Loop Forward – Building a Circular Economy for a sustainable and competitive Europe
Confindustria Cisambiente continua l’attività a Bruxelles per il confronto con le istituzioni europee sulle politiche di gestione ambientale in relazione all’impatto sui sistemi economico-produttivi. Con la partecipazione al Loop Forward – Building a Circular Economy for a sustainable and competitive Europe, che si è tenuto questa mattina presso la sede del Parlamento Europeo, l’Associazione degli Industriali Italiani dell’Ambiente ha portato direttamente al centro dell’Europa il tema della gestione produttiva dei rifiuti come fattore cruciale per consolidare le pratiche di tutela dell’ambiente, rafforzando al contempo le crescita del paese con la spinta al modello economico circolare, e ha individuato nella tracciabilità dell’intero ciclo uno degli elementi chiave del processo. L’approfondimento è inserito nel rapporto annuale di Confindustria sull’Economia Circolare, presentato nell’occasione alla presenza di rappresentanti istituzionali europei e nazionali.
All’indomani dell’avvio alla piena operatività del Rentri – Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti, lo scorso 13 febbraio, il documento elaborato da Cisambiente, che ha partecipato alla costruzione del decreto costituente la normativa sussidiaria del Rentri e alla formulazione dei decreti direttoriali che a livello operativo stabiliscono la disciplina del sistema informatico digitale basato sul Registro, rileva il valore della Tracciabilità per una gestione efficiente dei rifiuti. Il Rentri, che consente il monitoraggio in tempo reale del percorso dei rifiuti, dalla produzione fino al trattamento finale, si candida ad essere uno strumento di prevenzione degli illeciti e conseguenti danni ambientali, oltre che efficace per l’ottimizzazione dei processi grazie alla registrazione dei dati totalmente in digitale, con un impatto considerevole in termini di semplificazione delle procedure e contenimento dei costi per le imprese.
In evidenza, nelle considerazioni che Cisambiente fa arrivare in Europa nell’ambito delle relazioni istituzionali, anche il lavoro svolto dall’industria ambientale italiana per lo sviluppo di impianti di valorizzazione dei rifiuti e degli scarti industriali, che consentono di reinserire materia nel ciclo produttivo e favoriscono lo sviluppo di un mercato di materie prime seconde.

“Continua la nostra attività a Bruxelles, non solo per creare armonia normativa e strategie comuni a livello europeo, ma anche per portare alla luce le eccellenze italiane in ambito ambientale. ”– ha sottolineato il Presidente di Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo – I contributi riportati dalla nostra associazione nel report sull’Economia Circolare riguardano casi di innovazione e best practices di aziende che possono essere un riferimento a livello internazionale per il settore. Un’economia che voglia definirsi circolare non può che partire dal Know How delle aziende del recupero e del riciclo”.
“L’Industria italiana dell’Ambiente, che rappresentiamo con oltre 1400 aziende presenti in tutto il territorio nazionale, investe in tecnologie e progettualità per un uso intelligente delle risorse. – ha dichiarato il Direttore Generale di Cisambiente Confindustria Lucia Leonessi – Recentemente una nostra azienda associata ha inaugurato uno stabilimento per la valorizzazione del cartongesso. Lo scorso novembre abbiamo avviato un’area dedicata alla filiera della gomma, con particolare riferimento al pneumatico fuori uso, da cui si può ricavare materiale che può essere impiegato in diversi ambiti, da quello sportivo all’edilizia. Queste attività di recupero sono strettamente legate alla fine della qualifica di rifiuto, che smette di essere tale e può essere utilizzato come risorsa. Il lavoro che stiamo portando avanti in Europa è dedicato a criteri armonizzati, per ridurre incertezze interpretative e rafforzare la competitività” – ha concluso il Dg Leonessi.