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Ecologia
 E cologia



            contamina anche le piante che sorgono
            al di fuori della zona coltivata. L’origi-  L’IMPORTANZA DELLE API: DALLA PRODUZIONE DEL
            nalità e l’importanza della ricerca – Bo-  MIELE ALLA PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
            tanical Origin of Pesticide Residues in
            Pollen Loads Collected by Honeybees   L’importanza del ruolo delle api appare sempre più chiaro anche ai consumatori. Il
            During  and  After  Apple  Bloom  (Ori-  ruolo di questi piccoli, ma operosi insetti, non si limita alla già importante produzione
            gine  botanica  dei  residui  di  pesticidi   di miele e di prodotti da esso derivati, ma funge anche da fondamentale indicatore
            nella  bottinatura  durante  la  fioritura   per la salute dell’ambiente. Il mercato dell’apicoltura è globalmente in crescita: l’UE
            dei meli, ndt.), pubblicata sulla rivista   è il secondo produttore mondiale e l’Italia ha prodotto nel 2018 circa 23,3 tonnellate
            scientifica  Frontiers  in  Phisiology  –   di miele, per un valore stimato di circa 141 milioni di euro. I Laboratori pH di TÜV
            consiste nel fatto che per la prima volta   Italia, per garantire diversi standard di sicurezza e qualità, eseguono diverse tipologie
            restituisce  una  fotografia  fedele  della   di test su prodotti di miele o a base di miele, cere d’api, derivati e trasformati da
            dispersione dei pesticidi nello spazio   apicolture, anche sulla base di esigenze specifiche concordate con i clienti.
            in cui si muovono le api.        Le api, svolgono un ruolo fondamentale per la biodiversità, in quanto esse
                                             rappresentano chiari indicatori di ecosistemi agricoli sani. Tra la classe degli
            L’innovatività  del  processo  di  ana-  impollinatori le api rappresentano la specie più importante ed efficiente e senza di
            lisi.  La metodologia utilizzata per la   loro sarebbe a rischio il 70% delle varietà agricole che finiscono sulle nostre tavole
            ricerca è basata sul colore del polline:   ogni giorno. Nonostante la loro evidente importanza, le api sono esposte a sempre
            è questa caratteristica che permette di   più pericoli, che potrebbero addirittura condurle all’estinzione. Tra le principali
            determinare  con  certezza  fino  a  dove   cause, vi sono le modifiche di destinazione del suolo, l’impiego di pesticidi, i sistemi
            si spinge la contaminazione da antipa-  agricoli monocolturali e i cambiamenti climatici, che possono interferire con le
            rassitari. “L’ape normalmente raccoglie   stagioni di fioritura. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione
            polline da circa 150 fiori ma è fedele   e l’agricoltura) incoraggia l’adozione di metodi di produzione agricola a favore degli
            alle piante che visita durante il mede-  ecosistemi - come la Gestione Integrata dei Parassiti - che tende a minimizzare l’uso
            simo volo, ovvero va sempre a bottina-  di prodotti chimici per aumentare la produzione in modo sostenibile. (Fonte: http://
            re piante della medesima specie. Noi,   www.fao.org/news/story/it/item/415659/icode/ ).
            suddividendo il polline raccolto dalle
            singole api di in base al colore, capia-  L’evoluzione dei consumi e la produzione del miele. Dopo un triennio (2015-2017)
            mo su quale tipo di pianta si è posa-  caratterizzato da risultati positivi, con un incremento dei volumi dell’11% e della
            ta l’ape per recuperare il nutrimento.   spesa del 13%, il 2018 ha visto un chiaro ridimensionamento, registrando un -5% nei
            Successivamente andiamo a verificare   volumi e un -3% per quanto riguarda la spesa. Nel triennio 2015-2017 non solo erano
            se quel determinato polline è contami-  cresciuti i consumi ma si era allargata anche la platea delle famiglie acquirenti (+15%).
            nato da prodotti chimici e da quali”,   Nel 2018 il principale canale di vendita è stato la GDO (ben 92%), il libero servizio
            spiega  Sergio  Angeli  che  è  al  quarto   registrava solo il 6% e il dettaglio tradizionale il 2%.
            posto al mondo per citazioni su Google   Secondo il report ISMEA pubblicato nel 2019, la produzione mondiale di miele nel
            Scholar nel settore della ricerca sulle   2018 si è attestata, in base ai dati FAO, su circa 1,86 milioni di tonnellate. Emerge
            api mellifere.                   che la produzione globale è in crescita (in 10 anni si è registrato un +23%) e che si
            La ricerca è stata possibile grazie alla   concentra principalmente in tre continenti: l’Asia copre da sola il 49% (guidata dalla
            collaborazione  degli  apicoltori  alto-  Cina), seguono l’Europa con il 21% e le Americhe con il 18%.
            atesini e trentini che hanno messo a   L’UE, in base ai dati della Commissione Agricoltura, produce circa 230 mila tonnellate
            disposizione gli apiari. All’interno di   di miele ed è il secondo produttore mondiale con un totale di circa 17,5 milioni di
                                                                             alveari e oltre 650 mila apicoltori. Un
                                                                             settore con un limitato valore economico
                                                                             ma di inestimabile importanza per
                                                                             l’agricoltura, in quanto responsabile
                                                                             dell’80% delle impollinazioni dei prodotti
                                                                             agricoli (Commissione UE). In Italia,
                                                                             secondo le stime dell’Osservatorio
                                                                             Nazionale sul miele (che utilizza i dati
                                                                             dell’anagrafe apistica), la reale produzione
                                                                             di miele nel 2018 è stata di oltre 23,3
                                                                             mila tonnellate per un valore stimato di
                                                                             circa 141 milioni di euro, con il Piemonte
                                                                             (con 5.000 tonnellate) in testa, seguito da
                                                                             Toscana (con 3.000 tonnellate) ed Emilia
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                                                                             produzione-2019.pdf).

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