La Nature Restoration Law è stata adottata, passo fondamentale per il futuro del Green deal europeo, frutto anche di una mobilitazione italiana ed europea di associazioni, ricercatori, società civile per una grande campagna per la tutela della natura.
Anche noi abbiamo infatti preso parte alla campagna promossa da oltre 300 associazioni per l’approvazione di questa legge. Il provvedimento approvato, indebolito nel corso della sua approvazione, permette comunque di aggiungere uno strumento proattivo con cui poter intervenire positivamente sulla natura: l’opera di ripristino prevista dalla nuova legge è vastissima, interessando almeno il 20% del territorio europeo terrestre e marino e il 90% degli habitat minacciati, dalle zone umide al mare agli ambienti agricoli, alle città, oltre che agli insetti impollinatori, agli uccelli, alla biodiversità in genere, in un arco di tempo che va da qui al 2050.
Il 22 aprile scorso, in occasione della Giornata della Terra, insieme a questa rete di associazioni avevamo inviato un appello al Governo italiano invitandolo al sostegno della Nature Restoration Law. Al contrario il Governo italiano, che non ha risposto all’appello, ha votato contro il testo europeo. Ora l’Italia, considerando il carattere vincolante del regolamento approvato, dovrà avviare la predisposizione dei piani attuativi della legge per la sua applicazione, prestando molto più ascolto – ci auguriamo – alla società civile di quanto avvenuto finora.