SOSTENIBILITÀ AGRO-ALIMENTARE E CAMBIAMENTO CLIMATICO, LE SFIDE PER LA PATOLOGIA VEGETALE

Dal 9 all’11 settembre, l’Università di Trento ospita il 29esimo Convegno della Società italiana di Patologia vegetale, l’appuntamento internazionale dedicato alla ricerca scientifica sulle malattie delle piante. Attesi 300 ricercatori e ricercatrici da tutto il mondo

Il mondo dell’agricoltura oggi è alle prese con situazioni complesse e sconosciute fino a pochi decenni fa, che richiedono interventi innovativi e sostenibili. Basti pensare ai danni che hanno causato malattie come la Xylella che ha decimato gli olivi centenari in Puglia o al problema della contaminazione ambientale dei pesticidi. La tutela delle coltivazioni da agenti patogeni come virus, batteri o funghi, si riflette quindi sul benessere del territorio. La patologia vegetale studia proprio le malattie delle piante con un approccio interdisciplinare e cerca poi strategie di difesa. Con l’obiettivo di mantenere l’equilibrio vitale tra colture, ambiente ed esseri umani.
Per confrontarsi sui risultati delle ultime ricerche e sulle recenti scoperte del settore, dal 9 all’11 settembre si ritrovano a Trento 300 studiosi e studiose, ricercatori e ricercatrici che lavorano in centri di ricerca, università e aziende italiane, europee e internazionali
L’occasione è il 29esimo Convegno annuale della Società italiana di Patologia vegetale (Sipav).
Per la prima volta dal 1993 questo evento si svolge nel capoluogo trentino. L’organizzazione è curata dal Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A) dell’Università di Trento, dove, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, si conducono attività di ricerca e formazione di alto livello nel settore dell’agricoltura, con un’attenzione particolare su produzione di alimenti di qualità, riduzione dell’impatto ambientale e uso sostenibile delle risorse.
Il focus del Convegno è sulle nuove sfide per la Patologia Vegetale tra sostenibilità della produzione agro-alimentare e cambiamento climatico ed è di forte attualità. Saranno trattati argomenti come l’interazione tra pianta, microrganismi e ambiente con particolare attenzione al cambiamento climatico in atto, il comportamento dei patogeni vegetali e il ruolo dei microbiomi delle piante nello sviluppo della malattia, il meccanismo di azione di microorganismi benefici utilizzati come agenti di biocontrollo al posto dei pesticidi di sintesi chimica e lo sviluppo di protocolli di diagnosi rapida ed efficace per le malattie delle piante.
Le tre giornate di studio sono strutturate in quattro sessioni scientifiche nel corso delle quali si alterneranno una cinquantina di presentazioni. Attesi gli interventi di speakers di fama internazionale: Dino Zardi, professore di Fisica atmosferica al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’ Università di Trento, esperto di Meteorologia e Inquinamento atmosferico; Dan Bebber, studioso degli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vegetale e sulla sicurezza alimentare, proveniente dal Dipartimento di Bioscienze della Università di Exeter (Regno Unito); Monica Höfte, patologa vegetale al Dipartimento di Piante e Coltivazioni dell’Università di Ghent (Belgio); Angela Sessitsch, responsabile dell’unità Risorse biologiche dell’Istituto austriaco di tecnologia (AIT), pioniera dei microbiomi associati alle piante.
Nel corso del convegno saranno conferiti il premio Sipav – “Giovanni Scaramuzzi” dedicato alla migliore tesi di dottorato in Patologia vegetale, oltre ad altri riconoscimenti per i migliori lavori scientifici sul tema della patologia vegetale.
Le presentazioni si terranno nella sala conferenze del Palazzo di Sociologia (Trento – Via Giuseppe Verdi, 26).

Il programma completo del convegno è disponibile all’indirizzo https://event.unitn.it/sipav2024trento/
Maggiori informazioni nell’articolo pubblicato da UniTrentoMag

Ambiente Magazine

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