Fazioli lancia un nuovo pianoforte, immaginando un futuro…green

Il nuovo F198 è stato costruito nello storico stabilimento di Sacile (PN), che già utilizza due impianti fotovoltaici. A breve ne verrà installato un terzo che impedirà l’immissione nell’ambiente di circa 2 tonnellate di CO2.

Fazioli rinnova il suo impegno green anche attraverso la sostituzione del piombo con l’ottone e l’utilizzo di legni provenienti da fornitori certificati che garantiscono una gestione etica delle foreste.

Si chiama F198 ed è l’ultimo nato in casa Fazioli: un nuovo modello di pianoforte che si aggiunge ai sei già presenti in catalogo, di medie dimensioni ma con eccellenti prestazioni. Il nuovo F198 è stato costruito nello storico stabilimento dell’azienda Fazioli, a Sacile (PN), che già utilizza due impianti fotovoltaici. A breve ne verrà installato un terzo che impedirà l’immissione nell’ambiente di circa 2 tonnellate di CO2.

“L’idea di una fabbrica proiettata verso il futuro e quindi green è sempre stato per noi un obiettivo importante che abbiamo sempre cercato di perseguire – assicura l’ingegnere Paolo Fazioli, fondatore e patron dell’azienda di pianoforti ambasciatrice del made in Italy nel mondoNella nostra area, considerata uno dei più importanti distretti del mobile in Italia, siamo stati fra i primi a installare nel 2009 un impianto fotovoltaico di dimensioni ragguardevoli almeno per quei tempi: 180 kw picco con una produzione media annuale di circa 200.000 kwh. A quel tempo, a chi installava impianti fotovoltaici lo Stato italiano dava degli incentivi interessanti che ci permisero di ridurre molto il tempo di recupero dell’investimento. Nel 2016 quando operammo l’ingrandimento della fabbrica, installammo un secondo impianto più o meno della stessa potenzialità del precedente. Con questo secondo impianto la produzione di corrente elettrica da fotovoltaico raggiunse il 50% del fabbisogno totale richiesto dalla fabbrica”.

Attualmente è in fase di definizione il progetto di un nuovo impianto fotovoltaico di una potenzialità analoga ai precedenti ma che, a differenza di questi, ha la possibilità di immagazzinare l’energia elettrica che si produce nei momenti in cui questa non può essere utilizzata con dei pacchi batteria di accumulo. Quando questo terzo impianto, in parte finanziato dallo Stato, entrerà in funzione, Fazioli sarà in grado di coprire il 70% del fabbisogno di energia elettrica, evitando così l’utilizzo di fonti non rinnovabili per un valore di circa 300 tonnellate di CO2 all’anno. Considerando una produzione di circa 150 pianoforti all’anno, il risparmio effettivo in termini di CO2 sarà di circa 2 tonnellate.

Ma l’impegno green di Fazioli non si ferma qui. Oltre ad aver sostituito il piombo con l’ottone per l’appesantimento dei tasti, anche i legni impiegati nella costruzione dei pianoforti, compreso il nuovo F198, provengono esclusivamente da fornitori certificati che garantiscono di seguire comportamenti etici nella gestione delle foreste. Enti preposti monitorano annualmente l’emissione di sostanze inquinanti in atmosfera da parte dello stabilimento FAZIOLI, non avendo mai rilevato alcuna criticità.

Un pianoforte FAZIOLI può vivere per sempre. Come un violino di alta liuteria, può essere rigenerato nel tempo e se correttamente mantenuto sopravviverà ai suoi proprietari continuando a svolgere la sua funzione e a rappresentare un oggetto d’Arte.

Ambiente Magazine

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