Di Carolina Gritti, Energy Efficiency and New Solutions Development presso Gruppo Enercom
Nel più ampio contesto della salvaguardia ambientale il tema del risparmio energetico è un’assoluta priorità per favorire la transizione verso una società sostenibile. L’efficienza energetica, ovvero il minor impiego dell’energia per produrre lo stesso risultato, è stata promossa a livello internazionale dalla sottoscrizione di specifici accordi e a livello europeo dall’importante azione normativa del Green Deal Europeo e dalla semplificazione delle procedure per la realizzazione di impianti interamente alimentati da fonti rinnovabili. In questo scenario, la dimensione energetica non può essere separata dalle vicende geopolitiche. Difatti, l’aumento dei costi dell’energia derivante dall’inasprirsi del conflitto russo-ucraino sta avendo conseguenze non solo sulla capacità produttiva delle imprese, ma sui consumi stessi. L’Unione Europea ha già da tempo elaborato provvedimenti legislativi per diversificare le fonti ed accelerare la transizione verso l’energia pulita. In particolare, il pacchetto Fit for 55 e la Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED 3) hanno fissato obiettivi vincolanti per la riduzione, entro il 2030, del consumo energetico finale dell’UE dell’11,7 % rispetto al 20201. Parallelamente, la modifica della Direttiva Energie Rinnovabili (RED 3) ha fissato al 40% l’aumento dell’obiettivo europeo entro il 20302.
Lo stato al ribasso dei prezzi di gas ed energia è confermato dall’Analisi Trimestrale del Sistema Energetico Italiano redatta da Enea3. Nello specifico, nel 2023 il prezzo del gas è diminuito del 20% nel secondo trimestre, mentre nel I trimestre è stata di 45 €/MWh la media del gas al TTF, -70% rispetto al II semestre 2022. Cifre analoghe per il mercato elettrico. Tra i fattori determinanti per la riduzione delle tensioni sul mercato energetico la contrazione della domanda, resa possibile da un lato dal clima mite dei primi mesi dell’anno; dall’altro dalla debolezza dell’intera economia dell’eurozona. Sul versante dei consumi, si è assistito da agosto 2022 a novembre 2023 ad una contrazione del consumo di gas di oltre il 17%, superando la soglia fissata dal regolamento UE del 15%4. Nel primo semestre 2023 l’Italia ha assistito ad una diminuzione dei consumi di energia (-5% rispetto allo stesso periodo 2022), dopo la flessione del quarto trimestre 2022 (-12%). In generale, nel 2023 si è registrata una diminuzione di circa il 3,5% nel consumo di energia primaria nell’Eurozona, accompagnata da un declino ancora più significativo delle emissioni di CO2, pari a circa il 6%.
Accanto a provvedimenti istituzionali e oscillazioni della domanda dovute a fattori esogeni, un uso dell’energia più efficiente consente di ridurre l’impatto ambientale e abbattere i costi energetici in maniera significativa sin dall’origine.
Partiamo dal grande protagonista dell’estate: il condizionatore; il suo consumo energetico è un elemento cruciale da considerare quando si valuta l’efficienza e l’impatto ambientale di questo apparecchio. La potenza di un condizionatore, misurata in British Thermal Units (BTU), è un fattore determinante nel calcolo del consumo: in linea generale, maggiore è la potenza, maggiore sarà il consumo di energia.
La classe energetica di un condizionatore è un altro fattore cruciale per valutare la sua efficienza energetica e, di conseguenza, il suo impatto sul consumo di energia; questa è solitamente rappresentata nell’Unione Europea da un sistema di classificazione con scala che va da A+++ (più efficiente) a G (meno efficiente), e le differenze tra queste classi riflettono variazioni significative nella capacità del condizionatore di trasformare l’energia elettrica in raffreddamento senza sprechi inutili. Oltre alla potenza e alla classe energetica però, anche il tipo di condizionatore gioca un ruolo fondamentale nel determinare il consumo energetico. Esistono diversi tipi di condizionatori, tra cui quelli centralizzati, monosplit, multisplit e portatili, ognuno con caratteristiche specifiche che influenzano il loro consumo medio di energia.
Ecco alcuni accorgimenti e consigli pratici che permetteranno ai consumatori di tenere sotto controllo le spese e fare la differenza nell’alleggerire il peso delle bollette.
1. Migliorare l’isolamento termico dell’edificio, in modo da evitare l’ingresso di calore e quindi contribuendo a mantenere internamente una temperatura costante, di norma tra i 20 e i 25 gradi tenendo le finestre chiuse, così da minimizzare le necessità di climatizzazione.
2. Effettuare regolarmente la manutenzione degli impianti, al fine di mantenerli puliti, consente di inquinare e consumare meno, oltre che garantire una migliore qualità dell’aria trattata
3. Preferire deumidificatori o ventilatori all’aria condizionata, pulendone regolarmente i filtri e privilegiando modelli di nuova generazione (di classe A o superiore) dotati di tecnologia inverter. Si stima infatti che un deumidificatore con potenza di 200/300 W consumi 0,2/0,3 kWh, con una diminuzione dopo la prima ora di utilizzo.
4. Fare il check-up della casa: potrebbe essere utile far valutare da un esperto lo stato di isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione per una diminuzione fino al 40% dei costi per la climatizzazione.
5. Scegliere un condizionatore ad alta efficienza: optare per un condizionatore con una classe energetica elevata, come A+++ o A++, può fare la differenza. I modelli più efficienti convertono l’energia in raffreddamento o riscaldamento in modo più ottimale, riducendo gli sprechi.
6. Valutare attentamente le dimensioni del condizionatore: assicurarsi che il condizionatore sia proporzionato alle dimensioni dell’ambiente; un apparecchio troppo grande può accendersi e spegnersi frequentemente, consumando più energia, mentre uno troppo piccolo potrebbe lavorare costantemente a capacità massima.
7. Programmare l’utilizzo: utilizzare termostati programmabili per regolare la temperatura in base alle esigenze. Evitare di mantenere il condizionatore acceso quando non è necessario, come durante le ore in cui l’ambiente è vuoto.
Attraverso piccoli gesti quotidiani è possibile non solo ridurre i consumi, ma anche contribuire alla piena realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica.