’avvocato Fiumara ha indicato anche prossime possibili novità in merito all’estensione di riconoscimento delle tecniche alternative rispetto ai metodi cosiddetti ufficiali.

Marina Torresi ha illustrato l’esperienza dell’IZS di Teramo, che è anche centro di riferimento per Listeria monocytogenes, nell’applicazione dei metodi previsti per il controllo di alimenti destinati all’export negli USA, descrivendo i requisiti e le caratteristiche della tecnica rapida da essi inclusa e il percorso per l’implementazione in laboratorio ai fini dell’accreditamento, con particolare riguardo al metodo MLG 8.15 che prevede lo screening iniziale del campione su Listeriasppdefinendo un approccio di sicurezza a questo livello, non più e non solo a L. monocytogenes.

Margherita Bolognesi ha descritto alcuni progetti di ricerca condotti dal gruppo CNR-ISMN di cui fa parte, altamente innovativi per la messa a punto di biosensori ottici a supporto di controlli rapidi e in situ nella filiera del latte, basati sull’applicazione della risonanza plasmonica di superficie, senza sistemi di lettura in fluorescenza, miniaturizzati e riutilizzabili. I progetti rientrano nel contesto ICT, Information Communication Technology e mirano a dare supporto ai controlli all’origine nella filiera del latte che è nota per essere lunga e complessa. Ha inoltre portato esempi di controlli efficaci e validi nel settore degli inibenti e dei metalli pesanti.

Irene Bertoletti ha incentrato il suo intervento sulla necessità, estensione e beneficio dell’uso di metodi rapidi, in particolare l’applicazione di RT-PCR per l’analisi microbiologica di alimenti, nell’ambito del controllo ufficiale, sia nei confronti dell’OSA, sia di quelli del consumatore sia nell’ottica dell’attività a supporto della salute pubblica. Un dato tempestivo porta a gestire correttamente l’alimento, riducendo il danno per l’OSA e per il consumatore, fornendo agli enti di controllo dati statistici robusti per la comunicazione del rischio e la gestione di eventuali focolai in modo rapido e mirato.

Sandro Spezia ha concluso l’intensa giornata affrontando il tema dell’assicurazione della validità dei risultati, focalizzandosi sulla responsabilità del laboratorio di tenere sotto controllo l’errore, ovvero definendo in che modo può monitorare le prove che esegue, riconoscendo errori sistematici da rimuovere e affrontando modalità per ridurre il rischio di errori casuali. Riflessioni puntuali ma molto pratiche con spunti operativi per un’efficace tenuta sotto controllo. Ha infine concluso con uno spunto/proposta di poter rendere metodi rapidi validati anche degli standard.

Le presentazioni curate dalle aziende presenti al convegno si sono alternate a quelle dei relatori istituzionali completando così il ricco programma del convegno.

Verena Peggion di Merck Life Science ha descritto il metodo validato alternativo di loro proposta per la ricerca e l’identificazione di Escherichiacoli produttori di Shigatossine, detti STEC, evidenziandone la semplicità d’uso e la confrontabilità con lo standard di riferimento ISO/TS 13132, nonché la migliore possibilità di identificazione di colonie sospette grazie alla tecnica di separazione immunomagnetica inclusa nel kit.

Per Brucker, l’intervento di Matteo Viganò ha illustrato l’applicazione della tecnica Maldi-TOF alla microbiologia alimentare, non solo a supporto e conferma della ricerca di microrganismi patogeni ma anche per altri batteri, quali funghi filamentosi, Pseudomonasebatterilattici che, a seconda dei contesti, possono essere indesiderati o meno, anche in abbinamento allo spettrometro IR Biotyper. Importante anche l’indicazione al riconoscimento della tecnica in diversi standard di riferimento internazionali che la qualificano all’accreditabilità.

Enrico Arletti di Generon ha toccato il tema delicato e importante degli allergeni, parlando dell’applicazione di tecnica in PCR Real Time, rispetto a metodi basati sulla quantificazione della proteina, evidenziando in quali casi possa essere ritenuta più affidabile, specifica e in che modo possa essere utilizzata non solo a scopo qualitativo ma anche quantitativo. In particolare, gli esempi e le osservazioni si sono incentrate sulla frutta a guscio.

Per bioMérieux è intervenuto David Pierattoni che ha illustrato la nuova soluzione proposta dalla sua azienda per l’identificazione dei patogeni abbinata alla RT-PCR, che utilizza lo stesso termociclatore “Gene- up” per due tipologie di analisi; soluzione in corso di sviluppo per nuovi target e di validità elevata, di poco inferiore a tecniche genomiche sofisticate e di non semplice implementazione in laboratori di analisi di routine. L’intervento ha incluso anche un excursus sui diversi applicativi di bioMérieux volti a mappare i dati analitici in modo automatizzato per dare supporto all’attività di controllo qualità.

Francesco Ferrario di Christeyns Italia ha invece introdotto un metodo rapido, non di analisi come si pensa generalmente in questo contesto, ma di messa in evidenza di biofilm, insidioso fenomeno di aggregazione batterica che può mettere in difficoltà le aziende alimentari ed essere causa di contaminazione insidiosa e ricorrente nella produzione di alimenti. Nello speech sono stati presentati casi e modalità di funzionamento del kit TBF 300 mostrando le variazioni cromatiche e l’efficacia di azioni mirate con detergenti specifici a base enzimatica.

Per R-Biopharm, Claire Victoria Marchitti ha descritto il nuovo kit disponibile per la ricerca e la quantificazione dell’allergene glutine; sistema pratico, di facile uso, con controllo interno che dà robustezza e affidabilità elevata e che può essere abbinato ad un semplice lettore che rende il risultato cromatico quantificabile, oggettivo e confrontabile nel tempo. La relazione ha evidenziato quali e quanti allergeni oggi possono essere oggetto di interesse alimentare, al di là dei 14 inclusi nel Reg. 1169/2011, sottolineando quante diverse tecniche possono essere utilizzate e l’importanza di poter scegliere quella più adatta in base alla matrice, all’analita e allo scopo dell’indagine.

Neoge con Aurora Gallo ha presentato il nuovo Petrifilm per la quantificazione di Bacilluscereus: partendo dalla descrizione della problematica presenza di questo microrganismo negli alimenti, in quali soprattutto e in che condizioni, è passata a descrivere come funziona il Petrifilm in generale e la particolarità di questo tipo di recente introduzione e validazione di parte terza, mettendo a fuoco la sua specificità e comodità d’uso, in termini di risultato certo senza conferma, volume occupato e durata di incubazione, stabilità del prodotto.

Infine, è intervenuto Diego Cariolato, Thermo Fisher Scientific, che ha presentato un’applicazione robotizzata alla PCR applicabile ai kit SureTect. Una soluzione versatile, di ingombro modesto, utile a supportare i requisiti di corretta applicazione dei metodi Real Time in laboratori anche con spazi ridotti, ai sensi di ISO 22174, e in grado di ridurre l’errore analitico dell’operatore in termini di dosaggio dei reagenti, di contaminazione dei campioni e di fatto aumento della riproducibilità dei dati e ottimizzazione delle risorse.

L’appuntamento con la nona edizione del convegno dedicato ai metodi rapidi di analisi è per il 25 settembre 2026.

Si ringraziano: Merck, R-Biopharm, bioMérieux, Bruker, Christeyns, Generon, Neogen, Thermo Fisher Scientific, Scharlab e Bio-Rad.

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