Corsi (commissione Ambiente ed Energia dell’Ordine): “Per gli obiettivi dell’agenda 2030 per la sostenibilità, in Toscana è necessario incentivare il fotovoltaico. Su terreni agricoli basterebbero 500 ettari su 500mila, quando le nuove costruzioni ne occupano 200 ogni anno”
Firenze, 9 maggio 2024 – “Con nuove limitazioni c’è un serio rischio di stop agli investimenti sull’agrivoltaico anche in Toscana”
A dirlo è Stefano Corsi, coordinatore della commissione Ambiente ed Energia dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze, commentando le nuove misure attese nel decreto Agricoltura in tema di agrivoltaico.
“Per avvicinarci agli obiettivi sostenibili dell’agenda 2030, il programma promosso dall’Onu per combattere il cambiamento climatico e per un futuro sostenibile, in campo agricolo basterebbe occupare lo 0,1% della superficie in Toscana con l’agrivoltaico – dice Corsi – cioè 500 ettari su circa 500mila, quando ogni anno la costruzione di nuove strade ed edifici nella nostra regione ne occupa circa 200”.
“Nuove limitazioni a questa attività, pur non impedendone la realizzazione, porrebbero vincoli eccessivi: il rischio è che così decada la fattibilità economica o tecnica, scoraggiando l’investimento privato – conclude Corsi – Il nostro paese, essendo già in ritardo sugli obiettivi del 2030, dovrebbe raddoppiare l’attuale potenza, non fermarne la crescita”.