Gerusalemme. Il Santo Sepolcro. Crediti Daniele Pellegrini
Il 7 novembre 2024, il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Roma Sapienza ha presentato un aggiornamento sugli scavi in corso presso il complesso del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Le indagini sono state presentate dalla professoressa Francesca Romana Stasolla, Full Professor of Christian and Medieval Archaeology,Head of the Department of Antiquities, SAPIENZA University of Rome
La professoressa Stasolla, insiema allo staff de La Sapienza e alla Custodia Francescana, ha approfondito lo studio dell’area di ingresso, del deambulatorio meridionale e dell’area francescana a nord. Le prime conclusioni indicano che il sito si sviluppa su un piano roccioso modificato da antiche attività estrattive, con evidenze di coltivazioni di vite e ulivo in epoche successive, segno di un riuso agricolo tipico delle cave dismesse già dall’età del Ferro.
Durante il periodo di Adriano (II secolo d.C.), l’area fu inclusa nel perimetro urbano di Gerusalemme e subì opere di livellamento, facilitando il collegamento con le vie cittadine.
Gli scavi suggeriscono la presenza di una struttura di culto romana che rendeva inaccessibile la tomba venerata fino all’età costantiniana ma ne conservava la memoria per i pellegrini.
Nel IV secolo, sotto l’imperatore Costantino, l’area fu trasformata: la collina venne spianata e una camera funeraria risparmiata, iniziando il processo di monumentalizzazione del sito. Questo primo santuario, probabilmente all’aperto, era circondato da colonne e presentava un’anticamera con gradini, permettendo lo svolgimento di cerimonie anche durante i lavori di costruzione della Rotonda.
Ilcomplesso santuariale, completato alla fine del IV secolo, offriva ai pellegrini un percorso rituale attorno ai luoghi di culto, riparati da portici e collegati alla basilica cristiana, riprendendo le tradizioni dei santuari precristiani.
Questa mappa della basilica del Santo Sepolcro evidenzia in sei colori le aree di scavo via via indagate nel corso del 2024. In grigio sono invece caratterizzate le aree già indagate nel 2022 e 2023.
Crediti. Terrasanta.net
Le indagini proseguiranno nella navata nord della chiesa e sulla documentazione degli annessi, contribuendo alla conoscenza approfondita di uno dei luoghi di culto più importanti del cristianesimo.
Cliccando qui si potrà scaricare anche la sintesi sullo stato dello scavo presentato dalla professoressa Francesca Romana Stasolla lo scorso 13 marzo durante il convegno organizzato a Roma, presso il Pontificio Istituto Biblico, dall’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, ufficio di Milano, diretto da Kalanit Goren in collaborazione con il C.N.P.I., Coordinamento nazionale pellegrinaggi italiani, sotto la supervisione scientifica del professor Marcello Fidanzio, Università della Svizzera Italiana, direttore Qumran.
Gerusalemme antica. Crediti Credit Ricky Rachman
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